Sono trascorsi undici anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba rapita il primo settembre del 2004 mentre giocava sul marciapiede di fronte casa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Da quel giorno la mamma della piccola, Piera Maggio, non ha mai perso la speranza di poterla riabbracciare: “Noi continueremo a cercarti sempre, non molleremo mai! Anche se lontani, siamo vicini con il cuore e con la mente”, ha scritto la donna sul blog “informazione.cerchiamodenise.it”. Quel giorno di undici anni fa “la facilità dell’abominevole azione dei vigliacchi ha avuto il sopravvento nei confronti di una bambina indifesa – si legge ancora nel messaggio pubblicato oggi – Con il passare del tempo la burocrazia ha trasformato il nostro dolore in azioni meccaniche, prive di ogni sentimento, quasi a dimenticare che dietro questo dramma esiste la nostra sofferenza, la tua stessa vita. Defraudata dall’ amore di mia figlia, ferita giornalmente da una apparente normalità giudiziaria e da un finto perbenismo, mi chiedo come mai sono trascorsi tutti questi anni, e chissà quanti ancora, perché si giunga ad una vera Verità e ad una lenta e tanto attesa Giustizia”. Poi conclude: “La nostra forte speranza di riabbracciare Denise è dentro di noi, aldilà del pensiero di alcuni. Noi vogliamo che i Mostri vengano assicurati alla giustizia e non lasciati liberi di vivere una vita indisturbati, sapendo di aver fatto del male”. Per il rapimento di Denise è in corso il processo nel quale è imputata la sorellastra, Jessica Pulizzi, assolta in primo grado dal Tribunale di Marsala. Il prossimo 2 ottobre è prevista la sentenza di appello.