E’ il giubileo della misericordia e il papa sottolinea questo aspetto dando la facoltà ai sacerdoti di confessare e perdonare ogni peccato, anche quello dell’aborto. Inizialmente questa facoltà era stata concessa solo ai cosiddetti missionari della Misericordia, che saranno inviati nelle diocesi, ma adesso la facoltà di perdonare chi ha abortito viene concessa a tutti i preti. Lo si legge in una lettera che Bergoglio ha inviato all’arcivescovo Fisichella che è il delegato pontificio all’organizzazione dell’anno santo: “Una mentalità molto diffusa ha ormai fatto perdere la dovuta sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vita” dice, aggiungendo che “il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre”. I sacerdoti dice ancora il papa devono prepararsi in modo adeguato a “un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza”. Per evitare facili fraintendimenti come succede sempre o quasi, padre Lombardi ha spiegato che quanto deciso dal papa non attenua la gravità del peccato dell’aborto: quanto detto “”vuole essere un segno di estensione della manifestazione di misericordia in termini più accessibili e disponibili da parte della Chiesa: non è un’attenuazione del senso di gravità del peccato”. Per la Chiesa chi abortisce e chi aiuta a farlo, medici e infermieri, vanno incontro alla scomunica. Solo i vescovi possono perdonare questo peccato ma in ogni diocesi è presente un sacerdote con incarico speciale che può fare lo stesso. Francesco chiede poi una attenzione particolare per i carcerati, sperando in una amnistia nel corso del giubileo: “il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia, destinata a coinvolgere tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza dell’ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto. A tutti costoro giunga concretamente la misericordia del Padre che vuole stare vicino a chi ha più bisogno del suo perdono”.