Figura storica della vita politica americana, è morto ieri in circostanze ancora non del tutto chiarite il giudice della Corte suprema americana Antonin Scala. Si trovava in un resort nel Texas con diversi amici a passare il weekend quando ieri mattina non è sceso per colazione. Lo staff è andato a cercarlo in camera e lo ha trovato morto, sembra per cause naturali. Aveva 79 anni, sposato con nove figli, di origini siciliane. Era stato nominato membro della Corte suprema, il massimo ordinamento di giustizia americano, in grado di bocciare o convalidare le leggi fatte dal parlamento e intervenire su ogni questione riguardante l’osservazione della Costituzione, dal presidente Reagan nel 1986. Cattolico e conservatore, era inviso alle forze progressiste in quanto fedelissimo ai dettami fondanti degli Stati Uniti e contrario a innovazioni come il matrimonio gay o la riforma della sanità, la cosiddetta Obamacare. Per il governatore conservatore del Texas era “un uomo di Dio, un patriota, un difensore inamovibile della Costituzione scritta e delle regole della Legge”. Gran parte della sinistra americana invece lo odiava profondamente, numerosi i messaggi di gioia per la sua morte sui social network. Adesso con la sua morte si apre un caso politico: gli esponenti del Partito repubblicano hanno già chiesto che il suo posto non venga preso da nessuno fino alla elezione del nuovo presidente americano. Il timore è che Obama possa nominare un giudice della sua parte politica. Al momento rimangono quattro giudici conservatori e quattro democratici. Basta il voto contrario di uno a bloccare le decisioni della maggioranza. |
Un fuoripista si è rivelato fatale per tre snowboarder ieri a Madesimo in Valtellina. Una valanga improvvisa si è staccata a quota 2800 metri e ha investito uno di loro, Paride Cariboni, 34 anni, di Lecco mentre gli altri due sono riusciti a sfuggire dalla massa di neve. Purtroppo non c’è stato nulla da fare per l’uomo che quando è stato estratto dalla neve era in arresto cardiocircolatorio. Portato all’ospedale di Bergamo è morto poco dopo il ricovero.
E’ polemica per la frase pubblicata su facebook da parte dell’assessore alla cultura di San Giorgio di Piano in provincia di Bologna. Fa parte di Sel e si chiama Mattia Zucchini e nel suo post ha scritto: “L’unica chiesa illuminata è quella che brucia”, una frase di violento attacco alla Chiesa italiana, paragonabile nei contenuti a quelle dell’Isis. La procura di Bologna ha aperto un fascicolo per verificare sei ci siano gli estremi per una denuncia. Il personaggio è stato intervistato dal quotidiano Resto del Carlino e tranquillamente ha detto che i social sono come le piazze del paese dove ognuno dice la sua e anzi “ritengo sia doveroso anche lì portare avanti la battaglia per la laicità delle istituzioni”. Il reato che si potrebbe configurare è quello relativo alla violazione dell’articolo 403 del codice penale: offendere una confessione religiosa mediante vilipendio di chi la professa.
Centinaia di migliaia di persone, hanno accompagnato il Pontefice Francesco nel primo giorno del suo viaggio pastorale in Messico. Il Papa giunto ieri sera dall’Avana, dopo lo storico incontro con il patriarca ortodosso Kirill, è stato accolto dalle massime autorità civili e religiose del paese, con esse il Pontefice si è intrattenuto brevemente, prima di iniziare la sua visita in quelle strade che a detta di molte solo le più violente del pianeta. Francesco ha viaggiato dentro la “papamobile blindata”, ma come è sua consuetudine, spesso ha imposto all’autista degli stop improvvisi, allo scopo di avvicinarsi alla folla e di baciare i tanti bambini che gli venivano presentati. Nella nottata italiana la prima messa del Pontefice in terra messicana, essa sarà celebrata nel santuario della Madonna di Guadalupe.
La vicenda di Giulio Regeni sta attirando l’attenzione di tutto il mondo, e sono tanti i giornalisti internazionali che si sono mobilitati alla ricerca della verità. Alcune indiscrezioni pubblicate dal “New York Times” riportano, secondo la testata americana, che il nostro connazionale sarebbe stato prelevato da alcuni agenti di polizia egiziani, e portato in un luogo sconosciuto. La fonte, che il giornale ha preferito non rivelare, è sicura che il giovane dottorando friulano sia stato perquisito accuratamente dagli agenti, prima di essere caricato su una macchina senza contrassegni, l’anonimo informatore non è in grado pero di dire se gli agenti appartenevano alla polizia o a qualche agenzia d’intelligence. Sul fronte politico spicca la richiesta del portavoce del M5S, il partito dei “pentastellati” vorrebbe lo stop delle relazioni diplomatiche con il paese africano, fino a quando la vicenda non sarà chiarita.
E alla fine dopo aver bruciato tanti nomi, arriva l’ufficialità grazie ad un comunicato congiunto, a firma di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. I tre leader rispettivamente di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, hanno deciso di convergere le proprie forze sull’ex leader della protezione civile Bertolaso. La decisione segue gli infiniti botta e risposta tra gli esponenti di centro destra, esponenti che sembravano non trovare una “quadratura” su un nome comune. Bertolaso sfiderà nelle prossime elezioni il candidato di centro sinistra, che sarà scelto tramite le primarie che si svolgeranno nella prima settimana del prossimo Marzo.