Un’altra storia incredibile sul tema baby squillo emerge dall’ultima puntata di “Estate in Diretta”, andata in onda su Rai 1: a raccontarla, una cronista del quotidiano “Il Tempo”, accompagnata dal garante Vincenzo Spadafora, come ospiti nello studio di Federico Quanta e Eleonora Daniele. La giornalista racconta di essersi finta minorenne e di aver pubblicato un annuncio per fare uscire allo scoperto possibili criminali: annuncio a cui hanno risposto in 93 in una sola giornata, in molti dichiarando di non aver alcun problema nei riguardi della sua presunta età e anche offrendo delle cifre che raggiungevano i 500 euro. Da quanto emerge, sono in continuo aumento i casi in cui persone minorenni sono sfruttate per incontri a luci rosse e per avere delle foto; e il mezzo più utilizzato per contattarli sembra essere la rete, attraverso le sfruttatissime piattaforme sociali, i siti e anche le chat. Inoltre, da quello che afferma Spadafora, il continuo parlare di questo fenomeno sociale quanto mai emergente e degli arresti che ne conseguono, purtroppo non scoraggia affatto i criminali. Una nota positiva però c’è, almeno per l’Italia: nel nostro paese esiste una legge che condanna anche a 5 anni chiunque detenga del materiale pedo-pornografico e ci sono anche dei provvedimenti per tutti coloro che tentano in qualsiasi modo di adescare minorenni. Putroppo, i casi continuano a susseguirsi e l’ultimo che ricordiamo è quello che ha coinvolto Furio Fusco, ex-capo di un’agenzia di modelle e attori, a Roma: era sua abitudine, infatti, proporre a ragazze in età compresa tra i 14 e i 17 anni degli incontri in cui farsi fotografare nude e in pose sessualmente provocatorie. Ora, dopo l’arresto di qualche giorno fa, il criminale si trova nel carcere di Regina Coeli.