Per quanto riguarda la vittoria del Premio Nobel 2016 in Fisica la scoperta è assai complicata – la topologia dei materiali quantistici, che potete trovare qui sotto in un breve descrizione – ma a che quali utilizzi potrebbe servire questa importante scoperta dei tre vincitori Thouless, Haldane e Kosterlitz? Stando alle prime indicazioni che troviamo sul comunicato dell’Accademia Nobel, le ricerche in questo campo potrebbero servire a trovare nuovi materiali dalle proprietà interessanti. In che termini? Sostanzialmente sulla conduzione di elettricità, o anche sullo spina degli elettroni che serviranno per trasportare informazioni in modo più efficiente. I servizi che potranno adottare le scoperte dei tre vincitori del Premio Nobel riguardano poi principalmente nuove macchine quantistiche, ma soprattutto degli avveniristici computer quantistici. Saranno il futuro dell’hi-tech? Se avverrà sapremo a chi imputare l’origine geniale che oggi in Svezia è stata celebrata, a danno delle onde gravitazionali lasciate incredibilmente senza vittoria.
Il primo Nobel della Fisica 2016 è andato a tre studiosi che hanno di fatto arricchito le scoperte sulla topologia dei materiali con lo studio delle varie fasi di transizione e composizione delle parti più minuscole della materia, per l’appunto una fisica più quantistica che ha sconvolto gli esperti che si attendevano una quasi scontata vittoria degli scopritori delle onde gravitazionali. E invece il premio Nobel è andato a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz: resta però da capire di che cosa si tratti effettivamente quando si parla di topologia e transizione dei materiali, un concetto assai complicato che il sito di Focus oggi ha provato a riassumere così. «La topologia dei materiali, il campo di ricerca centrale per le scoperte premiate, spiega come e perché cambia la conduttività elettrica all’interno degli strati sottili più della materia». Kosterlitz e Thouless hanno studiato il comportamento elettrico delle superfici e dell’interno di materiali bidimensionali, «Haldane ha studiato materia così sottile che può essere considerata monodimensionale». L’obiettivo di questa particolare branca della fisica quantistica è quella di descrivere forme e strutture attraverso alcune caratteristiche fondamentali, come il numero di fori. Per questo motivo è stato mostrato proprio all’Accademia Reale Svedese un esempio con una tazza, un pretzel e una ciambella: «topologicamente parlando, una tazza è lo stesso di una ciambella, in quanto entrambi hanno un foro, ma un pretzel è diverso perché ne ha due».
Il Premio Nobel per la Fisica 2016 è stato finalmente assegnato, in maniera però piuttosto particolare; come ha ben specificato pochi istanti fa il presidente dell’Accademia Reale Svedese che conferisce il premio Nobel per la Fisica, David Thouless ha vinto metà del premio da solo, mentre l’altra metà è andata a Duncan Haldane e Michael Kosterlitz che insieme condividono il premio finale. Questo avviene perché Thouless ha dato contributi fondamentale a entrambi i settori citati nella motivazione: già la motivazione del premio, eccola nel dettaglio. La fisica quantistica era stata detta come primissima spiegazione ma nel corso della spiegazione si è compreso come il vero motivo del premio vinto dai tre anglosassoni riguarda la topologia dei materiale, con l’analisi teorica delle fasi topologiche della materia. Come spiega l’Accademia, «I tre scienziati inglesi hanno utilizzato dei modelli matematici molto complessi e i loro studi stanno permettendo di esplorare gli stati più esotici della materia e di applicare questi ultimi allo studio di nuovi materiali». Simpatica la spiegazione tentata dal presidente dell’Accademia su cosa si tratti la topologia della materia e dei materiali: mostrando una ciambella, un panino e un pretzel per spiegare cosa significa topologia. «È una questione di buchi: alcuni materiali non ne hanno, altri ne hanno uno, altri due o più».
Premio Nobel 2016 per la Fisica è appena stato assegnato, da pochissimi istanti dall’Accademia Reale Svedese: hanno vinto David J. Thouless, F. Duncan M. Haldane e J. Michael Kosterlitz, tre fisici teorici che sono stati premiati per le scoperte sulla fisica quantistica, ovvero quella teoria de quanti che ha lanciato negli ultimi anni le nuove frontiere verso lo studio e la scoperta più in profondità della materia. Scelta clamorosa, dicono gli esperti, visto che non vengono premiate forse le vere scoperte dell’anno, quelle onde gravitazionali che potevano tranquillamente essere premiate con il Nobel per la Fisica. E invece a sorpresa arriva la vittoria dei tre fisici “teorici” che con i loro studi hanno approfondito la Fisica Quantistica. Il premio clamoroso nel mondo fisico viene dunque dato per le scoperte importanti e teoriche sul cambiamento di fase della materia, in particolari ai superconduttori, super fluidi e film magnetici. Come riporta lo stesso presente dell’Accademia Nobel, “le loro loro scoperte hanno spianato la strada ala progettazione di nuovi materiali con molte nuove proprietà”.
Attorno alle 11.45 si saprà chi sarà il vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2016 il giorno dopo la vittoria del giapponese Ohsumi nel capo medico: una grande attesa per lo scienziato o la scienziata che vedrà trionfare sul campo della Fisica dopo un anno di studi e ricerche per poter assegnare il prestigioso premio. I favoriti sia per i bookmakers “esperti” di Fisica, che la stessa tradizione consiglia gli Stati Uniti: sono infatti, su 201 vincitori nella storia del Nobel Fisica, sono ben 93 di nazionale americana ad aver ottenuto il premio. Al secondo posto, ma staccati immensamente, troviamo la Germania, con 32 e poi il Regno Unito con 28. Francia, Giappone e Russia li troviamo tra 14 e 11 Nobel, mentre dobbiamo aspettare il decimo posto per l’Italia, dove sono stati 5 nella lunga storia dal 1905 ad oggi ad ottenere il prestigioso premio. E se invece oggi, con Adalberto Giazotto, si riuscisse ad invertire la rotta e con le “onde gravitazionali” si possa arrivare a “sconfiggere” gli americani e i rivali europei? La speranza esiste, qui sotto vi raccontiamo di più di questo grande scienziato e alle ore 11.45 sapremo se ce l’avrà fatta…
Al via l’evento mondiale del premio Nobel 2016 per la Fisica che avverrà oggi, martedì 4 ottobre, e che comportato già nei giorni scorsi un grande fermento nel mondo della Fisica. Per quest’ultimo campo scientifico non ci si dovrà scervellare troppo, dato che la scoperta dell’anno -per qualcuno anche del secolo- riguarda le onde gravitazionali. Secondo gli analisti della Thomson Reuters, annuncia Wired, sono quindi tre i fisici che potrebbero ricevere il Nobel 2016, Rainer Weiss, Kip S. Thorne e Ronald W.P. Drever, grazie allo sviluppo del Ligo, ovvero il Laser Interferometer Gravitational-Wave. La rivista Scienze punta tutto sui tre fisici americani che grazie alla collaborazione del Consiglio Nazionale delle ricerche francese e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sono riusciti a catturare il primo segnale.
Il rivelatore Virgo ha provocato una grande attesa anche in Italia per il premio Nobel 2016 per la Fisica, dove tuttavia non dovrebbe esserci alcun nome papabile. “La speranza è poter vedere tra i nomi dei premiati anche quello di Adalberto Giazotto”, ha riferito Federico Ferrini, il direttore dell’Ego (European Gravitational Observatory). Come sottolinea una notizia Ansa, il fisico italiano ha infatti contribuito in modo fondamentale alla strategia con cui sono state ricercate le onde gravitazionali ed ha dimostrato che le frequenze più basse per le vibrazioni dello spaziotempo sono molto rilevanti. In lizza invece anche James A. Yorke, Edward Ott e Celso Grebogi, autori del metodo Ogy: la teoria spiega nel dettaglio come avviene il controllo dei sistemi caotici. Distaccato invece Marvin L. Cohen che invece ha ricevuto la candidatura al Premio Nobel grazie al suo empirical pseudopotential method (il metodo empirico degli pseudopotenziali) ed ai suoi studi sui materiali solidi e la previsione delle loro proprietà. La teoria di Cohen si basa sulla separazione della funzione dell’onda in una parte oscillante ed una liscia, ovvero la pseudo-onda. Il vero potenziale degli ioni viene sostituito in questo caso da una potenziale più debole, ma valida per la valenza degli elettroni.