Il doodle di oggi di Google è dedicato al padre della Costituzione indiana Bhimrao Ramji Ambedkar, in occasione del 124° anniversario della sua nascita. Nato in una famiglia povera, Bhimrao Ramji Ambedkar riuscì a cambiare, nel corso della sua vita, la storia dell’India, ed inoltre l’uomo, che da avvocato diventò un parlamentare, fu il padre della costituzione indiana, approvata a pieni voti nel 1949. Il 14 aprile 1891 corrisponde alla data di nascita di Bhimrao Ramji Ambedkar, conosciuto anche come B.R Ambedkar, il quale rivoluzionò completamente la storia dell’India. Fu il più piccolo di quattordici figli. Il padre era un militare, che prima lavorò nell’esercito delle Indie, e successivamente in quello britannico: l’uomo aveva dei principi ben saldi, e voleva che tutti i suoi figli maschi seguissero il suo esempio, ovvero che si arruolassero nell’esercito, che permetteva loro di avere uno stipendio e soprattutto di potersi mantenere. Purtroppo in quel periodo la vita era molto misera e precaria, e nel 1894 la famiglia Ambedkar subì diverse perdite: il padre infatti fu costretto ad andare in pensione, in quanto sua moglie si ammalò e morì, e una volta che gli Ambedkar si trasferirono nella città di Satara, solo sei figli, compresi Bhimrao, riuscirono a rimanere in vita. Essendo una famiglia che dedicava la sua esistenza all’esercito, il piccolo Ramji ebbe l’opportunità di poter studiare: lui fu l’unico dei figli a superare le scuole superiori, dove il cognome gli venne cambiato per motivi di comodità e semplicità dagli insegnanti. Terminati i primi percorsi di studio, Bhimrao si trasferì a Bombay, dove si laureò presso l’Università della città in scienze ed economie politiche, e nel contempo si sposò con una piccola bimba di nove anni. Il 1913 rappresenta un anno triste per lui, visto che anche suo padre muore: questo comunque non gli permise di viaggiare in tutto il mondo, e di potersi istruire come voleva. Con la borsa di studio che stava per terminare, ed i suoi libri persi nel fondale oceanico, visto che l’imbaracazione che li trasportava venne affondata, Bhimrao tornò in patria, dove scrisse per una rivista locale, criticando apertamente il sistema della casta indiano: questi suoi scritti gli permisero di farsi notare da Shahu V, il maharaja, che lo definì come futuro leader politico di successo, e spinto dal livello culturale del giovane, decise di pagargli gli studi a Londra. Bhimrao, che si laureò anche in giurisprudenza, iniziò la sua attività di avvocato, schierandosi sempre dalla parte dei non bramini, vincendo anche delle cause molto importanti, che gli fecero acquisire una grande notorietà. Nel 1947, grazie al raggiungimento dell’indipendenza da parte dell’India, Bhimrao fu eletto ministro di giustizia, carica che accettò molto volentieri, e Presidente del Comitato per la stesura della Costituzione indiana. Questa era molto simile a quelle dei paesi occidentali, ovvero stabiliva che i diritti per le persone fossero tutti uguali, venne abolita l’intoccabilità di alcuni individui e vennero abolite anche le leggi discriminatorie. Bhimrao dunque è il padre della Costituzione Indiana, e decise anche di dare diritti uguali sia alle donne che agli uomini, ma tale legge venne bloccata dal Parlamento, seppur approvata da grandi esponenti del momento. Bhimrao perse le elezioni per la camera bassa del parlamento, vincendo però quelle per la camera alta, ovvero il ruolo che ricoprì fino alla sua morte. Durante la sua vita, il parlamentare si convertì anche al buddismo, con una celebre funzione religiosa alla quale parteciparono anche tantissimi suoi seguaci, che videro tale gesto come un atto di coraggio e soprattutto di posizione. Negli ultimi anni della sua vita, il parlamentare cercò sempre di migliorare la situazione dei suoi concittadini indiani, apportando diverse modifiche alla costituzione. Bhimrao muore nel 1956 a Delhi, e il 14 aprile gli viene dedicata una grande festa, che coincide esattamente con la data del suo compleanno.