Continua a provocare morti e distruzione l’uragano Matthew che ha già devastato Haiti e si è ora spostato sulla Florida e la South Carolina. Durante il tragitto, come riferisce la Abc, è stato declassato a categoria 1. Ma aumentano le vittime dell’uragano Matthew: sono almeno 900 quelle ad Haiti e sono salite a 6 quelle in Florida. E dopo la devastazione e le vittime provocate dal passaggio dell’uragano è scattata ora l’emergenza sanitaria. “Più di 350mila persone hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Le case sono state distrutte, le città inondate e le persone hanno urgente bisogno di acqua, servizi igienico sanitari, assistenza medica, rifugi e protezione”, ha dichiarato Douglas Reimes, regional emergency advisor dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi, come riferito da La Repubblica. Il presidente Obama ha annunciato che l’uragano Matthew sarà “ancora pericoloso per le prossime 48, 72 ore”.
Sono almeno 900 le vittime che l’uragano Matthew ha provocato ad Haiti, come riporta la Repubblica. L’uragano sta seminando morte e distruzione anche in Florida dove al momento si contano 5 vittime. Nella notte l’uragano Matthew è stato declassato a tempesta di categoria 2: sta avanzando verso la Carolina del Sud, dopo aver attraversato la costa della Georgia, e i venti continuano a spirare a 165 chilometri orari. Secondo il centro nazionale uragani di Miami “c’è il pericolo di inondazioni che potrebbero essere fatali nelle prossime 36 ore sulla costa nord-est della Florida, sulla costa del Sud Carolina e in parte su quella della Carolina del Nord”. Gli esperti prevedono che l’uragano Matthew continui a spostarsi questa mattina verso nord verso la costa per poi dirigersi verso il nordovest e successivamente il nordest nel pomeriggio.
Stanno bene i tre italiani ad Haiti, devastata dall’uragano Matthew che ha causato sull’isola la morte di quasi 900 persone. L’uragano è ora arrivato in Florida dove per ora si contano 5 vittime. Dopo un primo momento in cui non si avevano notizie dei tre italiani ad Haiti, questa mattina, come riporta La Stampa, sono stati ristabiliti i contatti con padre Massimo Miraglio e i due volontari Renato Gastaldi e Giamberto Viara. A dare la notizia è padre Antonio dei Camilliani di Torino, che è riuscito a parlare con padre Massimo Miraglio, di Borgo: “La loro casa ha resistito alla tempesta, riportando solo qualche danno al tetto mentre la città (30 mila abitanti) è stata quasi completamente distrutta. Ci sono almeno 400 persone decedute e il bilancio è purtroppo destinato a salire. Strade allagate, case scoperchiate o rase al suolo, anche la cattedrale è semi distrutta. Come un terremoto”. Nella notte L’uragano Matthew è stato declassato a tempesta di categoria 2 anche se io venti continuano a seminaremorte e distruzione.
L’uragano Matthew è atteso in Florida, dove 600 mila abitazioni sono rimaste già senza elettricità a causa dei danni provocati dai forti venti che cominciano a soffiare sullo Stato. Poi toccherà a Georgia e South Carolina e, infatti, nelle ultime ore le autostrade per dirigersi verso l’entroterra sono state invase dalle auto per sfuggire all’uragano. L’emergenza riguarda anche l’Italia: non si hanno più notizie, infatti, di tre italiani. Si tratta, secondo quanto riportato da La Stampa, di padre Massimo Miraglio e di due volontari piemontesi, Renato Gastaldi e Giamberto Viara, che si stavano occupando col religioso della costruzione di un centro medico ad Haiti. L’ultima volta che i nostri connazionali hanno chiamato i parenti hanno spiegato che si stavano barricando in casa. Intanto la Commissione Ue, che ha stanziato giovedì 225 mila euro per l’emergenza provocata dall’uragano Matthew, ha sbloccato altri 1,5 milioni di aiuti per Haiti, dove stanno arrivando i primi undici esperti della protezione civile europea. Francia, Spagna e Gran Bretagna, invece, stanno già fornendo rifugi, sistemi di purificazione dell’acqua e altri strumenti utili per la gestione delle alluvioni.
Il pericolo per l’uragano Matthew è ancora attivo, ogni ora che passa la Florida e gli stati del Sud degli Stati Uniti temono il peggio, nonostante comunque i bilancio tremendo avvenuto ad Haiti non dovrebbe arrivare in America, dopo l’evacuazione in corso da ieri pomeriggio. L’arrivo dell’Uragano Matthew è complicato da poter prevedere, specie negli effetti: ma la precauzione è tutta in un momento di tensione come quella che sta vivendo il popolo Usa e del centro America in queste ore. Intanto in seguito dai danni provocati dall’uragano e in previsione del passaggio verso vari stati federali Usa, sono stati cancellati ben 4500 voli in tutta l’America del Nord: occhio dell’Uragano Matthew verso la Florida, con tantissimi connazionali presenti a Miami e dintorni che in queste ore stanno raccontando le varie testimonianze di attesa e timore presso la meravigliosa città sulla costa atlantica. Tra loro anche Bobo Vieri che questa mattina in un post video su Instagram ha raccontato la situazione e fatto vedere le condizioni pessime del tempo.
L’uragano Matthew prosegue la sua potente forza devastatrice: il conto dei morti ad Haiti e nei Caraibi purtroppo arriva alla terribile cifra di 572 morti, con centinaia di feriti ancora e molti dispersi. Una catastrofe, l’ennesima in un luogo già colpito nel 2010 dal terremoto e conseguente maremoto: rispetto agli Stati Uniti invece l’allerta rimane altissima in Florida, Georgia e South Carolina. Poco fa il presidente Barack Obama ha rilanciato l’allarme a tutti gli americani della costa sud atlantica, con un discorso dalla camera ovale: «Possiamo sostituire le case ma non le vite. Uragano Matthew continua a essere un uragano pericoloso, continua a poter causare danni alle proprietà e possibili alluvioni e le persone devono continuare a seguire quello che dicono le autorità». Aree fortemente a rischio, come detto da Obama, sono le zone di Jacksonville e fino ai confini della Georgia. Il pericolo sul bilancio dei danni è molto alto, la “fortuna” è che con l’evacuazione preventiva il conto delle vittime non sarà certamente come il dramma presente ad Haiti.
Gli Stati Uniti stanno vivendo l’incubo Uragano Matthew con la mente che corre ai disastri del recente passato, da Katrina fino a Felix con l’Oceano Atlantico che torna protagonista in negativo per gli allarmi e le devastazioni fatte nelle ultime ore sui Caraibi. Ad Haiti, Bahamas e altre isole il conteggio dei morti è arrivato a 478, secondo le ultime stime del Guardian, una strage davvero disperata: nelle prossime ore l’Uragano Matthew arriverà negli stati federali del sud, Georgia e South Carolina, con il timore altissimo anche per la Florida e la città di Miami che in queste ore sta provvedendo all’evacuazione verso l’entroterra. Come riporta la Cnn, sono 140mila famiglie che non hanno già elettricità e acqua corrente nella zona tra Palm Beach e Martin e le previsioni che arrivano dal National Weather Service Usa purtroppo non rassicurano. Si parla della «tempesta che potrebbe essere la più potente a colpire la costa est della Florida in 118 anni». Le prossime ore saranno decisive per capire se la forza dell’uragano vedrà una leggera diminuzione oppure si abbatterà con la stessa violenza che ha avuto presso Haiti e Bahamas.
L’uragano Matthew rischia di creare ancora molti più morti e danni di quanto non stia giù facendo in queste ore tra i Caraibi, il centro America e ora il sud degli Stati Uniti sul lato atlantico, con gli stati di Florida, Georgia e South Carolina a cui il presidente Obama ha richiesto immediatamente l’evacuazione dalla costa. Intanto, intervistato dall’Agi, ha parlato il ricercatore del Cnr, Claudio Rafanelli, che ha parlato chiaro sui rischi che potranno accadere nelle prossime ore in Usa per l’uragano Matthew. «l rischio di distruzione e’ che l’uragano si abbatta su aree abitate e quindi e’ un proiettile che colpisce ad oltre 100 km l’ora case, persone e travolge con la sua ‘testa’ e ‘coda’ ogni cosa che trova sul suo cammino. Benissimo ha fatto il Presidente Obama chiedere l’evacuazione del territorio da parte della popolazione nel piu’ breve tempo possibile, anche se gli stati Uniti sono abituati ad affrontare queste situazioni». In seguito l’esperto del Cnr ha voluto anche illustrare i prossimi passaggi della burrasca che sta spaventando gli Stati Uniti, «Formatosi sul limitare del Golfo del Messico ha sorvolato le isole caraibiche e proseguendo per la Florida. La traiettoria prevista lo portera’ sulla Georgia e poi sul South Caroline per tornare sull’Atlantico a latitudini superiori e per poi spegnersi».
L’uragano Matthew è in pieno svolgimento negli Stati Uniti, dopo aver devastato il centro America con più di 350 morti che arrivano tra Haiti e Bahamas: una catastrofe naturale che purtroppo non sembra arrivare verso una fine tanto vicina. Piogge torrenziali, burrasche e le coste all’Atlantico che tremano per il passaggio dell’uragano che ricorda purtroppo sinistramente il terribile Katrina. Stati Uniti che hanno fatto evacuare ben 3 milioni di persone in Florida, per il grosso timore che le case di costa e anche entroterra possano subire devastazioni ingenti. Va detto, l’unica notizia positiva, che l’uragano Matthew nel corso delle ultime ore è diminuito di intensità passando dalla categoria 4 a 3 sulla scala Saffir Simpson, avvicinandosi a Florida e minacciando un tratto della la East Coast, tra Florida e North Carolina. Il corso di evacuazione è cominciato già da ore, con le popolazioni che sono purtroppo per loro abituate a questi avvisi anche improvvisi e durissimi: come riporta l’Agenzia Agi, «Alle 02:00 ora locale (le 08:00 in Italia), l’occhio dell’uragano era a 70 chilometri da Vero Beach e 125 chilometri a sud di Cape Canaveral, il punto probabile dove potrebbe toccare terra, se lo farà, nelle prossime ore».
Continua a salire il numero delle vittime causate dall’Uragano Matthew: Più di 200 per ora i decessi verificati ad Haiti secondo quanto comunicato dal Ministero del Paese. In particolare è stata colpita Roche-a-Bateau, una città che si trova nella costa meridionale, dove sono stati 50 i morti finora resi noti. L’emergenza umanitaria sta interessando l’intervento di diverse forze in sinergia, considerando che la devastazione dell’uragano ha provocato danni ingenti in tutte le zone colpite. L’organizzazione Care, riporta Rai News, ha infatti rilevato che l’80% degli edifici di Jeremy sono stati spazzati via. In queste ore allerta in Florida, dove si sta dirigendo l’Uragano Matthew. Il Presidente Obama, oltre a sottolineare la propria vicinanza alla popolazione, ha annunciato l’emergenza federale. In questo modo il Fema – la Federal Emergency Management Agency – e la Sicurezza Interna coordineranno gli aiuti per sostenere i cittadini, già attivati con le scorte.
Secondo le previsioni, l’Uragano Matthew avrà una velocità di 240 km/h. Le misure di sicurezza sono state attivate subito e sono molti i voli cancellati in Florida, soprattutto nell’area a Sud, così come sono stati chiusi parchi divertimenti e scuole. “Prendete la situazione seriamente ed evacuate senza esitare”, si è raccomandato ancora Obama, come riferito in conferenza stampa da Craig Fugate, il capo della Protezione Civile. Gli esperti temono inoltre che l’Uragano Matthew potrebbe rivelarsi il più devastante, dopo quanto successo in Florida e Georgia nel 1898. Anche in quel caso la potenza del fenomeno era stata individuata nella categoria 4. Secondo i calcoli, dovrebbero essere quasi 8 milioni i cittadini potenzialmente coinvolti nella situazione sempre più emergente. In Florida invece sono state già evacuate 1,5 milioni di persone, altrettante nel Sud Carolina, mentre molti altri stanno fuggendo dalla Georgia.