San Gilberto è il santo che viene celebrato oggi, giovedì 4 febbraio, dalla chiesa cattolica. Nasce intorno al 1083 in Inghilterra e fonda l'ordine gilbertino. La sua storia
Il 4 febbraio si celebra San Gilberto, un uomo giusto e devoto nato intorno al 1083 a Sempringham in Inghilterra. Era figlio di uno dei Cavalieri di Guglielmo il Conquistatore e fu iniziato alla carriera ecclesiastica fin da giovane. Dopo aver trascorso un periodo in Francia tornò nella sua terra per insegnare e proprio nella sua città natale fondò l’ordine gilbertino, l’unico inglese. Tutto iniziò quando sette fanciulle povere si recarono dal sacerdote per seguire la fede cristiana e lui le fece prendere i voti e le diede in gestione la casa paterna per trasformarla in un convento. Fu questo il primo di tanti monasteri da lui fondati, alcuni dei quali eretti sui terreni che aveva ricevuto in eredità dalla sua famiglia. Questi erano inizialmente composti da suore di clausura che seguivano la regola di San Benedetto, la famosa “Ora et Labora”, successivamente si vennero a creare una serie di comunità di monaci dediti, invece, alla regola di Sant’Agostino che aveva il suo fulcro nella carità, nella povertà, nella preghiera, nell’obbedienza e nel perdono. I religiosi erano riconoscibili nel mondo da una tunica nera coperta da un mantello con cappa e cappuccio di lana bianca e anche le suore vestivano con un abito bianco e con il velo di colore nero. L’ordine religioso si diffuse in tutto il Paese ed lo stesso San Gilberto divenne monaco rifiutando tutte le nomine di carriera offerte dalla Chiesa. Morì a 106 anni in uno dei suoi conventi, ma nel 1538 con Enrico VIII l’ordine gilbertino fui soppresso e molti religiosi furono costretti a lasciare l’Inghilterra.
A questo evento di dispersione è legata la diffusione del culto di San Gilberto in Italia. Infatti, alcuni monaci gilbertini lasciarono la città di Sempringham portando le reliquie del consacrato a Roma, da qui furono destinati a guidare il monastero di San Pancrazio, a Roccascalegna. L’unico monaco rimasto si spostò poi ad Altino e alla sua morte un sacerdote trafugò le reliquie e le pose nella sua parrocchia a Casoli. In questo ultimo paese, nella provincia di Chieti, nella chiesa di Santa Maria Maggiore fino agli Ottanta, si poteva ammirare ancora il busto reliquiario in legno dorato di San Gilberto, che fu rubato, ma il religioso è ancora invocato come compatrono insieme a Santa Reparata. Invece ad Altino è l’unico patrono, anche se non ci sono festeggiamenti e tradizioni particolari legate al santo, ma viene ancora oggi invocato come ausiliare per sconfiggere i malanni di idropisia e isterismo. Altino è la città abruzzese fondata intorno al 452 da un gruppo di profughi che si rifugiarono in questa zona dopo l’arrivo degli Unni di Attila. Lo sperone roccioso, dove si insediarono, era circondato da fiumi che creavano un fossato naturale, perfetto per difendersi dalle invasioni nemiche. Il borgo medievale è oggi un punto di riferimento soprattutto per coloro che desiderano fare escursioni naturalistiche e scoprire, ad esempio, la sorgente sulfurea che si trova nella contrada Briccioli o visitare il lago di Serranella.
Il 4 febbraio si celebra anche un altro San Gilberto, il vescovo di Limerick, di lui si hanno poche notizie, quelle più importanti lo inquadrano intorno all’anno Mille in Irlanda dove provò con tutte le sue forze a diffondere le regole della Chiesa romana contro quella irlandese che si andava lentamente secolarizzando. La sua missione non ebbe molto successo, ma la sua grande fede e determinazione gli consentirono di essere canonizzato. Tra gli altri santi e beati di questo giorno si ricordano San Giovanni de Britto, Sant’ Isidoro di Pelusio, Santi Papia, Diodoro e Claudiano e i Beati Alfonso de Meneses e Dionisio de Vilaregut.