Le contraddizioni di Giosuè Ruotolo, emerse nel corso dell’interrogatorio dopo essere stato indagato per l’omicidio di Trifone e Teresa non sono affatto passate inosservate. Sono trascorsi ormai oltre undici mesi dal delitto che si è consumato nel parcheggio della palestra frequentata dal militare e proprio la mamma di Ragone, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto non ha riservato parole clementi nei confronti dell’ex collega del figlio ucciso. “Trifone era un uomo completo sessualmente, lavorativamente e a livello interpersonale. Ruotolo ha alimentato il suo odio, mi disse che mio figlio gli doveva dei soldi e fece capire che lo considerava una m…”, ha dichiarato la madre di Trifone ai microfoni del programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3. Secondo le ipotesi, sottolinea oggi Il Gazzettino, il militare 26enne di Somma Vesuviana ora indagato per il duplice delitto dei due fidanzati, avrebbe alimentato gelosie e invidie nei confronti dell’ex commilitone e temeva che lo stesso potesse dire qualcosa sul suo conto e compromettere la sua carriera nella Guardia di Finanza. In alternativa, potrebbe aver provato dei sentimenti per Teresa, desiderando quindi la fine della loro relazione. Le indagini attualmente in corso, sarebbero entrate in un momento delicatissimo e presto potrebbero esserci delle sorprese, tra cui l’arresto di Ruotolo, la cui richiesta sarebbe stata avanzata dall’accusa al gip.
Il caso di Trifone Ragone e Teresa Costanza rimane ancora lontano dalla soluzione, con l’indagato Giosuè Ruotolo che di recente in un interrogatorio riportato da Giallo mostra la sua versione dei fatti di quel tragico giorno, il 17 marzo 2015, quando i due fidanzati di Pordenone vennero trucidati. «In palestra andavo subito dopo aver terminato i lavoro, quindi tra le 17.30 e le 18 mentre Trifone ha iniziato ad andarci più tardi verso le 21. Ma quel giorno io sono uscito alle 7.30 per andare al lavoro e sono rientrato a casa intorno alle 17, avendo finito di lavorare alle 16,30. Arrivato a casa mi sono diretto nella mia stanza e ho giocato ad un gioco online, League of Legends, facendo tre partite ma intervallate da alcune chiamate con la mia fidanzata Rosaria Patrone. In palestra ci sono andato dopo le 19.30 essendo uscito di casa a quell’ora». Gli orari rimangono all’attenzione degli inquirenti visto che ci sono degli elementi non convincono: dice di essere uscito dopo le 19.30 per andare in palestra ma in precedenza aveva detto che il lunedì, mercoledì e venerdì ci andava in un altro orario, tra le 17.30 e le 18, perché dunque quel giorno cambiò abitudine?
Il giallo di Trifone Ragone e Teresa Costanza, la coppia di fidanzati uccisi nel parcheggio del palasport di Pordenone lo scorso 17 marzo continua a restare ancora senza soluzione. Quella in corso, secondo le ultime indiscrezioni, era apparsa come una settimana decisiva per l’indagato Giosuè Ruotolo, in merito al quale si ipotizzavano addirittura l’avvio delle misure cautelari nei suoi confronti e verso la fidanzata Rosia Patrone, anche lei indagata. Nel frattempo, il settimanale Giallo riporta nel suo nuovo numero alcuni particolari mai rivelati prima, tratti dagli interrogatori al militare di Somma Vesuviana. Nel corso del suo primo interrogatorio nei panni di indagato, Giosuè racconta di una trasferta lavorativa di quattro mesi a Milano insieme all’ex commilitone Trifone. In merito alla fidanzata Teresa, ammette di non aver mai avuto alcun rapporto, al punto da dichiarare: “Penso di aver visto Teresa quattro o cinque volte, e sempre prima che Trifone si trasferisse nell’appartamento di lei”. Nonostante abbia riferito ai giudici di non aver mai scambiato una parola con la Costanza, se non per un semplice saluto, Ruotolo sarebbe stato smentito da alcuni testimoni tra cui la proprietaria di un locale a Pordenone che avrebbe invece rivelato di aver spesso visto i due fidanzati uccisi e Giosuè seduti al medesimo tavolo. A confermare una loro conoscenza, anche una serie di foto che li ritrae tutti e tre insieme. Come mai Giosuè Ruotolo avrebbe omesso una conoscenza con Teresa, fidanzata del suo amico ed ex inquilino? Si tratta di un’ulteriore bugia raccontata dal ragazzo? Intanto, i genitori del militare ucciso, intervistati dalla trasmissione Chi l’ha visto, avrebbero confermato la loro idea su Giosuè, a distanza di 11 mesi dal delitto. Loro non avrebbero dubbi, sarebbero Ruotolo l’assassino del figlio e della fidanzata Teresa.