Si chiama Emanuela Cavalli la donna di 42 anni che ha vinto un contratto di lavoro di quattro mesi giocando a tombola, domenica scorsa. Tombola organizzata per la festa del patrono, San Rocco, a Ponte dell’Olio, paese del Piacentino. Proprio venti giorni fa, dopo 15 anni di attività, la donna, sposata e madre di una bambina di dieci anni, ha venduto la sua edicola perché il marito ha trovato un posto fisso, così si è ritrovata a fare la casalinga. Ma adesso andrà a lavorare, da settembre a dicembre, presso il salumificio dop San Bono. “Sono andata a parlare con il titolare del salumificio e ora mi restano da sbrigare solo le questioni burocratiche con l’agenzia interinale che si sta occupando di tutto – spiega la Cavalli a “La Repubblica”-. All’inizio ero titubante perché mi devo organizzare con gli orari di mia figlia ma riuscirò a incastrare tutto. Tra l’altro questo impiego capita proprio a fagiolo perché dopo tanti anni, da poco sono diventata casalinga, visto che una ventina di giorni fa abbiamo venduto l’edicola, dopo che a mio marito è stato offerto un lavoro come rappresentante di generi alimentari. Un posto fisso, che di questi tempi è oro. E adesso anche questa vincita del tutto inaspettata… Abbiamo preso quelle tre schedine, tanto per ridere. Poi quando ho sentito l’81 non ci potevo credere. Avevo già vinto altre volte ma non premi così”. Il contratto prevede una paga di mille euro al mese per otto ore di lavoro giornaliero. “L’associazione Ponteventi, che ha organizzato la festa, mi ha chiesto una sponsorizzazione e io invece del solito cesto di salumi ho pensato da una parte alla crisi economica che c’è e dall’altra al fatto che tra settembre e dicembre abbiamo sempre un aumento del lavoro e quindi c’è bisogno di personale – spiega Nicolas Piazza, titolare dell’azienda San Bono -. Così ho offerto un contratto nella produzione di salumi dop, un tempo determinato da settembre a dicembre, con regolare inquadramento secondo il contratto di settore. E’ la prima volta che metto in palio un premio del genere ma potrei farlo ancora”. (Serena Marotta)