Oggi, 2 giugno, si celebra la Festa della Repubblica. Sono trascorsi 68 anni da quando gli italiani votarono nel primo referendum a suffragio universale per decidere tra monarchia o repubblica. Era il 2 giugno del 1946 e anche Google ha voluto celebrare a suo modo questa giornata speciale per il nostro Paese. Sulla homepage del celebre motore di ricerca, infatti, compare oggi un piccolo aereo monoelica che trasporta la bandiera italiana. Un omaggio dunque alle Frecce Tricolori che oggi tornano a sfrecciare nel cielo della capitale in occasione della tradizionale parata militare del 2 giugno, anche se il colosso di Mountain View ha preferito un velivolo ben più semplice.
La Festa della Repubblica non è rimasta immune alle polemiche circa i costi che una simile manifestazione comportano. Lo scorso anno si parlava con molta insistenza di spending review e stop agli sprechi dai piani alti del Viminale e ci si affannava a rassicurare circa i risparmi effettuati per la parata. Invece quest’anno, secondo il Codacons, forse ci si è dimenticati che siamo ancora in tempi di crisi e di spending review e pare che la parata sia costata di più rispetto all’anno scorso ovvero 1,9 milioni stimati dal Ministero della Difesa rispetto agli 1,5 milioni dello scorso anno. L’associazione dei consumatori dunque invita la Corte dei Conti a vederci chiaro in un periodo in cui si continua a chiedere ai cittadini grossi sacrifici.
In occasione della giornata della Festa della repubblica del 2 Giugno 2014 stamattina, Napolitano si è recato all’Altare della Patria, ecco le sue parole “ho rivolto un deferente pensiero a tutti i militari italiani che hanno sacrificato la vita al servizio del Paese. Nel 68.mo anniversario della Repubblica e a cent’anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ho rinnovato con particolare commozione il mio omaggio al Sacello dell’ignoto soldato caduto, con tantissimi altri, in quell’immane tragedia che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese e dell’Europa”
Nella giornata della Festa della repubblica l’archivio storico della Camera dei Deputati ha diffuso via Twitter un vero reperto storico: la foto della scheda elettorale risalente al 2 giugno del 1946 che prevedeva la votazione a referendum in cui si sceglieva tra Monarchia e Repubblica. Si trattò di un passaggio di grande importanza per la storia dell’Italia contemporanea dopo il ventennio fascista, il coinvolgimento nella seconda guerra mondiale ed un periodo della storia nazionale assai ricco di eventi. La nascita della Repubblica fu accompagnata da polemiche circa la regolarità del referendum che la sancì. I presunti brogli elettorali ed altre supposte azioni di disturbo della consultazione popolare, tuttavia, non sono stati mai accertati dagli storici, pur avendo costituito un tema di rivendicazione da parte dei sostenitori della causa monarchica. Sembra tanto di sentire cose sempre molto attuali in Italia! (clicca qui per vedere la parata e la cerimonia)
Mentre si sta svolgendo da qualche ora la parata del 2 Giugno 2014 per la Festa della Repubblica, come sempre su Twitter gli animi appaiono differenti dall’atmosfera di festa: c’è sempre polemica, non si crede più in quel patriottismo che queste ricorrenze dovrebbero evocare e cosi si urla all’unione della nazione solo quando gioca la nazionale calciatori, ma per fortuna c’è chi ancora crede nell’Italia e segue questa manifestazione con passione. Intanto erano presenti anche i marò questa mattina mentre ieri c’è stato il solenne cambio della guardia al Quirinale.
E’ attualmente in corso la parata militare del 2 giugno, Festa della repubblica italiana, ai Fori Imperiali di Roma. Il Tg1 segue e trasmette anche in diretta streaming sul sito ufficiale della Rai le celebrazioni (clicca qui per vedere) che sono iniziate alle 9 di questa mattina con l’Alzabandiera solenne e l’omaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Alle 10 ha invece preso il via la parata sul tema “Forze armate, valori e tradizione dalla I Guerra Mondiale alla Difesa Europea”, a cui parteciperanno in tutto circa 3.500 uomini che sfileranno lungo via dei Fori Imperiali. Non si tratta solo di militari, ma anche di Corpi civili dello Stato come Polizia, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e Servizio civile nazionale.
Oggi è il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana. Anche se lo spirito di spending-review ha reso negli ultimi anni molto meno solenne questa cerimonia, quest’anno il 2 giugno ritrova un grande protagonista. Dopo essere rimaste a terra lo scorso anno, le Frecce Tricolori sfrecceranno in cielo in occasione della tradizionale parata. Lo ha deciso il premier Matteo Renzi, nonostante sia ormai noto l’elevato costo della pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana, motivo per cui era stato deciso di non farle decollare nel 2013. La parata militare di quest’anno ai Fori Imperiali dovrebbe costare quasi due milioni di euro (si parla di 1,9 milioni, ma non ci sono cifre ufficiali): per un’ora di volo di ogni Freccia, invece, lo Stato italiano (e quindi i cittadini) sborsa poco meno di 5.000 euro, cifra che va moltiplicata per nove (cioè il numero di aerei che compongono la pattuglia). Non è quindi chiaro come mai, dopo anni di spending review, si sia deciso di tornare a mettere mano al portafogli per la parata del 2 giugno che nel 2013 era costata circa 1,5 milioni, quasi mezzo milione in meno di quest’anno: “Il costo – aveva detto all’Adnkronos l’allora ministro della Difesa Mario Mauro – si aggira attorno al milione e mezzo di euro. È meno dello scorso anno, cifra quest’ultima che era già la metà della spesa rispetto al 2011”. “Attraverso questa sobrietà – aveva spiegato ancora il ministro – vogliamo non dare il senso di un indistinto e immotivato taglio, ma richiamare il Paese e la vita del Paese a contribuire a un periodo difficile, assumendoci una responsabilità di fronte ai nostri concittadini e al mondo intero”.