Con una coltellata alla gola Silvano Maritan ha ucciso il rivale in amore Alessandro Lovisetto: la tragedia è avvenuta in pieno centro a San Donà. L’ex boss 69enne ha commesso l’omicidio dopo un alterco con il pregiudicato che aveva frequentato una sua ex con la quale aveva ancora rapporti. Silvano Maritan, dopo aver bevuto un caffè in piazza con un’amica, ha raggiunto corso Trentin, dove ha trovato all’improvviso Alessandro Lovisetto, con il quale da tempo c’era tensione. Lovisetto aveva frequentato l’ex del boss quando era in prigione. L’ex boss, che era stato denunciato dalla ex, aveva scritto una lettera dal carcere per spiegare che si era recato da lei per dei chiarimenti su dei soldi che le aveva prestato. Maritan aveva difeso le sue ragioni nei confronti dell’ex, che invece l’aveva denunciato per le minacce ricevute. Nell’incontro tra i due uomini sono, dunque, riemerse le vecchie ruggini: Maritan e Lovisetto hanno cominciato a litigare, poi si sono spintonati e Maritan è caduto a terra dopo aver preso un pugno. Quando si è alzato ha accoltellato il rivale in amore con due fendenti, uno dei quali alla gola. L’allarme è scattato subito e i carabinieri hanno trovato in zona Maritan con le mani insanguinate. L’ex boss è stato quindi fermato, condotto in ospedale per la medicazione e poi in caserma, dove è stato posto in stato di fermo e interrogato. Inutili i soccorsi per Lovisetto, rimasto a terra privo di vita. L’avvocato Luigi Fadalti, noto penalista di Treviso, ha ricordato la vittima ai microfoni del Gazzettino: “Mi sorprende questo delitto, che non credo tuttavia legato alle vecchie vicende: penso sia piuttosto frutto di un impeto”.