Papa Francesco ha presieduto oggi l’incontro con le società sportive in occasione del 70esimo anniversario di nascita del Centro sportivo italiano, frequentato da migliaia di giovani. Per l’occasione il Papa ha parlato del valore dell’impegno sportivo che, ha detto, insieme a educazione e lavoro è una delle tre strade che servono ai giovani per diventare adulti in modo sano. Ha sottolineato l’importanza del fatto che lo sport rimanga solo un gioco che fa bene a corpo e spirito, e facendo una metafora ha detto che nella vita bisogna sempre mettersi in gioco con gli altro e con Dio: “non accontentarsi di un pareggio mediocre, dare il meglio di se’ stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre”. Era presente anche Giovanni Trapattoni che ha regalato personalmente un pallone al pontefice, il quale ha concluso l’incontro con queste parole: “Pregate per me, perché anche io devo fare il mio gioco, che è il vostro gioco e che è il gioco di tutta la Chiesa: pregate che io posso fare questo gioco fino al giorno che il Signore mi chiamerà a se'”.