L’arcivescovo Claudio Celli, presidente del pontificio concilio per le comunicazioni sociali, ha raccontato ai media australiani, durante una visita che si sta svolgendo in questi gironi a Sydney, di come il Vaticano avesse intenzione di chiudere l’account twitter del papa. Successe quando era pontefice Benedetto XVI, fu proprio lui infatti a inaugurare l’account del Vaticano per i messaggi del papa, il 12 dicembre 2012. Quel primo tweet lanciato quel giorno fu il solo mandato personalmente dal papa cliccando l’apposito tasto. Dopo di allora, cosa che continua ancora oggi, c’è un tecnico apposito che svolge la funzione, dopo che il papa ha approvato il testo del messaggio. Inizialmente, ricorda monsignor Celli, i responsi che arrivavano dagli utenti del social network erano in gran parte negativi, dei veri e propri insulti rivolti al papa. La gente, sia fuori che dentro al Vaticano, ci sconsigliava dal continuare a usare quel mezzo per non esporre il papa a tutta quella volgarità. Ma l’account rimase aperto, racconta, e col tempo tanta negatività cominciò a diminuire. Da quando è papa Bergoglio, dice ancora, non ci sono quasi più insulti e volgarità. L’account @Pontifex ha oggi circa sette milioni di seguaci e un tweet del papa, dice, viene retwittato dai sessanta ai duecento milioni di volte.