Come la prenderanno i napoletani, che da sempre vantano e rivendicano l’invenzione della pizza? La buonissima focaccia a base di mozzarella pomodoro, il piatto italiano forse più conosciuto al mondo, che si vuole inventato in onore della regina Margherita, da cui il nome? Ebbene, come riportava ieri a La Repubblica i primi documenti che parlano della produzione della pizza, o insomma qualcosa di molto simile, risalgono addirittura al 997 dopo Cristo. Negli archivi di una chiesa di Gaeta nel Lazio il ricercatore Giuseppe Nocca ha individuato dei documenti che dicono che in quell’anno dodici pizze furono preparate per ordine del vescovo locale per i giorni di Natale e Pasqua come parte del pagamento per l’utilizzo del terreno sul quale era stato costruito un mulino. Oltre alle pizze il vescovo chiede una “spalla di carne di maiale, un rognone, un paio di polli”. Nel testo scritto in latino, si legge proprio la parola italiana “pizza” cosa che darebbe il primato di produzione a Gaeta e al Lazio e non più a Napoli. Dice Nocca: “Anche se l’atto è stato originariamente scritto in latino, il testo in realtà dice “doduodecim pizze”. Così la parola pizza può essere annoverato tra le prime parole di volgare italiano”, ha detto. Come si sa fino a oggi si è sempre detto che nel corso di una visita a Napoli nel 1870 della regina Margherita, moglie di Umberto I venne onorata con una pizza con i colori rosso, bianco e verde (pomodoro, mozzarella e basilico) adottato come bandiera nazionale del l’Italia unita.