Nel giorno 10 febbraio, ogni anno, la Chiesa cattolica quella ortodossa e quella anglicana sono solite festeggiare la solennità di Santa Scolastica Vergine. Sorella di Benedetto da Norcia, Santa Scolastica visse tra il 480 ed il 547. Sappiamo molto poco riguardo alle vicende agiografiche della Santa, e quel poco che conosciamo lo dobbiamo al Libro dei Dialoghi di San Gregorio Magno. Santa Scolastica nasce a Norcia nel 480 da una famiglia piuttosto benestante. Infatti, il padre Eutropio Anicio discende dalla famiglia senatoriale di Roma, ed era Capitano Generale dell’esercito di Roma, nella regione di Norcia. La madre, invece, era la contessa Claudia Abondantia Reguardati. Le fonti raccontano che la madre Claudia morì dopo aver dato alla luce i due gemellini Santa Scolastica e Benedetto. Fu il padre Eutropio Anicio a provvedere ai due bambini, cercando sempre di non far mancare loro mai nulla, soprattutto l’addetto. Durante questo periodo, inoltre, le fonti raccontano che il padre Eutropio Anicio fece voto di destinare Santa Scolastica alla vita monastica. Nel libro de I Dialoghi, San Gregorio Magno racconta che quando i bambini raggiunsero l’età dei dodici anni, il padre decise di mandarli a Roma per seguire gli studi scolastici. Tuttavia i due bambini, che non erano abituati alla vita di città molto più frenetica di quella del paese in cui erano abituati a vivere, ne rimasero piuttosto turbati. In questa occasione, allora, Benedetto si ritirò in eremitaggio e, subito dopo, anche Santa Scolastica scelse la vita monastica, entrando in un monastero vicino a Norcia. Qualche anno dopo Santa Scolastica fondò il monastero di Piumarola, basato sulla regola di San Benedetto. Santa Scolastica é oggi conosciuta per aver fondato il ramo femminile dell’ordine benedettino.
É conosciuta come la Santa protettrice dai fulmini, pregata anche per ottenere la pioggia. Questa particolare devozione per la Santa è giustificata da un aneddoto raccontato dallo stesso San Gregorio. Infatti, si narra che i due fratelli avessero l’abitudine di incontrarsi una volta all’anno in una casa a metà strada tra l’abazia di Montecassino, fondata da San Benedetto, ed il monastero di Piumarola, fondato da Santa Scolastica. All’ultimo incontro tra i due fratelli, San Gregorio racconta che la Santa chiese al fratello di non andare via ma di restare con lei tutta la notte e continuare il loro consueto colloquio spirituale. San Benedetto, però, non volendo contravvenire alle sue regole, per non fermarsi a dormire fuori dall’abazia, si rifiutò di dare ascolto alla sorella. La Santa, allora, si mise a piangere e pregò il Signore di non fare partire il fratello. In questa circostanza, allora, si narra che scoppiò un improvviso e violento temporale che impedì a San Benedetto di uscire fuori di casa. Santa Scolastica viene rappresentata come emblema di una colomba. A riguardo, San Gregorio scrive nei suoi Dialoghi che San Benedetto seppe della morte della sorella da un segno divino. Infatti, si narra che San Benedetto vide l’anima della sorella salire in cielo assumendo la forma di una colomba bianca.
Il culto della Santa è particolarmente sentito a Norcia, dove nella chiesa di Sant’Antonio vengono recitati i vespri. A seguire, in genere, si dà lettura dell’ultimo colloquio di Santa Scolastica. Seguono la benedizione e la distribuzione della mimosa e biscotti a forma di colomba e la processione della reliquia fino alla Chiesa di San Benedetto.
Nel giorno 10 febbraio, la Chiesa celebra anche San Troiano Vescovo, San Guglielmo il Grande, San Guglielmo d’Aquitania, Santa Austreberta e Santi Caralampo, Porfirio e Bapto.