Il 19 agosto, la Chiesa cattolica celebra San Giovanni Eudes, il religioso francese noto per aver fondato la Congregazione di Gesù e Maria. La sua canonizzazione è avvenuta nel corso del 1925 a opera di papa Pio XI. Nato in una famiglia contadina, dopo gli studi svolti all’interno del collegio gestito dai gesuiti a Caen, nel 1623 fu accolto a Parigi dalla Congregazione dell’Oratorio, per poi essere ordinato sacerdote due anni più tardi. La sua attività di pastore fu inizialmente distinta dall’aiuto portato agli strati più indigenti della popolazione, oltre che a coloro che erano malati di peste, accompagnandosi a una instancabile attività di predicatore nella quale fece valere le sue grandi doti oratorie, tali da procurargli larga e meritata fama. Il tutto sullo sfondo proprio della città nativa, Caen, ove era stato inviato nel frattempo e dove era stato sorpreso da una epidemia. Lui stesso contrasse il morbo nel corso di una delle tante missioni di assistenza in cui era solito prodigarsi, riuscendo però a guarirne e a trarre ulteriore convinzione per tornare alle missioni popolari che vedevano i religiosi dare vita a lunghe marce nel paese, intervallate da infiammate predicazioni. Proprio per questo, del resto, era famoso l’ordine cui apparteneva, in quel lasso di tempo. Predicazioni che però spesso producevano soltanto risultati limitati molto limitati nel tempo, soprattutto a causa dello stato di estrema povertà in cui versava la Francia rurale, percorsa in lungo e in largo da armate brutali impegnate nella guerra dei Trent’anni e spesso impegnate a depredare i contadini del prodotto del loro duro lavoro. In un quadro di questo genere andava ad inserirsi anche la crisi religiosa provocata dalla grettezza di un clero senza passione, capace soltanto di disegnare un Dio punitivo e non capace della necessaria misericordia. Tanto da spingere molti nelle braccia della predicazione giansenista, capace di approfittare delle lacune di troppi religiosi incapaci di suscitare vera passione.
Dopo aver constatato le mancanze di troppi confratelli, San Giovanni Eudes ritenne che fosse ormai arrivato il momento di porre rimedio a una situazione che rischiava di farsi insostenibile per la Chiesa cattolica. Giudicando lo stato delle cose ormai intollerabile, San Giovanni Eudes cercò quindi di adoperarsi affinchè il suo ordine si ponesse alla testa di un movimento riformatore, trovando però una gretta opposizione da parte delle alte sfere annidate a Parigi e dedite soltanto alla gestione di interessi più attinenti alla sfera materiale. La sua risposta fu perciò molto decisa, concretizzandosi nel 1641 nell’ideazione dell’Ordine di Nostra Signora della Carità, dedito alla riabilitazione delle prostitute, cercando di riportarle a condizioni di vita in grado di liberarle dallo sfruttamento. A questa prima mossa fece poi seguito due anni più tardi il varo della Congregazione di Gesù e Maria. A formare il nuovo ordine, con il beneplacito del cardinale Richelieu, sacerdoti incaricati di svolgere le missioni popolari, ma anche di tenere seminari in grado di formare al meglio un clero più rispondente alle sfide imposte dalla crisi religiosa in atto. Un clero non più composto da funzionari, bensì da missionari capaci di inculcare nei fedeli l’amore in Dio. Simbolo del rinnovamento in atto, che dava finalmente seguito anche in Francia a quanto disposto dal Concilio di Trento, pur con largo ritardo, appunto le immagini del cuore di Gesù e Maria.
Dopo l’apertura del primo seminario, a Caen, l’Ordine riuscì a propagarsi presto in altre parti del territorio metropolitano, formando un nuovo ceto di religiosi capaci di fare un reale proselitismo per effetto di una passione che riusciva finalmente a colpire di nuovo quei ceti popolari che si erano lentamente staccati dalla pratica religiosa. San Giovanni Eudes concluse la sua esistenza proprio nella città che gli aveva dato i natali, Caen, nel 1680. I suoi resti terreni riposano attualmente in Colombia, nella casa generalizia gestita in quel paese dai Padri Missionari Eudisti.