Papa Francesco ha inviato un messaggio personale al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani in occasione del Global Christian Forum che si è tenuto nei giorni scorsi a Tirana in Albania sul tema “Discriminazione, persecuzione, martirio: seguendo Cristo insieme”. Il Santo Padre lamenta “con tristezza” la “crescente discriminazione e persecuzione dei cristiani del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia e di altri luoghi nel mondo”. Aggiunge che “la vostra riunione dimostra che, come Cristiani, non siamo indifferenti alle sofferenze dei fratelli e delle sorelle. In diverse parti del mondo, la testimonianza di Cristo, talvolta fino all’effusione del sangue, è divenuta un’esperienza comune di Cattolici, Ortodossi, Anglicani, Protestanti, Evangelici e Pentecostali, che è molto più profonda e forte delle differenze che ancora separano le nostre Chiese e comunità ecclesiali. La communio martyrum è il segno più evidente del nostro cammino comune”. Questo incontro, ha scritto ancora, dà voce alle vittime di tali ingiustizie e violenza: “Possano i martiri di oggi, appartenenti a molte tradizioni cristiane, aiutarci a comprendere che tutti i battezzati sono membri del medesimo Corpo di Cristo, la Sua Chiesa”.