L’attuale sindaco di Napoli ed ex pubblico ministero di Catanzaro Luigi de Magistris e il consulente informatico Gioacchino Genchi sono stati entrambi condannati a un anno e tre mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale e nessuna segnalazione sulla fedina penale. Lo ha deciso il tribunale di Roma con una sentenza di oggi. Entrambi erano accusati di concorso in abuso di ufficio nell’ambito dell’inchiesta denominata Why not, per aver acquisito in modo giudicato fuori della legge i tabulati di alcuni parlamentari. In pratica, nessuna delle Camere di appartenenza del parlamento aveva concesso loro l’autorizzazione. Il consulente informatico è accusato di essere andato oltre quello che era il suo ruolo con l’aggravante di essere anche un funzionario di polizia e de Magistris dal canto suo viene accusato di aver firmato atti di acquisizione “senza troppa attenzione” essendosi fidato del suo uomo. “Genchi, negli anni, si era costruito un database pieno di informazioni, creando un bagaglio di conoscenze enorme, sapeva vita, morte e miracoli dei politici, le loro abitudini” dice l’accusa. Tra i politici di cui si erano impossessati in modo illegale dei tabulati, Prodi, Mastella, Rutelli, Minniti, Gentile, Gozzi e Pittelli.