La notizia che nel 2016 aprirà a Milano il primo Starbucks italiano – se gli accordi andranno in porto come sembra – sta già dividendo il popolo della rete in pro e contro. Nulla da dire sui locali in sé, come chiunque sia stato all’estero ha potuto vedere: accoglienti, luoghi di ritrovo dove magari fermarsi anche a leggere un libro senza la frenesia tipica dei bar. Ma ha senso nella patria del caffè e dei cappuccini migliori del mondo andare a bere il “Frapuccino”? In America ad esempio dove è nata la catena Starbucks la gente fa la fila davanti alle caffetterie italiane per poter bere un caffè made in Italy. Che poi il caffè Starbucks costa quasi il triplo del nostro, anche se si tratta di un bicchierone che in autentico stile americano lo bevi in mezz’ora e non in un minuto e mezzo. Ma visto che nella patria del cibo migliore del mondo, l’Italia, ha preso piede da anni anche McDonald’s, prepariamoci al Caramel Mocha e al Frapuccino. Sarà un successo.