Domenico Maurantonio non aveva assunto lassativi prima di morire. Lo confermano le analisi farmacologiche effettuate sul giovane di 19 anni morto il 10 maggio scorso dopo essere precipitato dal quinto piano di un albergo milanese mentre si trovava in gita per visitare Expo. Gli esami, condotti dal tossicologo Luca Sironi insieme al medico legale Giulio Giovannetti e al genetista Marzio Capra, hanno escluso la presenza dei principi attivi solitamente utilizzati nei maggiori lassativi in commercio. Sembra invece che Domenico avesse bevuto più di quanto inizialmente appurato: nel suo stomaco sono state infatti trovate quantità di alcol non smaltite e ancora non assorbite dal sangue.
Tracce di Dna sono state trovate sotto le unghie di Domenico Maurantonio, lo studente padovano di 19 anni morto lo scorso 10 maggio dopo essere precipitato dal quinto piano dell’hotel Da Vinci di Milano mentre si trovava in gita con la classe. E’ il nuovo dettaglio che emerge dalle analisi genetiche effettuate nelle scorse ore sul corpo del giovane nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Claudio Gittardi. Secondo quanto riferito da fonti vicine all’indagine, le tracce trovate sarebbero “scarse” e verranno esaminate nei prossimi giorni. Ulteriori analisi del Dna sono state svolte sui lividi trovati sul braccio di Domenico, morto tra le 5.30 e le 7 del mattino in circostanze ancora poco chiare. Altri accertamenti medici avrebbero chiarito che lo studente aveva nello stomaco una maggiore quantità di alcol rispetto a quella rilevata nel sangue, a conferma del fatto che aveva bevuto poco prima di morire. E’ stata invece esclusa l’assunzione di droghe.