Il dibattito sulla fecondazione eterologa, il cui decreto – secondo quanto affermato da Beatrice Lorenzin, ministro della Salute – sarà operativo a settembre, si arricchisce dell’ultimo intervento in merito del Movimento per la vita, per bocca del suo presidente Carlo Casini: “Non possiamo non apprezzare la decisione del governo di rinunciare ad intervenire per decreto sulla fecondazione artificiale eterologa, rimandando tutto ad un dibattito parlamentare. E apprezziamo in particolare che siano state accolte le richieste di prudenza avanzate nei giorni scorsi dal mondo pro life italiano”. Casini prosegue: “Lasciare l’esame della materia al Parlamento, peraltro assorbito da complessi ed urgenti temi istituzionali ed economici, non può significare creare una terra di nessuno in cui ognuno può fare ciò che vuole. Deve restare ben saldo il principio che prima di consentire l’eterologa devono esserne definiti confini e modalità”. Infine, il monito su settore pubblico e privato: “A Regioni e strutture ospedaliere si dovrà impedire di aggirare lo stand by e di muoversi come se fossero corpi autonomi ed indipendenti. Ed allo stesso tempo alle strutture private, ansiose di aprire un nuovo e ricco mercato, si dovrà insegnare la pazienza non solo con predicozzi paternalistici ma con l’autorità ed i mezzi di uno Stato che non abdica al dovere di indicare, per il bene dei cittadini nati o non ancora nati, il confine tra lecito ed illecito”.