Sanremo 2016. L'esibizione di Elton John è stata preannunciata da mille polemiche. Chi voleva censurarlo perché gay, chi voleva che promuovesse le unioni civili. PAOLO VITES
Due anni fa fu la presenza del cantautore canadese omosessuale Rufus Wainwright a suscitare polemiche anticipate. Si parlò di blasfemia, per un brano (che non cantò al festival) intitolato Gay Messiah. Il brano in realtà non conteneva nulla di blasfemo, era la riflessione personale di un omosessuale, ma tanto bastò a scatenare schiere di associazioni che chiedevano che la Rai annullasse la sua presenza.
Quest’anno è stata la volta di un altro musicista omosessuale (sono tanti nel mondo dell’arte, da sempre; qualcuno sostiene che lo fosse anche Michelangelo). Certo, Elton John è apertamente schierato nelle battaglie per matrimoni gay eccetera, e non perde occasione per dire la sua al proposito, con toni anche sopra le righe, vedi il caso di Dolce e Gabbana. Ma per chi sa un po’ chi è Elton John, non ci dovrebbe essere grande scandalo. In fondo lui stesso negli anni 70 in una sua canzone (The Bitch is Back) si autodefiniva “bitch”, che ha tanti significati, ma nel suo caso stava, in modo auto ironico, per “baldracca pestifera”. E brontolona. E anche checca.
Elton John ha un nuovo disco in uscita in queste settimane e dunque è logico che sia stato invitato a Sanremo, come si fa da sempre. Inoltre è uno dei massimi autori di canzoni del Novecento, per cui bisognerebbe solo ringraziare l’organizzazione di averlo invitato.
A Sanremo con queste cose ci giocano alla grande, da sempre. Carlo Conti dice: “Lo abbiamo invitato a settembre, non sapevamo delle unioni civili”. Un tema che in Italia si dibatte da anni e anni. Dove vive Conti? Ovvio che lo abbiano invitato oltre che per il valore della sua musica anche per la speranza di suscitare polemiche, cioè interesse intorno a Sanremo, prima e dopo la sua apparizione.
Ma più che per i dirigenti Rai, furbacchioni da sempre con questi giochetti, lasciano perplessi alcune dichiarazioni preventive da una parte dall’altra, chi ha chiesto censure e chi ha chiesto proclami.
Massimo Gandolfini, leader del Family day, ha rilasciato un comunicato in cui tra le altre cose ha detto: “Le qualità artistiche dello stesso (di Elton John, ndr) sono universalmente riconosciute e condivise, ma chiediamo fermamente che ci si limiti alla sua performance canora, evitando accuratamente che si trasformi in un comizio a favore dell’omogenitorialità o in uno spot pubblicitario delle cosiddette famiglie arcobaleno”. Gandolfini ha parlato anche della “mancanza di un contraddittorio” che rende “inaccettabile anche una sola parola a favore di una parte”. Gandolfini dimentica che l’anno scorso ci fu un mega spottone a favore della famiglia “tradizionale”, la famiglia Anania, quella con il maggior numero di figli d’Italia, ben sedici. Dunque la par condicio semmai era in debito a favore dei gay.
Stesso livello è stato raggiunto da Franco Grillini, presidente di Gaynet, che ha invece invitato Elton John a parlare apertamente del suo matrimonio gay e dei figli avuti grazie all’utero in affitto e che crescono in una coppia gay: “Figuriamoci se un gigante come Elton John prende gli ordini di servizio dai nanerottoli della destra italiana” ha detto, commentando quanti volevano che l’artista inglese si limitasse a cantare.
Nanetti tutti quanti, da una parte e dall’altra, sempre pronti a mettere le mani avanti a difesa del proprio muro, pensando che la gente sia così stupida da farsi manipolare da pochi minuti di televisione, o pronti ad accaparrare l’artista di turno per schierarlo sotto la propria bandiera. Elton John non ha preso ordini da nessuno. Elton John è venuto a Sanremo, ha suonato e ha cantato (invero molto male, ormai la voce ridotta a un ringhio, che peccato) come fanno i musicisti. No, a dire il vero ha anche parlato: ha invitato tutti ad assumere “l’approccio cristiano per aiutare le persone che soffrono in un mondo in cui, per molti, vivere è difficile”, ha detto quando Carlo Conti gli ha chiesto dei suoi tanti impegni benefici. Ops, non ha parlato né a favore né contro le unioni civili. Alla fine chi ha vinto? Fateci sapere.