ANNO BISESTILE 2016 / Cos’è e le curiosità: porta davvero sfortuna? (oggi 1 gennaio 2016)

- La Redazione

Anno Bisestile, cos’è e curiosità: il 2016 è davvero un anno bisestile? Il giorno di febbraio porterà quest’anno ventinove giorni rispetto ai soliti ventotto. Questo accade ogni quattro anni

photofun-952016528 Foto Infophoto

In molti credono alla leggenda che l’anno bisestile porti sfortuna, come recita il famoso detto: “Anno bisesto, anno funesto”. Ovviamente questa però è una credenza popolare che ha radici molto antiche. La prima indicazione che troviamo sul fatto che un anno bisestile possa portare sfortuna risale addirittura all’Antica Roma. I romani infatti non erano molto tollerabili nei confronti del mese febbraio, considerato un mese triste in quanto si celebravano i morti con i classifici Feralia, delle cerimonie pubbliche nelle quali si ricordavano gli scomparsi anche con sacrifici di animali e offerte da parte del popolo. C’è un ulteriore prova a testimoniare che sia questa l’origine della famosa leggenda. Nei paesi anglosassoni, che non sono stati influenzati dall’Impero Romano, questa credenza infatti non c’è. Anzi per essere più precisi il 29 febbraio viene visto come un giorno positivo al quale dedicare anche cose importanti o nuove iniziative. Chi avrà avuto ragione?

L’anno è cominciato ragazzi, se non ve ne foste accorti il 2016 è anche un bel anno bisestile: qui sotto vi abbiamo elencato tutte le curiosità di questo particolare anno con tradizione bisestile (che nei fatti ci porta un giorno in più, ovvero il mitico 29 febbraio) ma ora andiamo a vedere da dove nasce precisamente. Il 1 gennaio del 45 a.C. entra in vigore il calendario giuliano, ovvero un calendario per la prima volta solare perché basato sul ciclo delle stagioni. Elaborato dall’astronomo greco Sosigene di Alessandria, è stato promulgato da Giulia Cesare da cui prende il nome ovviamente in quanto pontefice massimo nell’anno 46 a.C. È divenuto subito il calendario ufficiale di Roma – e quindi in quel tempo del mondo intero – ma che ha dovuto per forza nel corso degli anni correggere alcune imperfezioni. Il calendario giuliano infatti ha utilizzato gli anni bisestili per compensare il fatto che la durata dell’anno tropico o anno solare non è data da un numero intero di giorni. Vi ricordiamo infine che i romani avevano anche l’abitudine di contare i giorni mensili sottraendoli a determinate festività, come le Idi o le Calende contando anche il giorno di partenza. Siccome il giorno di aggiunta per sistemare il calendario veniva messo dopo l 24 febbraio, le Calende sono state inserite proprio tra il 14 e l’1 marzo. Come riportano poi alcuni siti specializzati, negli anni bisestili, con febbraio di 29 giorni, il giorno 24, che era “sexto die”, sarebbe diventato “septimo die”. Ma siccome il “septimo die” era il giorno 23, non potendo chiamare il 24 “septimo die” lo chiamarono un altra volta sesto die e quindi “bis sexto die”. Geniali, no?

Il nuovo anno, un 2016 tutto da scoprire, è appena cominciato, ma una informazione su tutte sta incuriosendo i tanti lavoratori italiani. Quale? E’ presto detto. Da un punto di vista prettamente numerico, è importante rimarcare come il 2016 sarà un anno bisestile particolarmente ricco di ponti. Infatti si parte alla grande con un 1 gennaio di venerdì ed un 6 gennaio di mercoledì che di fatto danno vita ad un lungo ponte di sei giorni se non qualcosa di più per quanti possono non andare a lavoro nei giorni di 7 ed 8 gennaio con rientro lunedì 11. Ad aprile il 25 sarà di lunedì il che significa un lungo week-end festivo mentre a Giugno il 2 sarà di giovedì, il che potrebbe consentire un lungo ponte fino al lunedì successivo. Il ferragosto arriva di lunedì il che significa altri tre giorni consecutivi di festa per quanti non sono in ferie mentre a Novembre si potrà accedere a quattro giorni di ferie per via del 1 che cade di martedì. Infine, a dicembre 2016 c’è un lungo ponte dell’Immacolata di ben quattro giorni. 

L’anno che si appresta ad iniziare sara’ un anno bisestile, e lo sara’ perché nel mese di Febbraio verra’ inserito un giorno in più, giorno che porterà il secondo mese dell’anno ad avere ben 29 giorni invece dei soliti 28. Ma cos’e’ veramente un anno bisestile? E’ chiamato cosi quell’anno a cui per consuetudine viene aggiunto un giorno, l’escamotage trovato fin dagli albori della storia moderna serviva, e serve tutt’ora, a pareggiare uno slittamento astronomico. L’anno solare, dura infatti ben 6 ore in più, e questo senza l’indroduzione dell’anno bisestile porterebbe ad uno sforamento delle stagioni, che sui lungi tempi risulterebbe deleterio per i concetti di civile convivenza. L’introduzione dell’anno bisestile si rifa’ alla nascita del calendario giuliano, ed e’ opera dell’allora imperatore Giulio Cesare, nel lontano 46 dopo Cristo. Anche il nome “bisestile” vede un antica origine, come riportano i siti specializzati (non ultimo www.focus.it) il nome risale a quanto deciso dai romani nel momento dell’introduzione del giorno in piu’. Essi, infatti, aggiungevano il giorno aggiuntivo dopo le cosiddette calende di Febbraio (che cadevano il 24 del mese), e chiamavano tale giorno con il nome “bis sexto kalendas Martias”. Solo successivamente fu deciso che universalmente il giorno sarebbe stato aggiunto alla fine del mese di Febbraio, il nome identificativo di quello speciale anno rimase pero uguale, e giunse fino ai nostri giorni. Non molti sanno pero’ che con il cambio del calendario, da giuliano a gregoriano, ci fu uno sfalsamento importante in termine di giorni. In quell’occasione l’allora Papa Gregorio XIII decise di attuare una soluzione drastica, il pontefice diede ordine infatti di far “saltare” ben undici giorni (dal quattro al quindici di ottobre), anche in quell’occasione l’escamotage trovato fu ben congegnato, e il pareggio tra astronomia e civilta’ fu effettuato perfettamente, permettendo il riallineamento delle stagioni, con quell’equinozio di Primavera (21 Marzo) importantissimo soprattutto in agricoltura. Un turchetto per capire immediatamente se l’anno in corso e’ bisestile o meno, e’ quello di dividere le ultime due cifre dell’anno, se esse sono divisibili per quattro (come ad esempio il 16) l’anno sara’ bisestile, in caso contrario esso sara’ un anno “normale”. Nell’immaginario collettivo l’anno bisestile non e’ un anno fortunato, cosi come riporta Wikipedia tale concezione e’ da far risalire alla tradizione popolare, che tramite i suoi tanti cantori tramandava ai posteri il proverbio “anno bisesto, anno funesto”. Per questo motivo in quell’anno era tradizione evitare feste importanti (sposalizi compresi), i vari imperatori evitavano anche l’inizio di nuove guerre o spedizioni, uso questo che di fatto rendeva nell’antichita’ l’anno bisesto abbastanza tranquillo. Ultimamente inoltre non sono state evidenziate tragedie di portata tale che possano far pensare che la tradizione del proverbio sia giusta, ed anche se alcuni astronomi fanno risalire all’influenza dell’anno bisesto alcune catastrofi (vedi il devastante terremoto di Messina del 1908), l’influenza dell’anno bisesto e’ andata via via scomparendo facendolo diventare di fatto un anno “normale”. L’ennesima curiosita’ legata all’anno bisesto e’ quella relativa ai nati nel giorno del 29 Febbraio, essi se registrati in quel particolare giorno dell’anno hanno la possibilita’ di decidere volontariamente di festeggiare il proprio compleanno il 28 Febbraio o il 1 Marzo. Nel passato non erano rari i casi in cui le registrazioni alle anagrafe nazionali, soprattutto quando si aveva un alta percentuale di parti in casa, fossero fatte direttamente il giorno dopo. Ultimamente pero’ con la registrazione ufficiale fatta direttamente negli ospedali, tale condotta e’ andata perduta, e le carte d’identita’ in cui la data di nascita e’ il 29 Febbraio sono sempre piu comuni.





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