Non sarebbe utilizzabile il vaccino della Sars per il nuovo virus WIV1-CoV, anche se il nuovo agente patogeno scoperto dagli scienziati statunitensi sarebbe molto simile alla sindrome acuta respiratoria grave. A riportare la notizia della scoperta è il Corriere della Sera. I ricercatori lanciano l’allarme: il virus WIV1-CoV potrebbe provocare un’epidemia perché potrebbe essere trasmesso dagli animali, è stato scoperto nei pipistrelli a ferro di cavallo, all’uomo. Il nuovo allarme arriva dopo altri due recenti. L’ultimo quest’anno ha riguardato il virus Zika che si è diffuso soprattutto in Brasile e negli altri Stati del Sud America: l’allerta è scattato per le possibili conseguenze del virus sui neonati che potrebbero nascere affetti da microcefalia. Prima di Zika era stata la volta di Ebola nell’Africa occidentale: nel 2014 il virus ha infettato quasi 30mila persone e ne ha uccise oltre 11mila.
Sarebbe molto simile alla Sars, la sindrome acuta respiratoria grave, il virus WIV1-CoV, secondo i ricercatori statunitensi che hanno individuato il nuovo agente patogeno. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera “gli studi condotti dall’Università del North Caroline hanno dimostrato che il nuovo virus può legarsi agli stessi recettori della Sars, e può quindi facilmente passare dagli animali all’uomo. L’epidemia di Sars nel 2003, iniziata in Asia, ha infettato 8.000 persone e ne ha uccise 800: chi si ammalava accusava sintomi simil influenzali che si trasformavano in polmonite”. I ricercatori hanno scoperto il nuovo virus WIV1-CoV nei pipistrelli a ferro di cavallo e sostengono che potrebbe colpire anche gli uomini: fanno anche sapere che “il vaccino per la Sars non può essere utile a causa di lievi differenze nella sequenza virale tra i due virus”.
Scatta un nuovo allarme virus, dopo Ebola e Zika: si chiama WIV1-CoV ed è simile alla Sars, la sindrome acuta respiratoria grave. L’allarme per una possibile diffusione di questo nuovo virus potenzialmente mortale per gli uomini è stato lanciato dagli scienziati statunitensi, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera: “I ricercatori hanno trovato il virus nei pipistrelli a ferro di cavallo e hanno scoperto che si è replicato rapidamente nelle colture di tessuti delle vie aeree umane, caratteristica che fa supporre la capacità di questo nuovo virus di colpire direttamente gli esseri umani”. Il virus WIV1-CoV, sostengono gli studiosi, potrebbe ” legarsi agli stessi recettori della Sars” e quindi potrebbe “facilmente passare dagli animali all’uomo”. Il dottor Vineet Menachery, coautore dello studio, afferma, riferisce ancora il quotidiano che, “la carica virale del virus WIV1-CoV non è da sottovalutare perché la capacità di questo virus di passare dagli animali all’uomo è più elevata di quanto avevamo inizialmente pensato. Il rischio che possa diventare una nuova epidemia, con tutte le implicazioni in termini di salute pubblica ed economia globale è reale”.