ULTIME NOTIZIE / Oggi, ultim’ora: Afghanistan, autobomba provoca quattordici morti e decine di feriti (lunedì 10 ottobre 2016)
Ultime notizie, news di lunedì 10 ottobre 2016. Tensione nel Pd. Trump scaricato dalla moglie e dal suo vice. Attacco a Gerusalemme, due morti. Polemica politica sui migranti.

E’ di 14 morti e diverse decine di feriti il bilancio provvisorio di una autobomba esplosa stamane nella città di Lashkargath nel sud dell’Afghanistan. Almeno dieci delle vittime sarebbero poliziotti, secondo quanto riporta una televisione locale. Al momento ancora nessuna rivendicazione ufficiale, anche se sembra evidente che dietro l’attentato ci siano i talebani, sempre in guerra con il governo ufficiale di Kabul.
La produzione industriale, nel mese di agosto, è cresciuta in modo inaspettato de 4,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. E’ la maggior crescita del settore che si registra in cinque anni. A trainare questo boom sarebbe stato il mercato dell’auto, secondo quanto si legge sui dati Istat resi noti oggi. Rispetto invece al mese precedente, quello di luglio di quest’anno, la produzione è cresciuta dell1,6%. L’Istat però dice che non bisogna aspettarsi che questo dato sia l’inizio di un trend positivo: ad agosto, si legge, normalmente la produzione è molto bassa e l’incremento rispetto al periodo giugno-agosto 2016 è solo dello 0,4%. I settori che comunque hanno registrato le migliori performance sono quelli della produzione di mezzi di trasporto con il 19,2% in più; la metallurgia e la fabbricazione di prodotti metallici escluse macchine e impianti, con il 13,6% in più; la fabbricazione di macchinari, 11,7 in più. La produzione di automobili in particolari è protagonista di questo balzo, con il 41,9% in più rispetto all’agosto 2015.
Secondo dibattito televisivo tra i due candidati alla Casa Bianca, iniziato e finito nel peggiore dei modi. Tanto per cominciare Hillary Clinton e Donald Trump appena saliti sul palco non si sono dati la mano, come avevano fatto la volta precedente, e come vuole il minimo indispensabile di correttezza. Poi gli insulti, pesantissimi, per tutti il dibattito. Trump ha minacciato di mandare in galera la Clinton in caso di vittoria, lei gli ha risposto dicendogli di essere inadatto a governare. Secondo un instant pool reso noto dalla Cnn anche questa volta avrebbe vinto la Clinton con il 57% contro il 34%, ma secondo gli analisti questa volta Trump ne è uscito molto meglio rispetto al primo dibattito. A proposito dell’imbarazzante video sessista reso noto poche ore prima, il magnate americano si è scusato ma lo ha minimizzato definendolo “chiacchiere da spogliatoio maschile” e ha invece accusato la Clinton di aver fatto di peggio quando “attaccò le donne abusate dal marito Bill”. L’ha accusato anche del cosiddetto scandalo e-mail e sulla politica estera, lei gli ha detto che lui pensa solo ai suoi affari dicendo anche che Trump non pubblica la sua dichiarazione dei redditi perché ha paura che si scopra il suo coinvolgimento con la Russia di Putin.
Tensione altissima nel Partito Democratico, partito che si presenterà al referendum di inizio dicembre spaccato nella sua interezza. Di oggi le parole durissime del Presidente del Consiglio, e segretario del partito Matteo Renzi, che all’Arena di Giletti attacca senza se ne ma la vecchia dirigenza politica. Per Renzi, i vari D’Alema e Bersani si schierano contro la riforma, ricercando un attacco personale verso la sua persona, e non il merito della norma costituzionale. Renzi è notevolmente adirato soprattutto con Bersani, egli non si spiega come l’ex segretario abbia votato la riforma per ben 3 volte alla Camera dei Deputati, salvo poi avversarla durante la campagna referendaria. L’intervista oltre ad evidenziare le spaccature del PD, non fa altro che aizzare le minoranze che a partire da Salvini etichettano il Premier come “un bugiardo patentato”
Non accenna a placarsi la polemica su Donald Trump, dopo la messa in onda di una sua intervista che riportava pesanti allusioni al genere femminile. Di ieri le affermazioni della moglie del magnate americano, che si dice “disgustata” per aver dovuto sentire uscire dalla bocca dell’uomo che ama il suo concetto di “galanteria”, dello stesso avviso il vice presidente nominato, Mike Pence che si è dissociato con un duro comunicato stampa, prendendosi qualche giorno per riflettere e non partecipando ad un evento, che è dovuto essere annullato. Da parte sua Trump ha dovuto ingoiare il rospo di porgere le scuse al popolo americano per quanto affermato nel 2005, scuse che hanno cercato di calmare i falchi del suo partito, che ormai chiedono apertamente una sostituzione in corsa.
Attimi di paura nel centro di Gerusalemme ove un uomo, probabilmente palestinese, ha sparato in mezzo alla folla uccidendo due persone. L’uomo che poi aveva tentato la fuga è stato intercettato nel quartiere arabo di Sheikh Jarrah, ne è nato un conflitto a fuoco dove l’aggressore è stato ucciso, non prima di aver ferito gravemente un poliziotto. Non è la prima volta che in città avvengono episodi del genere, dall’inizio dell’anno 36 persone sono state uccise in attacchi suicidi, tra questi 2 turisti americani. Secondo le stime della polizia sono invece oltre 200 gli attentatori “neutralizzati” dalle forze di sicurezza.
Duro attacco in giornata del movimento cinque stelle verso il premier Matteo Renzi, reo secondo i pentastellati di aver sbagliato completamente le politiche sui flussi migratori. L’attacco è stato legittimato con un articolo sul blog del movimento, le parole sono durissime e pongono l’attenzione come da quando è al governo l’ex sindaco fiorentino, gli sbarchi non sono solamente aumentati ma sono triplicati. L’intervento a firma dei parlamentari europei del M5S, sottolinea come tutti gli accordi bilaterali finora firmati abbiano portato nocumento alla politica dell’immigrazione italiana, aprendo di fatto nuove rotte internazionali, e non aiutando quelle regione, come ad esempio Sicilia e Calabria, che affrontano da sole l’emergenza migranti. I parlamentari auspicano un netto cambiamento di rotta, mentre nell’occasione il governo preferisce tacere per non rinfocolare la polemica.
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