Una lunga intervista esclusiva pubblicata oggi dal Corriere della sera al Papa. E’ stata condotta dal direttore della testata Ferruccio de Bortoli e vuole celebrare l’ormai imminente primo anno di pontificato di un pontefice che ha entusiasmato il mondo intero. Sono una persona normale, è la prima cosa che dice nell’intervista, aggiungendo che non gli piacciono le interpretazioni ideologiche della sua figura: il papa, ha detto, “è un uomo che ride, piange, dorme tranquillo e ha amici come tutti, una persona normale”. Si parte poi ovviamente parlando della figura del suo predecessore dimissionario, Benedetto XVI, che Francesco paragona ai nonni che invece di essere rinchiusi nelle case di riposo dovrebbero partecipare alla vita della famiglia: “Il papa emerito non è una statua in un museo, è una istituzione. Benedetto XVI è discreto, ma abbiamo deciso insieme sarebbe stato meglio vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa”. Un papa, aggiunge che ha fatto molto per problemi come la pedofilia con una coraggiosa politica di trasparenza e responsabilità. Ha aperto una strada, dice, e la chiesa cattolica è forse l’unica istituzione “ad essersi mossa con chiarezza e trasparenza, ma nonostante ciò è la sola ad essere attaccata”. A proposito di matrimonio, ha detto che esso è tale solo tra un uomo e una donna, ma sulle unioni civili bisogna valutare caso per caso. E al proposito dice di non aver mai capito l’espressione valori non negoziabili perché i valori sono valori e basta”. E anche il fine vita: “la dottrina tradizionale della Chiesa dice che nessuno è obbligato a usare mezzi straordinari quando si sa che la vita è in una fase terminale. Ho sempre consigliato le cure palliative, ma in casi più specifici è bene ricorrere al consiglio degli specialisti”.