L’Unione europea potrebbe concedere all’Italia fino a 354 milioni di euro per gli interventi nelle zone colpite dal terremoto: il 24 agosto è partito il countdown per la presentazione della domanda al Fondo di solidarietà dell’Ue, la cui scadenza è fissata tra dodici settimane. Jean Claude Juncker e i commissari per la gestione delle crisi e per le politiche regionali hanno fatto sapere di essere pronti ad aiutare concretamente l’Italia, se ne fa richiesta. Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani ha commentato positivamente la notizia, ma spiegato che la questione è di “competenza di Palazzo Chigi”. La palla è stata passata poi al Tesoro, ma nel frattempo la Protezione Civile sta preparando il dossier, che sarà integrato con la documentazione relativa ai danni del terremoto di domenica 30 ottobre. C’è la possibilità di chiedere un anticipo di massimo 30 milioni di euro. Il governo, però, non è ancora uscito allo scoperto in merito alla possibile richiesta di fondi all’Unione europea, con cui è in corso un braccio di ferro sulla legge di Bilancio e le “spese fuori patto”.
Arriva anche il commento del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dopo che questa mattina il governo ha varato il decreto terremoto. Come riportato da Quotidianoentilocali de Ilsole24ore.com Decaro ha espresso “apprezzamento per le linee generali del nuovo decreto legge sul terremoto che, in attesa di leggerne i contenuti nel dettaglio, sembra recepire alcune richieste dell’Anci. Tra queste, in particolare, la facoltà per i Comuni di agire direttamente per il recupero del patrimonio storico artistico, unita a quella delle 350 assunzioni di personale a tempo determinato. Si tratta di misure necessarie per avviare una prima fase di normalità amministrativa, dare risposte ai sindaci e dare un segnale alle popolazioni colpite”. Decaro ha poi rivolto al Governo, al Capo Dipartimento della Protezione civile e al Commissario Errani la richiesta “di un incontro urgente per verificare insieme quale può essere il contributo che il sistema dei Comuni può dare in modo ordinato e efficace e definire così le modalità di azione”.
Tra le ultime notizie che arrivano sull’emergenza terremoto finalmente ci sono cifre ufficiali per quanto riguarda l’intero progetto di ricostruzione e sicurezza che già dal 2017 dovranno entrare in funzione, con la speranza che lo sciame sismico continuo da due mesi ad un certo punto finisca o almeno diminuisca la sua intensità. «Se mettiamo assieme le spese per la ricostruzione e per la messa in sicurezza arriviamo alla cifra di 6 miliardi», sono le importanti parole che arrivano dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, dette durante l’audizione sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, parlando delle risorse per far fronte all’emergenza post sisma. Terremoto e risorse, il piano del governo è stato in parte immesso nel secondo decreto legge che “semplificherà le procedure per la ricostruzione negli anni a venire”, come ha detto Renzi oggi a Firenze. La restante parte di risorse si vedrà con le eventuali offerte accettate dall’Unione Europea: a questo punto forse anche l’intero piano inserito in Legge di Bilancio dovrà essere rivisto.
Mentre oggi il Governo ha varato il secondo decreto sull’emergenza terremoto, ieri sera intervistato da Petrolio su Ra1 il commissario straordinario Vasco Errani ha precisato come le sfide interne alla ricostruzioni vanno ben oltre il “semplice” lavoro di messa in ricostruzione delle strutture fisiche crollate con il continuo sciame sismico, attivo anche questa mattina. «Per questo terremoto- ha spiegato Errani – non ci sarà nessuna accise, ricostruiremo in trasparenza e legalità, non un euro di meno e non un euro di più. Abbiamo fatto scelte importanti nel primo decreto, vogliamo assicurarci che in questo territorio i tentativi di infiltrazione saranno contrastati, perche’ e’ chiaro che ci saranno. Ma noi abbiamo messo in campo una serie di azioni che puntano a un contrasto frontale». Secondo Errani poi, il decreto del governo dovrà mirare non solo a misure e fondi, ma ad un piano che si avvicina al lungo progetto di Casa Italia: «La cosa importante, per me, e’ che tutti insieme dobbiamo fare lo sforzo di tener presente che, chi vive un dramma come questo, viene prima di tutto, prima delle polemiche e delle indagini. Perche’ o si da’ fiducia fino a prova contraria, o si fa piu’ danno del terremoto».
Dalle ultime notizie post-CdM, il decreto terremoto è pronto e varato questa mattina, entro lunedì’ arriverà in Gazzetta Ufficiale, salvo “intese”, il che vuol dire che i dettagli più tecnici saranno negoziati in un secondo momento prima di arrivare in Parlamento. Ma sul settore degli aiuti immediati da girare verso le aree più colpite del centro Italia il discorso è più complesso: Delrio ieri ha posto una cifra di range, tra i 4 e i 7 miliardi di euro, e dall’Europa questa mattina arriva la risposta del Commissario Europe agli Aiuti Umanitari in una intervista all’Agi. «L’Italia può contare sulla solidarietà e l’impegno dell’Unione europea per affrontare l’emergenza. Ma solo se le autorità italiane lo chiederanno, scatterà il meccanismo di protezione civile europea, in grado di fornire molto rapidamente tende, cibo e attrezzature per la purificazione dell’acqua, oltre a personale specializzato ed esperti da mandare sul posto per la valutazione dei danni e il coordinamento dell’assistenza», racconta Christos Stylianides in qualità di rappresentate Ue.
Le ultime notizie che arrivano dalla maxi guerra affrontata contro l’Isis del Califfo Al Baghdadi vede una svolta questo venerdì mattina appena passato: la città di Mosul, almeno la parte a sinistra del Tigri della città, è stata integralmente liberata dalle forze dell’esercito regolare iracheno, lo ha reso noto il portavoce delle forze armate regolari, che ha sottolineato come durante i combattimenti sia stato indispensabile l’aiuto delle forze aeree della coalizione capitanate dall’America. I combattimenti stanno comunque continuando nelle zone del centro cittadino e nella periferia orientale, con i soldati che appartengono alle forze del male che accanitamente difendono ogni casa e ogni strada, allo scopo di rallentare l’avanzata delle forze di liberazione. Dramma nel dramma di questa infinita guerra quello dei civili, usati soprattutto dai jihadisti, che li sfruttano per coprirsi le spalle durante la ritirata. Non è finito nulla anche perché le ripercussioni e gli attacchi che ci saranno degli jihadisti saranno durissime ma una sconfitta sul campo è sempre una buona notizia da festeggiare: con molte virgolette visto quanto di grave e terribile sta succedendo per le vittime innocenti civili traduciate in quella parte di Medio Oriente.
Stupore ed amarezza, queste le sensazioni che in queste ore si avvertono al Quirinale, riguardo l’ipotesi ventilata per la prima volta dal Ministro degli Interni Angelino Alfano, di un eventuale rinvio del referendum costituzionale. Il Colle si è visto costretto, suo malgrado, a smentire qualsiasi ipotesi riguardo un eventuale slittamento del voto, voto che cosi viene confermato il 4 dicembre prossimo. Nonostante questo, Mattarella tramite il suo portavoce non ha mancato di redarguire duramente alcuni esponenti politici, rei di aver “voluto tirare la giacca” della prima carica dello stato, una personalità che continua a voler rimanere neutra, in una consultazione che ora dopo ora diventa sempre più importante per la democrazia del bel paese. Ci sono ancora in ballo le decisioni del Tribunale di Milano sul ricorso del presidente emerito Valerio Onida ma arrivando tra non meno di 10 giorni, a quel tempo la macchina organizzativa sarà già molto avviata e rischia dunque di perdersi in un nulla di fatto il tentativo ultimo di congelare il voto referendario.
Sarà un giorno di votazione veramente blindato quello che si terrà in America e che porterà all’elezione del nuovo presidente a stelle e strisce. La Casa Bianca ha infatti fatto sapere che di concerto con l’agenzia per la sicurezza nazionale e con gli uffici federali, sta predisponendo tutti gli accorgimenti per evitare i temuti attacchi cibernetici alle tante postazioni elettroniche di voto, attacchi che potrebbero avere come matrice hacker russi direttamente pagati dal Cremlino. La notizia è stata confermata anche da alcune importanti emittenti televisive, con la NBC in prima linea ad avvertire gli elettori nel non commettere errori duranti le operazioni di voto, errori che potrebbero dare la stura a manipolazione dei risultati e persino a contestazioni dei risultati. Le ultime notizie che arrivano dagli Stati Uniti mostrano un allarme proprio per possibili attacchi terroristici anche da parte di Al Qaeda, considerata purtroppo ancora in movimento dopo anni di silenzio, almeno in terra americana dopo la tragedia delle tragedie di questo inizio millennio, l’11 settembre 2001.
Dopo un importante restauro riapre la prossima settimana il famoso teatro parigino Bataclan. L’edificio fu assunto ad immagine della barbarie terroristica, allorquando un gruppo di attentatori suicidi lo conquisto uccidendo novanta persone nei tragici attentati di Parigi del 13 novembre scorso. La direzione immediatamente dopo l’attacco aveva fatto sapere che avrebbe fatto di tutto per riportare il teatro alla sua originaria attività, adesso l’obiettivo sembra essere stato raggiunto alla perfezione. Sul sito ufficiale del teatro è apparso persino a chi sarà riservato l’onore del concerto d’apertura, il ruolo sarà ricoperto da Sting. L’ex solista dei Police si era proposto immediatamente per il primo concerto, e alla fine l’ha spuntata sia sui Cure che su Pete Doherty, voce dei Libertines. Appuntamento adesso il 12 Novembre, con i biglietti che com’era prevedibile sono andati subito esauriti nonostante l’ingente costo. Le ultime notizie che arrivano dalla Francia non possono che fa sorridere parigini e cittadini europei in genere: il ritorno alla normalità con la memoria ben presente, anche così si può ricominciare.
Non è riuscita la “cura Vecchi” all’Inter, che ieri ha perso nuovamente in Europa, abbandonando quasi del tutto le residue speranze di superare il girone in Europa Legue. Ieri i nerazzurri hanno perso contro gli inglesi del Southampton, una sconfitta che di fatto, a meno di improbabili miracoli, sbarra le porte all’Europa, un Europa faticosamente conquistata lo scorso anno con Mancini in panchina. Partono forte i milanesi, che grazie ad un goal del solito Icardi e a un rigore parato dal solito Handanovic, chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio. Nel secondo tempo vengono fuori tutti i limite degli interisti, messi sotto dagli inglesi che raggiungono il pareggio con Van Dijk e conquistano la vittoria grazie ad una autorete di Nagatomo. Con la sconfitta di ieri i nerazzurri restano ultimi del girone con 3 punti, mentre gli inglesi salgono al 2° posto con 8 punti. Per i neroazzurri ora è davvero profondo rosso…
Nuova ventata di ottimismo sulle condizioni di salute di Michel Schumacher, il mai dimenticato campione della Ferrari, allettato dal 2013 dopo un incidente sciistico. Ieri sulla faccenda è intervenuto Ross Brawn ,ex direttore tecnico della “Rossa”, e grande amico del campione tedesco, per Brawn ci sono “segnali incoraggianti” riguardo la ripresa dell’ex pilota, segnali che potrebbero puntare inizialmente alla ripresa mentale di Schumi, e solo successivamente alla sua completa riabilitazione. Schumacher è al momento ricoverato in una clinica privata organizzata all’interno della sua abitazione di Losanna, qui il campione tedesco viene seguito costantemente da uno staff medico di altissimo livello, che utilizza macchinari di ultima generazione, tutto con la mai dimenticala speranza di poterlo riportare presto a quella vitalità a cui i suoi tifosi erano abituati.
Le ultime notizie da casa Manchester United sono davvero drammatiche, sportivamente parlando: da allenatore vincente a vero e proprio peso, questa è la parabola discendente di Jose Mourinho allenatore dello United, squadra in piena crisi sia in Premier che in Europa. Ieri Pogba e compagni hanno perso nuovamente, questa volta contro i turchi del Fenerbahche, squadra con un tasso tecnico notevolmente inferiore a quello degli inglese. Al rientro in patria lo “Special one” è stato lungamente contestato dai tifosi, i supporter adesso lo vogliono lontano dalla guida tecnica, e hanno perfino coniato l’hastag #MourinhoOut segno di un amore che è sbocciato solamente durante l’estate, ma che è tramontato già dopo pochi mesi. In caso di esonero per Mou sarebbe il secondo “allontanamento” in due anni, fatto sottolineato immediatamente dall’ironia del web, che ormai ha soprannominato il portoghese “Special OUT”.
E’ stato approvato questa mattina il decreto sisma dal Consiglio dei ministri che si è riunito intorno alle 9,24 ed è durato circa 20 minuti, come riferisce Il Sole 24 Ore. Nel nuovo decreto sono contenute le misure per affrontare l’emergenza del post terremoto: la nuova definizione del cratere del sisma e i provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali. Il decreto sisma recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016” dovrebbe essere pubblicato lunedì prossimo sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto sisma è stato approvato dopo la forte scossa di magnitudo 6.5 avvenuta domenica scorsa 30 ottobre e che ha raso al suolo Castelluccio di Norcia e causato nuovi crolli nel Centro Italia dopo quelli già avvenuti in seguito agli altri due terremoti dello scorso 24 agosto e 26 ottobre.
Le ultime notizie che arrivano sull’emergenza terremoto, dopo una notte passata con ancora molte scosse presenti – per fortuna non di gravissime intensità a magnitudo – arrivano dalla politica con due fronti importanti che questa mattina si sono mossi per provare a risolvere la grande emergenza. Poco fa è cominciato il Consiglio dei Ministri straordinario, indetto da Renzi per varare finalmente il decreto sisma, la seconda parte dopo il primo indetto dopo la prima ondata di terremoto dello scorso agosto. Il nodo risorse resta aperto, specie per capire quante coperture potranno arrivare dall’Unione Europea e da altri aiuti esterni, come Usa o Russia. Secondariamente, i leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha deciso di appoggiare l’emergenza assieme al governo, con una intervista al Tg5 in cui ha proposto «Se prevenire i terremoti non è possibile è però possibile e doveroso fare tutto il possibile per venire incontro ai bisogni delle vittime». Pentito di aver offerto la mano al governo? – gli viene chiesto – «Tutt’altro, lo rifaremmo in ogni occasione di questo tipo, la polemica politica viene molto, molto dopo i bisogni della gente, però il governo non ci ha detto come intente agire, non ha riunito un tavolo, non ha portato in parlamento proposte e soluzioni e questo non va bene. Non si può perdere tempo: l’inverno è alle porte e stiamo parlando di zone di montagna con delle temperature molto basse».
Lo spavento per il terremoto in Centro Italia continua anche oggi a colpire non solo i cittadini interessati, ma tutti gli italiani in generale. Sui social sono tante le discussioni accese, soprattutto per quanto riguarda la vicinanza del terremoto di qualche giorno fa con il sisma avvenuto invece lo scorso agosto. Secondo gli esperti INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, le scosse potrebbero continuare anche per anni, come è successo in precedenza anche in Irpinia. Di sicuro, hanno sottolineato gli specialisti, “continuerà per mesi in modo intenso”. La situazione si protrarrà quindi a lungo, anche se con minore intensità con l’incedere dei giorni. Alessandro Amato in particolare, sismologo dell’agenzia Agi, ha sottolineato come non siano escluse anche repliche superiori ai 5 gradi della Scala Richter. Un particolare evidente, secondo l’esperto, dalla scossa che ha colpito ieri notte Macerata. La deformazione causata dal terremoto nel Centro Italia è di 1.100 km quadrati, secondo le rilevazioni satellitari di Irea-Cnr.
L’alta corte di Londra ha accolto il ricorso di un gruppo di attivisti favorevoli all’Ue chiedendo quindi un voto da parte del Parlamento. Forse la brexit non verrà eliminata però di certo i tempi si allungheranno e non si riuscirà a farla entrare in vigore entro il Marzo 2017.
E’ una dura lotta quella della corsa alla casa bianca tra la Clinton e il tanto discusso Trump, questi sembrava aver perso terreno negli ultimi giorni a causa delle denunce per molestie ma adesso pare che stia rimontando, la Clinton infatti è stata duramente colpita dai recenti scandali. Ma c’è chi sostiene che il realtà la rimonta di Trump non è destinata a durare e che Hilary abbia già la vittoria in pugno.
Il governo ha portato avanti un’iniziativa in favore dei neo diciottenni tutta volta ad incrementare la cultura. Sono stati infatti disposti dei bonus da 500 euro per chi quest’anno raggiunge la maggiore età, soldi da spendere esclusivamente in libri, ingressi a teatro, cinema, concerti ed attività culturali in genere. Quasi due mesi fa c’era stato l’incontro tra il sindaco di Roma Virginia Raggi e il presidente del club capitolino James Pallotta. Un confronto per discutere le strategie da adottare per il nuovo impianto dei giallorossi. A distanza di cinquanta giorni, sullo stadio ancora nulla è stato deciso. La regione accelera, il comune rallenta. Alla fine a rimetterci sono i tifosi e la società giallorossa.
Dopo 108 anni dalla fondazione della franchigia, i Chicago Cubs si sono laureati campioni di Mlb per la prima volta nella loro storia. Battuti in finale i Cleveland Indian, dopo essere stati sotto nella serie 3-1. Una favola che è già leggenda. Domenica intanto, a New York, si correrà la maratona più famosa al mondo. Si corre nei cinque quartieri più celebri della Grande Mela, tra grattacieli altissimi e polmoni verdi naturali.
La Federcalcio ha ufficializzato ieri la sede dove si disputerà la ventinovesima super coppa italiana. Il trofeo, che per la prima volta nella storia si giocherà sotto Natale, sarà ospitato nella capitale del Qatar e vedrà alle 17.30 , ora italiana, del 23 Dicembre contrapposte le squadre della Juventus e del Milan. Rese note anche le “regole” per la gara, regole che si rifanno a quelle della FIFA, con supplementari e rigori in caso di parità. La data che ha sollevato malcontento tra i giocatori, è stata scelta stante l’indisponibilità di altre giornate che possano permettere un opportuna preparazione fisica. La partita sarà trasmessa dal servizio pubblico, con la diretta che presumibilmente sarà ospitata su RAI 1.
Cerca qualsiasi aiuto Hamilton allo scopo di riuscire a mettere pressione al suo compagno di squadra, e avversario per la conquista del titolo mondiale, Niko Rosberg. Dopo la vittoria di Domenica Lewis è apparso sereno e rilassato, ma cosa che ha attirato ancor di più l’attenzione dei giornalisti è stata la sua accompagnatrice, niente di meno che Serena Williams. Se poi a tutto si mette il fatto che i due sono entrati nei box mano nella mano, il mondo sportivo si è scatenato. Alle domande prevedibili i due hanno risposto che tra di loro c’è solo una semplice “amicizia”, ancora più decisa la famosa tennista che ha dichiarato che è arrivata in Messico per aiutare Lewis, d’altronde tutto serve pur di …vincere.
Le ultime notizie che arrivano dall’estero sono pessime per il nostro Paese: un volontario italiano è morto in Burkina Faso sotto cause davvero misteriose, molto probabilmente ucciso come viene riportato anche dal Corriere della Sera pochi istanti fa. Tonino Tonial si trovava nello Stato dell’Africa occidentale con la Ong Pentalux, attiva da anni soprattutto per sostenere i campi profughi saharawi, in fuga dal Sahara occidentale, occupato da decenni dal Marocco, Secondo quanto riporta Ansa, non si è ancora capito se il 66enne sposato con una donna del luogo sia stato effettivamente assassinato o se sia morto di cause naturali. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenze ma le voci che arrivano dalla polizia del Burkina Faso confermerebbero l’omicidio: «I referenti friulani della onlus hanno saputo del decesso tramite un amico greco, hanno tentato di mettersi in contatto con l’ambasciata, che è quella della Costa d’Avorio, ma non sono riusciti a ottenere informazioni: sanno solo che Tonino Tonial è morto, con ogni probabilità ammazzato», riporta il sito del Messaggero. Le prossime ore saranno decisive per arrivare alla definizione esatta del orribile caso di una morte di un nostro connazionale.
Le ultime notizie che arrivano dal terremoto in centro Italia mostrano un mistero diventato virale attorno alle 17 della giornata di oggi, giovedì 3 novembre 2016: su Facebook e Twitter crescono in pochissimi minuti i messaggi di paura e panico per un boato nettamente distinto presso le zone della Versilia, nonché le provincie di Pisa, Viareggio, Lucca e anche alcune zone vicine ad Arezzo. Il panico fa sembrare subito un terremoto di grave entità, più o meno come quelli capitati in Macerata e Rieti in questi tristi giorni: probabilmente proprio per questi precedenti così vicini e ancora vivi dal punto di vista sismico, il panico si scatena ma anche dopo molti minuti non avvengono conferme ufficiali dai centri di sismologia nazionali e internazionali. Centralini invasi, comuni chiamati, eppure in Toscana non ci sono state scosse di terremoto, o almeno non di nuove dopo quelle di questa mattina presto ad Arezzo (anche se non ci sono stati danni perché l’intensità non è stata altissima). Scossa reale o fobia da auto-condizionamento? Non sapremmo dire, di certo la stessa Toscana lo scorso 5 luglio aveva avuto il medesimo o quasi caso strano: «Un boato, pochi minuti prima delle 9, ha fatto tremare la città. Seguito subito dopo da un altro. Molti hanno avuto paura e hanno telefonato al centralino dei vigili del fuoco per chiedere spiegazioni. Dal comando provinciale di viale Roma danno una spiegazione ricevuta dall’Aeronautica militare: i due botti, forti come esplosioni, sono stati provocati dal passaggio di due aerei», riportano le cronache de Il Resto de Il Carlino di quel giorno. Due jet militari e non un terremoto: che sia successo lo stesso anche oggi?
Salgono i dati sulla persone assistite nelle zone del terremoto e purtroppo le ultime notizie sulle scosse sono sempre urgenti: la mancanza di vittime è sempre la migliore e forse unica buona notizia di queste settimane in centro Italia, perché dal punto di vista di crolli, danni e tensione della popolazione il piano è piuttosto grigio. L’ultimo report della Protezione Civile fa salire di 6mila persone gli assistiti, da 22mila a 28mila in soli tre giorni. Sono oltre 19mila le persone assistite nei Comuni di appartenenza: di queste, più di 17.500 in palazzetti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda. I numeri riportati da Fabrizio Curcio dicono 21mila assistiti sfollati nelle Marche, 4mila in Umbria, 800 in Lazio e 1700 in Abruzzo. Il piano del progetto Casa Italia è appena partito ma l’obiettivo finale purtroppo è davvero molto lontano al momento, specie se continua così l’emergenza sismica.
Una delle conseguenze più incredibili dopo il terremoto continuo di questi giorni in centro Italia è avvenuto a San Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo: un piccolo vulcano è arrivato ad eruttare, per fortuna solo fango, in un campo agricolo proprio a seguito delle ripetute scosse sismiche di queste ultime settimane. Addirittura nel campo agricolo vicino a Fermo si è aperta un creatore da cui fuoriesce materiale argilloso misto a fango, un fatto davvero insolito e che non lascia tranquilla la già preoccupata popolazione. « Sul posto si sono recati i vigili del fuoco di Ascoli, con gli uomini del Nucleo Nbcr, anche per verificare se vi siano esalazioni di gas. Allo studio alche il motivo per cui si è avviato il ‘vulcanello’. Dalle informazioni acquisite dai vigili del fuoco, sembra che in quel punto del terreno siano state fatte a suo tempo prove per verificare la presenza di petrolio», riporta il sito dell’Ansa. Va detto che non ci sono al momento pericoli e che i danni sono limitati, ma resta problematico il motivo eventuale che possa aver originato lo scotimento del terreno.
Mente il piano di Renzi Casa Italia prosegue nei primi dettami e da lunedì diventerà pianta stabile come “dipartimento integrato a Palazzo Chigi”, per volontà dell’accordo tra il rettore Azzone del Politecnico di Milano e il premier stesso, arrivano notizie inquietante dall’ultimo report di Legambiente, che non di discosta di molto da quanto viene detto e stretto a anni da vare associazioni di categorie come Cittadinanzattiva e ScuolaSicura. «Quasi il 90% delle scuole italiane sono costruite senza criteri anti-sismici. Il 65,1% degli edifici è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (1974) e il 90,4% prima della legge in materia di efficienza energetica (1991). Soltanto una scuola su due ha certificati di collaudo e idoneità statica». E’ quanto emerge dal nuovo rapporto ‘Ecosistema scuola’ messo a punto da Legambiente e presentato oggi a Roma nel corso di ‘Scuola Innova – primo forum sull’edilizia scolastica’, come viene riportato dall’Ansa. Secondo il report, che riconosce l’impegno degli ultimi governi per migliorare la condizione con importanti passi avanti, «Sono stati stanziati 7,4 miliardi di investimenti e 27 mila sono gli interventi avviati per l’edilizia scolastica ma le riqualificazioni procedono troppo a rilento e le scuole continuano ad essere carenti su sicurezza antisismica e efficienza energetica. Su 43.072 scuole in Italia solo il 9,2% degli interventi ha inciso su questi temi negli ultimi 10 anni», chiude il report di Legambiente.
Terremoto e ancora terremoto, le ultime notizie non lasciano tranquilli le popolazioni sfollate visto che lo sciame sismico prosegue e la necessità di fondi e alloggi immediati sono sempre più urgenti: oggi nel suo tour per la campagna referendum, il premier Renzi ha fatto tappa per una “pausa” al Politecnico di Milano dove ha incontrato pubblicamente il rettore Giovanni Azzone che è anche uno dei responsabili direttivi del progetto di ricostruzione post-terremoto, Casa Italia, lanciato dal governo dopo il primo sisma del 24 agosto scorso. «Saranno presentate lunedì a Palazzo Chigi le linee programmatiche del progetto Casa Italia, per mettere in sicurezza il Paese dopo i terremoti che hanno devastato l’Italia centrale», lo hanno spiegato Renzi e Azzone davanti alla platea dei dottorandi milanesi dell’Ateneo. «Se riusciamo a prevenire non arriveremo mai al rischio zero ma possiamo fare un passo avanti», prosegue il premier sottolineando come le situazioni siano migliorate, leggermente, dall’inizio dell’emergenza. «La prevenzione va migliorata, ha spiegato, sottolineando però che qualche passo avanti è già stato fatto e questo ha permesso di salvare delle vite. “La sintesi è questa – ha detto – ad Amatrice 238 persone sono state salvate, impressionante all’Aquila erano 112. Vuol dire che sull’emergenza abbiamo fatto un passo avanti. E’ il terremoto che chiameremo di Camerino, con lo sciame che continua, alcune realtà hanno retto e questo – ha concluso – fa pensare».
I nuovi dati Istat dicono di un nuovo aumento della disoccupazione. A settembre l’11,7% delle persone risulta ancora disoccupata, una crescita pari allo 0,2% rispetto al mese di agosto. Ma i dati Istat dicono anche che le persone che hanno trovato una occupazione sono cresciute di 45mila unità, lo 0,2% in più. Aumentano i lavoratori indipendenti e diminuiscono i dipendenti a termine. Il tasso complessivo di occupazione a settembre era del 57,5%, lo 0,1% in più rispetto ad agosto. I disoccupati invece sono 60mila in più. Una doppia dinamica di crescita che l’Istat spiega così: “La maggiore partecipazione al mercato del lavoro nel mese di settembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, si associa alla diminuzione della stima degli inattivi”. Mentre le forze della coalizione guidate dal comando militare iracheno sono ormai alla periferia di Mosul, il califfo dello stato islamico al-Baghdadi ha rifatto sentire la sua voce dopo circa un anno di silenzio. Di lui nei giorni scorsi si era detto che si trova nascosto e intrappolato a Mosul, ma nessuno lo sa con certezza. Il capo dell’Isis ha diffuso un messaggio audio messo online per incitare i suoi fedeli a resistere “all’attacco dei crociati e degli ebrei” e dicendo ai suoi di eseguire attentati terroristici in Arabia Saudita e Turchia. Si sofferma anche sulla guerra interna al mondo musulmano, dicendo che solo l’Isis può fermare gli sciiti dalla conquista dell’Iraq. La situazione a Mosul intanto è più confusa che mai, le notizie si mischiano e le certezze sono poche. Secondo alcune fonti l’Isis avrebbe catturato centinaia di giovani chiudendoli come ostaggi dentro alle moschee mentre la gente cerca di barricarsi in casa. Una cosa è sicura: la battaglia di Mosul sarà un bagno di sangue per i civili. Al-Baghdadi ha anche detto che chi cerca di fuggire dalla città sarà ucciso sul posto.
Dopo un’altra notte di paura con le ultime notizie che arrivano dal terremoto in centro Italia – terza scossa più forte da quando è cominciata la seconda ondata di terremoto, M 4.8 – questa mattina il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha voluto raccontare ad Agorà su Rai3 quali sono le richieste del governo sia per quanto riguarda il bilancio in Italia e sia le richieste all’Unione Europea. «Confidiamo sulla comprensione dell’Europa per le risorse sul terremoto. L’Europa è casa nostra e dobbiamo sentirci a casa nostra», con il premier Renzi che nei prossimi giorni contatterà direttamente Juncker per accordarsi su cifre, ben oltre alla Manovra Economica. Per quanto riguarda la stima delle risorse che servirebbero non solo nell’immediato ma anche nei prossimi anni a venire è già stata stabilita: «Ci vogliono tanti soldi perchè sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C’è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità” ma “il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l’anno». I soldi ci sono, come ha ripetuto anche Renzi, ma inoltre sono risorse che devono essere spese, «possibili perchè noi spendiamo più di 4-5 miliardi anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire» conclude Delrio in diretta su Rai3 pochi minuti fa.
Il terremoto ha modificato l’area di Norcia: gli ultimi eventi sismici che hanno scosso l’Italia centrale hanno portato ad uno spostamento di 30 centimetri verso Ovest. È cambiata anche la zona di Montegallo, che si è mossa di 40 centimetri circa verso Est. Sono oltre mille i chilometri quadrati che hanno subito un mutamento in occasione del terremoto. Intanto la Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo per disastro colposo: al momento non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati, ma si stanno verificando eventuali responsabilità per i danni agli edifici pubblici e privati. Il Capo dello Stato, invece, dopo aver visitato le zone colpite dal terremoto e gli sfollati ha promesso impegno e lavoro: “Siamo vicini a tutti voi, cercheremo di ricostruire come era prima”, ha dichiarato Sergio Mattarella. A Norcia e negli altri centri più colpiti dal terremoto è, però, arrivato anche l’esercito per monitorare eventuali episodi di sciacallaggio, gli stessi che si erano verificati in estate ad Amatrice.
Si avvicina il giorno del referendum. A poco più di un mese dal voto, l’agenda politica annota l’ultima dichiarazione del ministro Alfano, secondo cui il rinvio del referendum non sarebbe poi un’eventualità così remota e su cui non discutere a priori. Immediate le reazioni politiche, con Brunetta che ha definito follia pensare ad un’ipotesi del genere. Dello stesso avviso Beppe Grillo, che ha pubblicato un post sul proprio blog per esprimere la propria opinione fortemente contraria alle parole di Alfano. Fonti di Palazzo Chigi hanno, però, smentito l’ipotesi ipotizzata da Alfano, spiegando che non sussiste tale eventualità. E, infatti, stasera alle 21 il premier Matteo Renzi sarà a Padova per la manifestazione di campagna elettorale.
L’Election Day è atteso per l’8 novembre. Per quella data l’America avrà un nuovo Presidente. Se fino ad una settimana fa la vittoria di Hillary Clinton era data per scontata, adesso non è più così. Dopo il caso mailgate, il repubblicano Trump sta compiendo una rimonta senza precedenti. Decisivi i voti degli elettori di quei Stati dove fino ad oggi c’è stata una grande incertezza. In difesa di Hillary anche l’attuale numero uno della Casa Bianca, Barack Obama, il quale ha definito un errore l’intromissione dell’FBI a pochi giorni dal voto. Potrebbero, però, esserci nuovi guai giudiziari in vista per Hillary Clinton, perché l’FBI sta continuando ad indagare anche sulla fondazione di famiglia e sui presunti rapporti privilegiati con alcuni donatori stranieri quando rivestiva la carica di segretaria di Stato.
Secondo voci non confermate, il leader dell’Isis Al Baghdadi sarebbe nascosto a Mosul, l’ormai ex roccaforte del sedicente stato islamico. Al Baghdadi non sarebbe riuscito a scappare in tempo prima dell’arrivo della resistenza irachena. Questa voce, però, circola dall’inizio dell’attacco, cominciato il 17 ottobre. Al momento comunque non ci sono conferme. I curdi si dicono certi che se Al Baghdadi dovesse morire, la parentesi dell’Isis sarà, nel corso dei prossimi anni, soltanto un lontano quanto doloroso ricordo, visto che nessuno dei comandanti dell’Isis ha lo stesso carisma o le stesse capacità di attirare seguaci.
Non c’è soltanto Pioli per la panchina dell’Inter. Dopo l’esonero di Frank De Boer, la dirigenza nerazzurra continua a guardarsi intorno per individuare il profilo più giusto a cui destinare la guida della squadra, che ha perso terreno in classifica nel campionato italiano. L’ex allenatore di Lazio e Bologna è insidiato dal veterano Hiddink (ex Chelsea), Laurent Blanc (ex Psg, più defilato però), Marcelino (ex Villareal, nome caldo in queste ultime ore) e Villas-Boas, vecchia conoscenza del calcio italiano dopo la sua breve parentesi alla Roma. Leonardo, considerato inizialmente tra i papabili, è uscito allo scoperto dichiarandosi non interessato alla panchina dell’Inter.
Nel prossimo futuro Alex Schwazer diventerà allenatore. L’annuncio è arrivato sul suo sito ufficiale, dove si rivolge a podisti e ciclisti amatoriali. L’obiettivo che si prefigge Schwazer è quello di indicare loro programmi di allenamento personalizzati, forte della sua esperienza comprovata nel mondo dell’atletica e dello sport ai massimi livelli. Con un avviso: non consiglierà né diete né integratori. “Sono un ex atleta il quale ha sempre discusso con i propri allenatori i programmi di allenamento, conquistando così un grosso bagaglio di conoscenza ed esperienza. Forte di questo bagaglio, spero di potervi essere d’aiuto”, scrive Alex Schwazer sul suo sito.