Stava guidando la sua auto a Monza, quando, in via Pellico, all’altezza del campo sportivo, ha sentito un forte rumore provenire dal tettuccio. Così, spaventata, si è fermata, in auto con lei c’era la sorella: si è accorta che sul tetto della macchina c’era un’ammaccatura e che a pochi passi dei ragazzini stavano “giocando” con dei sassi. Così è antrata al centro sportivo per chiedere spiegazioni ai genitori degli adolescenti. Qui si è sentita fare battutine e risatine e addirittura uno degli adulti le ha risposto: “Sarà stato un meteorite allora”. La ragazza non voleva soldi, né le scuse. Voleva solo ottenere da quei genitori che spiegassero ai propri figli che queste cose non si fanno. Invece non ha ottenuto neanche questo. Da qui la decisione di Alessandra di raccontare l’accaduto al “Giornale di Monza”. (Serena Marotta)