Il cibo che migliaia di persone consumano ogni giorno in Italia da McDonald’s è tutto made in Emilia-Romagna. Dalle patate fritte, prodotte da Pizzoli a Bologna agli hamburger di Inalca, a Castelvetro. Il pollo invece è di Amadori, San Vittore di Cesena. E ancora: la frutta è ferrarese, mentre il pane lo fa la East Balt di Bomporto con il grano che viene da Ferrara. «Le aziende emiliano romagnole offrono un giusto equilibrio tra qualità e capacità imprenditoriale: i fornitori sono cresciuti con noi», spiega al Resto del Carlino Roberto Masi, ad di McDonald’s Italia. L’ad annuncia una prossima apertura a Reggio, fuori dal centro. Il primo negozio è stato aperto invece in via Rizzoli, a Bologna, nel 1987, poi chiuso a causa dell’indisponibilità del locale. Adesso c’è un nuovo ristorante in piazza VIII agosto. Intanto per questo sistema centralizzato esiste una logistica impegnativa: «Ci pensa la Havi Logistics, di Bomporto. Da qui parte un unico camion che contiene dagli stuzzicadenti ai panini». Alla domanda “non sarete profeti in Emilia Romagna, patria del buon cibo…”, Masi risponde: «È quello che, onestamente, credevo anch’io. Prima di scoprire che l’asse Bologna-Reggio è più remunerativo di quello milanese. Dopo Roma è la piazza migliore». (Serena Marotta)