STORIA DEL LOGO DI GOOGLE/ Rivoluzione dopo Alphabet: la boot animation per smartphone, video

- La Redazione

Storia del logo Google: si rivoluziona il look di Mountain View che dopo il riassetto societario e la nascita di Alphabet apporta l'ennesima rivoluzione, questa volta nel design grafico

google_nuovo_logo_r439 Il nuovo logo di Google

La revolution, la storia e il nuovo design del logo di Google sta spopolando, anche inconsapevolmente sul web: chiunque infatti cerchi qualcosa su internet in tutto il mondo da ieri pomeriggio avrà visto o avrà registrato come nuovo nel proprio cervello la novità grafica del logo, colori pastello e carattere differente per la scritta più famosa al mondo. Addirittura in queste prime ore di cambiamento si trova ancora la boot animation in cui si vede il vecchio logo che viene cancellato da una “manina” e viene trasformato nel nuovo look, con quattro pallini dei soliti colori e la nuova “G”. Ma questa animazione potrà da oggi essere scaricata sul proprio smartphone con un operazione un po’ da smanettoni che illustra bene il sito di androidworld. La simpatica GIF di Google in apertura ha colpito per animazione e innovazione e subito i maghi del web l’hanno resa scaricabarile, seguendo nel dettaglio le linee guida di questo sito (clicca qui per accedere). Forse non sarà immediato, ma i metodi sono tanti e in fondo, ogni tanto, impratichirsi con lo strumento del futuro può essere addirittura propedeutico.

Con l’ennesima rivoluzione di ieri, continua la serie di storia del logo di Google, una società ormai entrata nel Dna del mondo interno per saper anticipare e incarnare anche i vari passaggi storici. Ma non solo, l’attenzione ai temi cult e popolari è da sempre in cima ai pensieri dei geniacci di Mountain View: ad esempio, in occasione dei 46 anni compiuti dalla popolare serie tv, Google ha dedicato uno dei suoi doodle, i loghi interattivi, a Star Trek. L’8 settembre del 2012 il logo nella homepage del motore di ricerca celebrava il debutto del telefilm creato da Gene Rodenberry. Il doodle, creato da Ryan Germick, è forse il più interattivo tra quelli visti fino a quella data e mostra le lettere della parola Google vivere le avventure dei personaggi di Star Trek interpretando i diversi ruoli dei protagonisti. Clicca qui per vedere il video d’animazione del doodle.

Dopo il nuovo logo che mantiene i classici colori blu, rosso, giallo e verde, Google rivoluziona il design, un Material Design 2.0 BigG, e ci mostra come cambieranno Google Now e la ricerca mobile di Android. Schede raggruppate per argomento con un nuovo design per Google Now con una ricerca web sempre più simile alle app e una ricerca vocale diversa solo esteticamente, resta invariato infatti il funzionamento. Ma le novità non finiscono qui da parte di Google che ha messo a disposizione anche una simpatica gif animata che si può impostare nello smartphone. Tre sono i metodi per installare la boot animation: manualmente, attraverso TWRP o CWM, oppure se si ha CM Theme Engine, basterà installare un apk.

Se Google sta facendo la storia con il suo logo con la rivoluzione di ieri grafica dopo quella societaria di un mese da con Alphabet, i Queen e Freddy Mercury l’hanno fatta per la musica. E i due mondi si sono incontrati eccomi il 5 giugno 2011. In occasione del 65° anniversario dalla nascita di Freddy Mercury, Google ha dedicato un logo interattivo al frontman dei Queen. Il doodle era un cartone animato con protagonista la hit del 1978 “Don’t stop me now”. La homepage di Google.com recava l’immagine di Mercury con un bottone “play” nel mezzo. Cliccandovi si vedeva un tribute video di un minuto e 38 secondi caricato su Youtube e dedicato a Mercury, morto nel 1991 dopo a causa di una bronchopneumonia dopo aver contratto l’Aids. Nel video cartoon vediamo Freddy Mercury e i suoi compagni esibirsi su un palco dietro al quale brilla il logo  di Google. Nel corso della performance il frontman della band si trasforma in un fascio d’arcobaleno e vola tra le stelle, dove diviene protagonista di un coloratissimo videogioco. prima di tornare sul palco vestito con una splendida tutina bianca. Clicca qui per vedere il video-doodle animato per Freddy Mercury.

Fra i loghi interattivi lanciati da Google negli anni, da ricordare quello con chitarra elettrica incorporata proposto in occasione del 96esimo anniversario della nascita di Les Paul, inventore di uno dei modelli di chitarra più usati al mondo, la Gibson. Accedendo alla homepage di Google era possibile suonare le varie lettere del logo componendo una melodia in puro stile rock (clicca qui per vedere). Come con il lancio del nuovo logo, il disegno dedicato a Paul ebbe un grande successo, soprattutto fra gli appassionati di musica che non si aspettavano un regalo del genere. Ora che il colosso di internet ha lanciato il suo nuovo logo bisognerà vedere quando deciderà di proporre anche il primo disegno interattivo e se anche in questo caso sarà dedicato alla musica o a un evento in particolare.

Nel corso degli ultimi anni Google ha lanciato dei loghi interattivi con i quali gli utenti potevano giocare e passare qualche minuto di divertimento. Il primo fra questi ci fu il 21 maggio 2010 quando in occasione del trentesimo compleanno di Pacman, Google mise una versione del noto videogame nella sua homepage (clicca qui per vedere). L’idea ebbe un enorme successo tanto che è ancora possibile giocare con quella versione di Google in una pagina creata appositamente. L’idea del logo interattivo venne ripetutata anche in occasione dell’anniversario della nascita dello scrittore Jules Verne: in quel frangente si poteva muovere un sottomarino e cimentarsi in qualche breve avventura. Google e i suoi loghi con cui interagire sono diventati un appuntamento da ricordare per tutti gli utenti di internet che aspettano le novità per provare i videogiochi creati dal motore di ricerca. Clicca qui per il logo interattivo di Google dedicato a Pacman.

La storia della cultura, dell’umanità, la storia del logo di Google. Che c’azzeccano? Tutto, specie dopo l’ennesima rivoluzione della società di Mountain View che con Alphabet che è appena nata ha voluto anche ridefinire il look grafico del logo più conosciuto al mondo. Ma non è la prima volta che accade, anzi sempre più spesso attraverso i doodle siamo abituati a vedere grandi momenti della storia recente e o passata venir ricordati in maniera particolare, a volte anche stravagante. Come per ricordare il 194esimo anniversario della nascita di Jean Bernard Léon Foucault, lo scienziato francese che inventò il celebre pendolo: il 18 settembre del 2013 Google ideò un doodle che permetteva di interagire con una immagine apposita del pendolo stesso, così potendo fare simpatici giochini. Curiosità: gli addetti di Google sbagliarono a scrivere il cognome dello scienziato, scrivendo “Focault”: ovviamente questo errore faceva partire una ricerca sbagliata, ma l’errore venne prontamente corretto con l’inserimento del cognome corretto, Foucault. Lo scienziato era nato il 18 settembre 1819 e la celebrazione venne fatta in un anniversario alquanto strano, appunto il 194esimo anniversario della nascita quando solitamente tali celebrazioni si fanno in scadenze tonde come il centesimo o il 150esimo anniversario. Ma Google ama sempre sorprendere.

Dopo la nascita di Alphabet, la storia del logo di Google cambia ancora: il colosso di Mountain View ha presentato al mondo il suo nuovo logo che va a sostituire quello introdotto nel 2013, ovvero quello che fino ad oggi eravamo abituati a vedere sui nostri devices, quasi non ci facevamo più caso. Per festeggiare eventi o ricorrenze Big G cambia spesso il logo con un doodle legato a un particolare avvenimento, mentre da qualche anno ha dato vita al concorso Doodle4Google: si tratta di una competizione annuale organizzata a livello scolastico in cui ogni studente può creare il proprio logo basandosi sul tema proposto di volta in volta da Google. Il vincitore potrà vedere la sua creazione nella homepage del motore di ricerca per un giorno intero e visitare l’ormai noto Googleplex, il quartier generale di Google che si trova a Mountain View, nella Contea di Santa Clara in California.

Punta ad un altra storia del logo, da questo pomeriggio si è rifatto il look. Attenzione però, non si tratta di un Doodle qualsiasi, l’animazione che Big G utilizza solitamente per celebrare alcuni eventi in determinate date, ma di un cambio radicale per festeggiare una vera e propria svolta aziendale. Come detto, il Doodle è una versione modificata del tradizionale logo che viene utilizzata in occasione di feste o ricorrenze, come l’inizio della primavera o il Natale, e può apparire nelle homepage di tutto il mondo o di alcuni Paesi interessati. Il primo risale al 30 agosto 1998, realizzato in occasione del festival del Burning Man, mentre il 14 luglio 2000 venne disegnato un logo raffigurante la presa della Bastiglia. Tra i personaggi celebrati con un Google Doodle si ricordano Leonardo Da Vinci, Italo Calvino, Antonio Vivaldi e tantissimi altri.

La storia del logo di Google segna un altra data epocale sul suo “calendar“: dopo aver annunciato la nascita di Alphabet, i geniacci della Silicon Valley presentano ai milioni di utenti che lo utilizzano per le proprie ricerche, un nuovo accattivante logo, nel quale si notano colori meno decisi, quasi pastello potremmo dire ed uno stile molto simile a quello utilizzato per Alphabet. Il gigante di Mountain View ha inoltre pubblicato un video nel quale vengono ripercorsi tutti i cambiamenti avvenuti nell’azienda in questa sedici anni con la nascita delle varie funzionalità che di volta in volta sono state lanciate come Google Maps, Gmail, Google Chrome, Google Traduttore e tanti altri ancora. Una evoluzione nel tempo che ha di fatto influenzato anche quella della società mondiale ormai molto legata a quello che succede sul web. “Evolution” che ha poi sempre portato innovazioni e preceduta da ingenti idee: insomma, Google ha colpito ancora. Clicca qui per vedere il video di presentazione del nuovo logo Google

Rivoluzione fin da subito e la storia del logo Google continua. Dopo aver annunciato la svolta societaria un paio di settimane fa con la nascita della nuova holding Alphabet, il motore di ricerca ha presentato il nuovo logo. Non si tratta di un doodle per celebrare un particolare evento, ma di un cambio radicale con il quale Big G segna l’inizio di una nuova era. Addio alla piccola “G” che è stata l’icona dell’azienda fino ad oggi e spazio al nuovo logo che entra a far parte di una nuova famiglia che include i pallini Google e l’icona “G”. Il primo logo è stato disegnato da Sergey Brin e fu modificato in seguito dalla designer Ruth Kedar che si è servita del tipo di carattere Catull: in quel caso la scritta assunse un aspetto più elegante ma pur sempre giocoso. Sono stati sempre utilizzati i colori blu (per le G), rosso (per la prima O e per la E), giallo (per la seconda O) e verde (per la L): il logo che siamo stati abituati a vedere fino a questo pomeriggio è stato invece utilizzato a partire dal 2013.

Incredibile, clicchi e non c’è, riclicchi e spunta il nuovo logo di Google. La storia del logo Google è proprio questa, velocità e sorpresa da 17 anni a questa parte alla conquista del mercato e dei concept mondiali. La gamma dei prodotti di Mountain View si è evoluto parecchio ma non smette di stupire per interesse e nuove idee sempre dietro l’angolo: e oggi con l’inizio di settembre arriva un’altra novità, una vera e propria rivoluzione d’autunno per l’azienda più famosa al mondo. Dopo la svolta societaria dello scorso 11 agosto, con la creazione di Alphabet come nuovo grande contenitore dentro al quale agirà Google, con questo primo settembre 2015 arriva anche il cambio del logo. Colori mantenuti classici come il blu, il rosso, il giallo e il verde, ma mutano il carattere e il design rispecchiando l’evoluzione dei servizi della società con un occhio ai dispostivi mobili. Come mai tutto ciò? Sono gli stessi geniacci di Mountain View a rispondere con un post ufficiale: «Perché lo facciamo? Un tempo utilizzavamo Google principalmente da un dispositivo, il computer, mentre oggi interagiamo con i prodotti Google da diverse piattaforme, app e dispositivi anche nell’arco di una stessa giornata». L’idea è lanciare e rilanciare un nuovo linguaggio visivo che rispecchia questa tendenza e mostri quanto la cosiddetta “magia” di Google è al lavoro costantemente per innovare e innovarsi. Ci sono infatti sempre più dispositivi mobili e le modalità di input tra loro sono profondamente diversi, con l’ingresso delle modalità vocali, touch e nella classica digitazione. La novità di oggi continuano direttamente dalla Silicon Valley, «rifletta tutti i modi in cui Google lavora per voi, dalla Ricerca a Google Maps, passando per Gmail, Chrome e altri prodotti. Abbiamo preso il meglio di Google (la semplicità, la linearità, i colori, la sua natura giocosa) e lo abbiamo rielaborato non solo per la Google di oggi, ma anche per quella del futuro». Oggi inoltre compie gli anni anche Ebay, precisamente 20, e dunque non può non essere un caso che queste grandi innovazioni arrivino accompagnate ad altri grandi ricorrenze all’interno della maxi azienda, che ormai dovremo imparare a chiamarla Alphabet. Novità, novità e novità, sempre al servizio del futuro partendo da costanti “imprevisti”.







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