Uomo e donna, complementarietà tra i due sessi: il tema dell’udienza di oggi di papa Francesco, anticipazione del sinodo del prossimo ottobre sulla famiglia. Nel suo discorso Bergoglio ha toccato il tema della teoria del gender, dicendo al proposito una chiara affermazione: “Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa”. Paura dietro chi proclama l’inesistenza dei sessi, paura di essere se stessi fino in fondo, paura di confrontarsi con il proprio io. Con la teoria del gender, ha aggiunto, “rischiamo un passo indietro, la rimozione della differenza infatti è il problema non la soluzione, per risolvere i loro problemi di relazione l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia”. La differenza sessuale, ha detto ancora, è presente in tutta la scala degli esseri viventi, e la differenza fra uomo e donna significa non contrapposizione o subordinazione, ma comunione e generazione, a immagine e somiglianza di Dio: “L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna”. E a proposito di matrimonio e famiglia ha invitato gli intellettuali a non trattarli come se fossero dei temi secondari nell’impegno di una società più libera e più giusta.