In un mondo in cui le comunicazioni sono facili e immediate grazie alle nuove tecnologie, si fa quasi fatica a ricordare i tempi in cui mandare una lettera era un processo lungo con un esito incerto. Eppure non è sempre stato così: il 3 aprile 1860, in America, veniva dato il via alla prima corsa dei Pony Express, che per un anno, prima dell’avvento del telegrafo, fu il più veloce mezzo di comunicazione che gli USA avessero a disposizione. In un paese vasto come l’America si pernsò di creare una rete di uomini a cavallo che trasportassero lettere, dispacci e missive da una costa oceanica all’altra, dall’Atlantico al Pacifico. Nel 1860, furono istituite delle stazioni di cambio ogni 16 chilometri, che era il tragitto massimo che un cavallo poteva correre al galoppo. I corrieri, chiamati Pony Express, portavano avanti una staffetta per far viaggiare la posta alla velocità massima possibile. Gli uomini che facevano questo lavoro ricevevano una buona paga e viaggiavano portando sempre con sè un corno e una Bibbia. Il nome pony express deriva dal tipo di cavalli che venivano usati per questo compito: gli animali erano alti solo un metro e cinquanta centimetri e quindi molto simili ai ponies. Anche se questo esperimento durò solo un anno, soppiantato dall’avvento della ferrovia ed interrotto dalla guerra, resta un momento molto importante nella storia americana. L’anniversario più importante è stato, nel 2010, quello per i 150 anni, ma anche quest’anno , 2015, per i 155 anni del Pony Express, sono previste delle celebrazioni ad hoc. Tra queste vale la pena ricordare sicuramente la rievocazione storica della corsa che si svolse originariamente tra Saint Joseph e Sacramento, che invece avviene tra la California e il Missouri. I cavalieri vestono gli abiti dell’epoca e portano il mochila, la sacca usata dai pony express, all’inerno della quale vengono conservate delle lettere celebrative. Anche Google ha voluto celebrare la ricorrenza con doodle ad hoc: un pony express si muove nelle pianure del 1860 e deve cercare di raccogliere tutte le buste possibili senza inciampare su rocce, alberi e steccati delle ferrovie.