SAN BENEDETTO D’ANIANE/ Santo del giorno, il 12 febbraio si celebra san Benedetto d’Aniane
San Benedetto d’Aniane, è il santo che viene celebrato nella giornata di oggi, venerdì 12 febbraio. Nasce nel 750 nel Sud della Francia da una nobile famiglia. La sua storia

Ogni anno, la Chiesa cattolica festeggia, in occasione del 12 febbraio, la festività di San Benedetto d’Aniane. Nato nel 750 nel Sud della Francia, San Benedetto d’Aniane, il cui vero nome era Vitizia, proveniva da una nobile famiglia che gli consentì di crescere nel benessere, conducendo una vita piuttosto agiata. Educato presso la corte di Pipino il Breve, dopo una breve carriera militare con Carlo Magno, nel 774 decise di ritirarsi dalla vita pubblica. È in quell’anno che San Benedetto d’Aniane si rende conto del suo desiderio di farsi monaco. Del Santo si conosce ben poco, ma sembrerebbe che la sua vocazione sia nata a seguito di un terribile incidente durante il quale rischiò di annegare in un fiume insieme al fratello. Vitizia attribuì il suo salvataggio ad un miracolo di Dio e decise di farsi monaco, assumendo il nome di San Benedetto. San Benedetto d’Aniane viene considerato uno dei più ferventi sostenitori delle regole benedettine. Infatti, subito dopo la vocazione, il Santo entrò a far parte del monastero borgognese di San Sequano, e qui, amante della lettura, si dedicò allo studio. È in questo contesto che San Benedetto D’Aniane ebbe l’opportunità di conoscere meglio il pensiero di San Benedetto da Norcia e le sue regole, che egli reputò fossero ancora molto attuali. Il suo tentativo di usare le regole benedettine per riformare il monachesimo occidentale, però, non trovò l’appoggio né del re Carlo Magno, né degli altri monaci del monastero di San Sequano. San Benedetto d’Aniane, allora, si trasferì ad Aniane dove fondò un monastero sui terreni che aveva ricevuto in eredità dalla famiglia. Qui, grazie all’aiuto del re d’Aquitania, Ludovico il Pio, avvia una importante opera di riforma del monachesimo che raggiunse il picco nell’anno 814, quando Ludovico il Pio divenne imperatore dei Franchi. In questi anni, grazie all’amicizia che lo legava all’imperatore, San Benedetto d’Aniane fu chiamato a dirigere anche il monastero di Maursmünster, in Alsazia, e quello di Inden, nella zona di Aquisgrana. In tutti i monasteri impose la regola benedettina, come unica ed assoluta, che doveva essere seguita con il massimo rigore.
Viene anche ricordato per aver composto una raccolta di oltre 27 regole antiche, in cui però si sottolinea la superiorità assoluta della regola benedettina. Si tratta dell’opera che passò alla storia con il nome di Codex regularum, in cui si ribadisce l’importanza di seguire le regole di San Benedetto da Norcia senza alcuna mitigazione, avendo cura di insistere sul l’importante del lavoro e dell’ufficio divino.
San Benedetto d’Aniane, inoltre, prestava molta attenzione anche alle regole del digiuno e quelle relative al cibo ed alle bevande in generale. A San Benedetto d’Anianeè da attribuire anche la Concordia regularum, un commento delle regole benedettine. San Benedetto d’Aniane viene ricordato anche per la sua lotta contro le eresie. Grazie alla sua amicizia con il re Ludovico il Pio, inoltre, San Benedetto d’Aniane poté avviare una importante opera di riforma dei monasteri, riuscendo a dare la giusta importanza anche alla musica ed al canto, intese come forme alternative di preghiera.
Nello stesso giorno in cui si celebra la memoria di San Benedetto D’Aniane, la Chiesa Cattolica ricorda anche Sant’Eulalia da Barcellona, Sant’Antonio Cauleas, San Benedetto Revelli, San Ludano, Santi Martiri di Abitina e San Melezio di Antiochia.
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