Le App che inducono i minori al gioco d’azzardo sono diventate trenta nel giro di pochi mesi. Si possono scaricare su tablet e smarthphone e presentano tutte grafiche accattivanti, con leve simili a slot machine. Un problema se si pensa a quanti cadono nella rete del gioco d’azzardo, app diseducative e pericolose. Il pericolo, avverte Simone Feder tra i leader del Movimento No Slot, è quello che potrebbe indurre i giovanissimi a crescere come futuri dipendenti di gioco d’azzardo. Un gioco che, seppure vietato dalla legge per i minori, è alla portata anche dei più piccoli. Ormai si tratta di una moda diffusa. Un passaparola che corre veloce alla ricerca della App che fa tendenza. Feder, contattato dall’Ansa, mette in guardia i genitori, che “devono avere la consapevolezza che le app simili a slot sono da evitare”. Ormai i ragazzi vivono sulla rete, il web è il loro primo pensiero quando si alzano e prima di andare a dormire. Di conseguenza è necessario agire per proteggerli dai rischi che corrono. Nel 2015 si conteranno 50 milioni di smarthphone e 12 milioni di tablet. ”Bisogna agire lì in quell’ambiente dove ormai i nostri ragazzi vivono”, dice Feder, che organizza una serie di incontri a Milano e Pavia nelle scuole per educare i ragazzi a non cadere nella trappola del gioco d’azzardo. Per questo si fa aiutare proprio da alcuni giovani, ambasciatori di una cultura della legalità. “Sono loro a dire ai compagni non ‘sei sfigato se non giochi alle slot o non scarichi la app dell’azzardo’, ma ‘sei sfigato se ce l’hai e ci perdi la testa”. (Serena Marotta)