La situazione si fa più complessa a Bruxelles, dove è ancora in corso il blitz antiterrorismo dopo la sparatoria di questo primo pomeriggio che ha visto 4 poliziotti feriti di cui uno grave: è da poco partito l’assalto delle forze sociali ai sospetti terroristi jihadisti asserragliati in rue du Dries a Forest, quartiere attorno a Bruxelles. Sono stati sentiti una ventina di colpi di arma da fuoco verso quell’area che è abbandonata e in cui si nascondono almeno due terroristi, vicino di fatto all’appartamento da dove era partito tutto oggi attorno alle 15, con la prima sparatoria. Le notizie che arrivano dal Belgio, tramite il quotidiano “Derniere Heure”, parlano di un altro terrorista che sarebbe stato ucciso dalla polizia belga durante l’inseguimento di questo pomeriggio, ma non si tratta di Salah Abdeslam, di cui fin da subito si temeva che fosse coinvolto in questa ennesima operazione di anti terrorismo in Belgio da quando varie cellule dell’Isis organizzarono i terribili attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre.
Allarme terrorismo riscoppiato dopo mesi di apparente silenzio in Belgio: oggi la sparatoria a Bruxelles ha scatenato questo effetto con tre poliziotti che sono rimasti feriti durante una perquisizione in un appartamento di Forest, quartiere-comune attorno alla grande capitale belga. giugno altri particolari sull’operazione, mentre resta in fuga uno dei due aggressori che a colpi di kalashnikov ha attaccato la polizia questo primo pomeriggio. L’operazione di polizia durante la quale è esplosa la sparatoria però non è legata alle indagini su Salah Abdeslam, il ricercato numero 1 dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso: mentre in un primo momento si pensava che le operazioni fossero legate, la smentita arriva da fonti della polizia belga alla tv francese Bfm. Seconda importante novità, uno dei due aggressori sarebbe stato neutralizzato e fermato dalle forze dell’ordine belga e francese che oggi erano intensi in una operazione anti terrorismo nella periferia di Bruxelles, come tante ne sono state fatte dal 13 novembre in avanti.
Torna l’allarme terrorismo in Belgio, con la sparatoria a Bruxelles avvenuta pochi minuti fa durante una perquisizione delle forze dell’ordine belghe e francesi congiunte, proprio sulle indagini per gli attentati di Parigi come riportiamo qui sotto nel primo blocco di notizie. La dinamica della sparatoria ora sembra più chiara rispetto ai primi momenti convulsi: in uno dei 19 municipi di Bruxelles, Forest, nel primo pomeriggio due uomini hanno aperto il fuoco con dei kalashnikov contro un manipolo di poliziotti che stava effettuando una perquisizione di routine in Rue du Dries, non lontano dal Comune. Ci sono stati tre poliziotti feriti, mentre gli aggressori sono ancora ignoti e sono scappati in un primo momento dai tetti delle abitazioni limitrofe, e poi a piedi lungo il quartiere. Il quartiere è stato subito bloccato, e tutti gli uffici e la scuola di Forest che è stata immediatamente evacuata. I due sono scappati dopo aver abbandonato le armi che avevano con sé in casa di uno di loro, con i caricatori che sono stati trovati sul luogo della sparatoria.
Ritorna la tensione in Belgio: una sparatoria a Bruxelles è in corso in questo momento tra poliziotti che stavano perquisendo un appartamento nel quartiere di Forest e gli inquilini stessi che hanno cominciato a colpi di pistole e kalashnikov a puntare le forze dell’ordine. Al momento non ci sono vittime, ma due poliziotti sono leggermente feriti e due persone degli aggressori sono in fuga, sembra passando dai tetti delle abitazioni. Ritorna dunque l’incubo terrorismo in Belgio a soli 5 mesi dagli attentati di Parigi del 13 novembre scorso: i quartieri periferici di Bruxelles erano stati oggetto di perquisizioni massicce per cercare l’attentatore degli attacchi parigini, Salah Abdeslam, tuttora mai trovato, e altri appartenenti alle cellule terroristiche dell’Isis che hanno organizzato i vili attentati terroristici. La strategia della tensione è durata per mesi e oggi è semplicemente ristoppiata con questa sparatoria: si viene a sapere che la perquisizione di oggi aveva proprio come oggetto le indagini sul caso di Parigi, forse addirittura per cercare altri legami con Salah e la sua cellula, e appena cominciato l’ingresso nella casa è scattata subito la sparatoria. Purtroppo di colpo siamo ritornati nell’incubo di mesi fa, giusto per capire che l’emergenza non è finita per nulla.