Alcuni membri dell’Associazione guide e scout cattolici italiani, Agesci, ha inviato una lettera aperta ai propri vertici il cui contenuto sostanziale è il parere positivo a riguardo del ddl Cirinnà. Firmata da 132 capi scout è stata promossa da Martina Colomasi, «Capo fuoco del Clan Universitario di Roma», e da Alfredo Salsano «Capo clan Cava de Tirreni 3» (Campania). In opposizione ai cattolici che ieri hanno manifestato al Family Day, anzi viene espressa “profonda gioia” per la non adesione dell’Agesci: “Il testo del ddl Cirinnà nella sua attuale formulazione ci ha interrogati profondamente e abbiamo deciso di scrivervi. In qualità di educatori, non possiamo diversificare il nostro messaggio educativo a seconda dell’orientamento sessuale del ragazzo o della ragazza che intraprende il cammino scout. Quando chiederemo ai nostri ragazzi di essere capaci di fare scelte profonde, decise, mosse dall’amore, lo faremo senza alcuna distinzione tra i ragazzi eterosessuali e i ragazzi omosessuali”. Nella lettera si chiede di favorire incontri con le famiglie arcobaleno, le associazioni di omosessuali cattolici, per aprire un confronto. I firmatari ricordano la Carta del coraggio del 2014 in cui 456 rappresentanti degli scout italiani, circa 30mila, nel capitolo dedicato all’amore dichiarava apertura “a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza, attraverso occasioni di confronto e di dialogo, diventando così portavoce presso le Istituzioni civili ed ecclesiastiche di una generazione che vuole essere protagonista di un cambiamento nella società”.