Il ministro dell’Istruzione; Stefania Giannini, ha risposto alla lettera inviatagli dal sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, con la quale ha chiesto il posticipo dell’apertura dell’anno scolastico. Il ministro ha spiegato che c’è il programma didattico da portare avanti e bisogna assicurare i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Tuttavia, è possibile chiedere un leggero posticipo alle scuole che “nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale”. Una richiesta che, ha spiegato il ministro, potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro. Al sindaco Buratti garantisco la mia collaborazione e sono pronta a incontrarlo, magari proprio in spiaggia, confidando in un miglioramento del tempo”, ha concluso il ministro.
Per il sindaco di Forte dei Marmi, nota località turistica toscana, si dovrebbe tornare alla vecchia istituzione che prevedeva l’inizio dell’anno scolastico il primo di ottobre. Generazioni di italiani sono cresciuti con una usanza che prevedeva per gli studenti un periodo di vacanza lunghissimo, circa tre mesi e mezzo. Per Umberto Buratti appartenente al Pd l’idea sarebbe un rimedio alla stagione balneare considerata disastrosa. Così ha scritto una lettera al ministro dell’istruzione chiedendo che le scuole comincino il primo ottobre con la speranza che gli stabilimenti balneari possano fare affari: “Caro ministro, è stata un’estate perseguitata dal maltempo e gli operatori turistici hanno dovuto subire gravissimi danni. Le chiedo dunque di posticipare di un mese l’apertura delle scuole, sarebbe di grande sollievo per tutti gli operatori turistici che sono stati seriamente danneggiati”.