Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio. Questa festività è conosciuta popolarmente anche con il nome di 'Candelora'.
Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio. Questa festività è conosciuta popolarmente anche con il nome di ‘Candelora’: in questo giorno infatti si è soliti far benedire le candele, che simboleggiano la luce portata dal Bambin Gesù per illuminare il mondo. Concretamente, il 2 febbraio ricorre la Purificazione della Vergine. Secondo l’antica tradizione giudaica infatti le donne erano considerate impure per i quaranta giorni successivi al parto. Questa tradizione è riportata dal libro del Levitico (12,2-4) che recita testualmente: “Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. L’ottavo giorno si circonciderà il bambino. Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione”. Il quarantesimo giorno dopo la nascita del bambino, la donna ebrea doveva pertanto recarsi al tempio per potersi purificare. Il 2 febbraio è il quarantesimo giorno dopo Natale. Nei tempi antichi, la festa della Purificazione della Vergine si celebrava il 14 febbraio, ovvero quaranta giorni dopo l’Epifania. La festa cristiana della Candelora ha fortissimi legami con una festività pagana esistente in precedenza, quella del ‘Februatio ‘. Tale festa si richiamava alle fiaccolate rituali dei Lupercali, una delle più antiche festività romane che si celebrava intorno alla metà del mese di febbraio. L’esistenza di questa antichissima festività viene confermata da Ovidio, che la descrive all’interno dei ‘Fasti’. Entrambe le festività condividevano la tematica della purificazione.
La ‘Candelora’ si rifà alla festività ebraica, quella romana alla purificazione dei Luperci, che si percuotevano con strisce di cuoio mentre percorrendo tutta la città. La festività dei Lupercali sopravvisse a lungo nella tradizione romana, continuando a venir celebrata anche dopo la caduta dell’Impero Romano, durante il regno di Odoacre e i primi anni di quello di Teodorico. A volerne la soppressione fu il pontefice Gelasio I, che fu vescovo di Roma negli anni compresi tra il 492 e il 496. Questi fece forti pressioni sul Senato di Roma per abolire i Lupercali. Per non irritare eccessivamente la popolazione – privata improvvisamente di una festa tanto consolidata nella memoria collettiva da secoli – papa Gelasio scelse di sostituirla con la ‘Candelora’. Per questo, grazie al sincretismo, la festività della Candelora condivide notevoli punti in comune con quella dei Lupercali. La festa della Candelora venne poi anticipata al giorno 2 febbraio per volere dell’imperatore Giustiniano, nel sesto secolo. La data si è mantenuta immutata sino ad oggi. Il 3 febbraio, giorno successivo alla Candelora, si celebra San Biagio. Il santo viene raffigurato generalmente con candele: queste, se benedette durante la giornata precedente, avrebbero un grandissimo potere taumaturgico. La Presentazione di Gesù al Tempio viene ricordata dall’Evangelista Luca. Nell’occasione San Giuseppe e la Vergine Maria presentarono il nuovo nato al Tempio. In quell’occasione, il vecchio Simeone ‘Il Giusto’ prese tra le braccia il bambino e, illuminato dallo Spirito Santo, preannunciò il suo futuro di gloria e di dolore per la salvezza dell’umanità. L’episodio è uno dei più apprezzati dagli artisti che, nel corso della storia, lo hanno rappresentato in moltissime maniere dando vita ad autentici capolavori dell’arte.