Il primo raccolto di Cannabis terapeutica dovrebbe avvenire a giugno all’istituto farmaceutico militare di Firenze, e già a luglio potrebbe essere pronto il farmaco. Lo rende noto il generale Giocondo Santoni a capo della “business unit” dell’istituto farmaceutico militare di Firenze. «Siamo a un ottimo punto – ha detto Santoni -. La coltivazione che stiamo facendo per fini sperimentale dovrebbe concludersi con una raccolta delle infiorescenze per giugno. Poi, una volta ottenuta l’autorizzazione dall’Aifa, passeremo alla trasformazione delle infiorescenze in farmaco». Il tutto, ha spiegato, «accompagnato da controlli di qualità molto stringenti. Pensiamo che questo processo potrebbe concludersi a luglio, arrivando a ottenere il prodotto finale confezionato, anche se è difficile fare previsioni perché non dipende da noi ma dall’Aifa». Si tratta per il momento di una produzione limitata: «al momento la produzione di raccolto è limitata in quanto destinata alla sperimentazione e nell’ordine di alcuni chili. Su larga scala è prevista per dopo l’estate, una volta terminata la sperimentazione e una volta che avremo attivato una nuova serra da 150 metri quadri per un tipo di produzione più industriale». Il cosiddetto “progetto cannabis”, che prevede la coltivazione della sostanza a fini terapeutici, era stato siglato a settembre da un accordo tra il ministero della Difesa e quello della Salute. La serra è stata allestita lo scorso marzo. Questo permetterà al sistema sanitario italiano di non importarla più dall’Olanda, come avviene per il momento. Le infiorescenze essiccate della cannabis saranno poi distribuite alle farmacie in barattoli da 5 grammi ciascuno. Saranno quindi le farmacie a predisporre le preparazioni magistrali da consegnare dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile, dove sarà determinato il dosaggio. La cannabis potrà essere prescritta per diverse tipologie di malattie: dalla cura della sclerosi multipla alle terapie oncologiche. (Serena Marotta)