Febbre Dengue, i casi in Italia – La dengue, la malattia che ha colpito Salvatore Girone in India, ha colpito a metà luglio un bambino italiano, recatosi in uno stato centroamericano. Come riporta la gazzettadimantova.gelocal.it, il bambino ora è guarito è sta bene. Ci sono però due altri casi molto simili, dovuti a un’altra malattia tropicale, la febbre del Nilo, registrati nel Basso Mantovano: la seconda vittima è un uomo adulto che ha dovuto ricorrere alla rianimazione, mentre il terzo è un anziano ancora in prognosi riservata e sul quale le analisi sierologiche sono tuttora in corso.
Febbre Dengue, cos’è la malattia che ha colpito il marò Salvatore Girone – Il marò Savatore Girone è stato ricoverato all’ospedale di Nuova Delhi per avere contratto la febbre Dengue. Si tratta di una malattia virale pandemica, riscontrata in diverse parti del mondo. La febbre di Dengue prospera nelle aree urbane più povere ma colpisce anche nei quartieri più ricci dei paesi tropicali e subtropicali. La malattia febbrile colpisce individui di ogni età, dai neonati agli adulti e i suoi sintomi compaiono solitamente nel giro di 3-14 giorni dalla puntura infettante. Il morso della zanzara infetta causa una malattia simil-influenzare grave che può anche evolversi a causa di una complicanza e diventare potenzialmente letale allo stadio di “dengue grave”, precedentemente nota come febbre emorragica dengue. Il primo caso risale al 1950, quando la prima epidemia di dengue si diffuse nelle Filippine e in Tailandia. La malattia colpisce anche in Asia e America Latina: in queste aree è diventata una tra le principali cause di ricovero e di morte tra bambini e adulti. Per aumentare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti sono necessarie una diagnosi clinica tempestiva e un’attenta gestione della malattia da parte di medici e operatori sanitari. Negli ultimi cinquant’anni l’incidenza di dengue è aumentata di 30 volte rispetto al passato. Attualmente le infezioni sono circa 50-100 milioni ogni anno in oltre 100 paesi endemici: dati da cui si evince che quasi la metà della popolazione mondiale è a rischio di infezione.