Le notizie circolate di recente sul prezzo del Sovaldi, il nuovo farmaco che cura l’epatite C con una efficacia del 90% negli Stati Uniti, “sono largamente imprecise”. Lo scrive in una nota l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) che spiega di aver “concluso un accordo negoziale a un prezzo medio di gran lunga più basso di tutta l’Europa. I pazienti attualmente registrati in trattamento con questo farmaco sono oltre 7.000 anche se permangano preoccupanti variabilità regionali”. Inoltre “non è vero che lo Stato non ha stanziato le risorse nè che queste debbano arrivare ai singoli centri prima che il farmaco possa essere prescritto – aggiunge l’Aifa – La legge parla chiaramente di rimborsabilità e dato che il contratto con la azienda farmaceutica è fatto secondo un accordo per prezzo/volumi tanti più pazienti entrano in trattamento tanto meno lo paghiamo. Chi non sta prescrivendo o dispensando il farmaco nonostante i pazienti rientrino nei criteri identificati dall’Aifa dovrà assumersi le responsabilità di una simile scelta”.