Continua a restare un giallo la sparizione di Zhang Yao, studentessa ventenne giunta in Italia lo scorso marzo dalla Cina, per studiare all’Accademia delle Belle Arti e della quale si sono perse le tracce dallo scorso lunedì. Dopo aver ritirato il permesso di soggiorno per motivi di studio presso l’Ufficio immigrazione della Capitale, la ragazza cinese sarebbe misteriosamente scomparsa, come denunciato dai suoi amici. Oggi si apprende, tramite La Stampa online, che la Procura avrebbe aperto un fascicolo ipotizzando il reato di sequestro di persona e legato al giallo di Zhang Yao. Tra le ipotesi al vaglio, dunque, ci sarebbe quella secondo la quale la 20enne sarebbe stata aggredita da un gruppo di balordi e poi rapita. Un dubbio atroce, che sorge soprattutto alla luce del contenuto dell’ultima disperata telefonata che la ragazza cinese avrebbe fatto ad un’amica e coinquilina, Xiao Quing, prima della sparizione avvenuta lo scorso 5 dicembre. “Sto inseguendo tre uomini che mi hanno strappato la borsa, uno è di colore, gli altri due sono un po’ più chiari”: sarebbero queste le ultime parole, riportate da TgCom24 e che avrebbero caratterizzato la telefonata prima del silenzio assoluto. All’amica, Zhang Yao avrebbe aggiunto: “Aiuto, mi stanno aggredendo”. Stando al racconto degli amici, la ragazza cinese scomparsa a Roma pare avesse con sé una borsa da mille euro che potrebbe non essere passata del tutto inosservata a chi era con lei allo sportello dell’Ufficio immigrazione. La polizia avrebbe già setacciato i luoghi intorno all’Ufficio, acquisendo anche i filmati delle telecamere della zona, nota purtroppo per la criminalità dilagante. Resta viva la speranza che Zhang Yao possa essere tratta in salvo, anche se la preoccupazione degli amici, gli stessi che hanno collaborato nelle passate ore alle ricerche, cresce con il passare dei giorni.