PARCO AVVENTURA/ Vietato l’ingresso alla figlia della cantante Petra Magoni perché cieca

- La Redazione

Le vietano l’ingresso in un parco avventura perché la bambina è cieca: è successo alla figlia della cantante Petra Magoni in Toscana ecco di cosa si tratta in questa notizia

bambini_piscina_r439 Immagine di archivio

Volevamo tutelarla visto il suo handicap, dicono i responsabili del parco avventura di Fosdinovo in Toscana. La mamma, la cantante Petra Magoni, dice che l’avrebbe accompagnata lei e fatto fare il percorso più semplice, quello a 50 centimetri dal suolo. E’ in atto una polemica per il divieto da parte dei responsabili del parco di ingresso per una bambagina di dieci anni cieca dalla nascita. Bambina che, come spiegano i genitori, scia, pattina, si arrampica, fa danza ed escursioni. Nonostante cieca dalla nascita, una vita normalissima. La notizia dello sconcertante episodio è stata data dalla cantante stessa sulla sua pagina facebook. I responsabili del parco hanno detto alla donna che il regolamento dice esplicitamente che chi entra nel parco deve essere in grado di fare il percorso da solo. Spiega oggi al Fatto quotidiano la responsabile Maria Cristina Bernazzani: “E’ un paradosso: ci attaccano perché abbiamo cercato di tutelare una persona. Abbiamo rispettato la normativa di riferimento che prevede che una persona non possa essere accompagnata nel percorso. Bisogna fare una valutazione del rischio e non ce la siamo sentiti di far andare da sola una bambina non vedente. Cosa sarebbe successo se si fosse fatta male? Mi vengono i brividi solamente a pensare a quella bimba da sola nel percorso”. Petra Mangoni spiega che in altri parchi analoghi la bambina era potuta entrare: “Questo dimostra il pregiudizio. Sono sua madre, non le farei mai fare qualcosa che reputo pericoloso per lei esse il parco fosse stato pieno, non avrei mai insistito, perché probabilmente avrei rallentato il lavoro degli istruttori. Tutti possono sbagliare. Sarebbe bello riconoscere l’errore, scusarsi ed evitare di ripeterlo”. Ma i responsabili le rispondono: allora se ne torni in quei parchi, noi non ci assumiamo responsabilità.







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