Alcuni frammenti di pagine nascoste dentro una copia del Corano del settimo secolo conservata all’Università di Birmingham. Dei frammenti, ma che potrebbero cambiare la storia dell’Islam, dicono gli esperti che le stanno analizzando. Le pagine secondo i primi esami avrebbero una età compresa tra i 1448 e i 1371 anni e contengono parti delle Sure come vengono chiamati i capitoli del Corano, dalla numero 18 alla numero 20. Sono scritte in una forma antica di arabo su pelle di animale. Secondo la tradizione generalmente accettata il Corano è stato scritto da persone che avevano memorizzato i discorsi del profeta Maometto. Sempre secondo la tradizione il Corano venne steso tra il 610 e il 632 dopo Cristo, ma questi frammenti risalirebbero a un periodo precedente. Secondo gli studiosi inglesi questo può significare una cosa soltanto: che Maometto e i suoi primi seguaci avevano usato una fonte già esistente per creare l’Islam, invece della rivelazione che il profeta avrebbe ricevuto direttamente da Dio come sempre è stato detto, in un periodo compreso tra l’anno 610 e il 632 mentre la prima stesura del Corano venne completata solo verso il 650. Chi ha scritto questa prima versione del libro sacro dell’Islam e soprattutto, quanto di quella versione è rimasta nelle rivelazioni di Maometto?