Le acque inquinati da Pfas – sostanze perfluoroalchiliche – sono al centro della puntata di questa sera de Le Iene Show, come potete scoprire qui sotto: dopo la denuncia del M5s in Veneto, le ultime novità che si attendono dal servizio sono sia sul piano politico che su quello strettamente sociale, con il rischio per 300mila cittadini veneti che hanno bevuto e bevono acque per nulla sicure. Le ultimissime analisi fatte dall’ISS – Istituto Superiore di Sanità – e presentate dal governo indicano come il livello del rischio sia inferiore all’allarme iniziale, ma resta comunque una fase molto delicata per risolvere il problema alla radice. «conclusione di tale analisi, sulla base del principio di precauzione, considerata la loro origine antropica, è stato raccomandato di assicurare azioni finalizzate alla virtuale assenza (con contenuto più basso possibile) di PFAS al rubinetto, attraverso l’applicazione delle migliori tecnologie di trattamento disponibili, in un’ottica di miglioramento continuo», riporta il Quotidiano Sanità. Ma quali sono i rischi per le persone? «I PFAS si legano alle proteine del plasma e non sono metabolizzati, il che ne comporta l’accumulo nei tessuti all’interno dell’organismo. Nell’uomo l’eliminazione attraverso i reni è molto lenta: per questo motivo, PFOS e PFOA permangono nell’organismo più a lungo che non nelle altre specie animali».
Sono trascorsi due mesi da quando il maxi inquinamento da Pfas, in cui sono coinvolti circa 30 comuni veneti, fra Verona, Padova e Vicenza, è arrivato alle orecchie del Parlamento Europe. L’OMS e l’Istituto Superiore della Sanità hanno effettuato diverse analisi, riscontrando la presenza di sostanze tossiche ed altamente pericolose nel sangue di molti residenti. Si tratta infatti di centinaia di casi. Risale invece a due settimane fa la denuncia di Silvia Benedetti e Marco Zullo, rispettivamente deputata del M5S ed europarlamentare. Al centro della polemica le falde di Amisano, fra le province interessate ed in cui è stata rilevata una massiccia presenza di Pfas. “Oltre 300 mila cittadini veneti sono costretti a bere l’acqua di una delle falde acquifere più grandi d’Europa, una delle più inquinate del nostro Paese”, riporta il loro comunicato. Questa sera, martedì 11 ottobre 2016, se ne occuperanno invece Le Iene Show e Nadia Toffa, che incontrerà le diverse personalità ed enti interessati. Le analisi della rete idrica sono state fatte infatti dall’Arpav su incarico del Ministero dell’Ambiente, mentre Enea ed Isde si sono occupate dello studio epidemiologico. Il rischio per la salute dei cittadini veneti è molto alto. La Iena intervisterà quindi il Professor Vincenzo Cordano (ISDE), alcuni agricoltori, cittadini ed allevatori che usano ogni giorno, per le proprie esigenze o quelle della loro attività, l’acqua inquinata. Nadia Toffa parlerà anche con il Direttore Sanità Regione Veneto, ovvero il dottor Domenico Mantoan ed, infine, la dottoressa Loredana Musmeci (Istituto Superiore della Sanità).