E Marc Prato, responsabili della morte del giovane Luca Varani: a 15 giorni dal drammatico omicidio consumatosi nell’appartamento al Collatino iniziano a fare i conti con la dura realtà. A confermarlo è “Il Tempo“, secondo cui il Foffo nel corso del colloquio in carcere con il fratello Roberto avrebbe dichiarato disperato:”Voglio pagare per quello che ho fatto. Dio mio, che ho fatto, che ho fatto?“. Anche il padre Valter, finito nell’occhio del ciclone per alcune frasi considerate omofobe, spiega:”Adesso inizia a rendersi conto, piano piano, di ciò che è successo. Quei due non hanno fatto serata, si sono fatti gli anni, come quelli che si faranno in carcere“. Un padre, Valter Foffo, deciso a scovare la verità ad ogni costo:”Attraverso persone che conosco, e non sono poche, ho fatto sottoporre mio figlio a tutti gli esami possibili. Io voglio la verità, qualunque essa sia. Esistono droghe che mischiate a pasticche non vengono smaltite prima di un mese e mezzo. Questi hanno fatto follie, adesso ognuno si assuma le proprie responsabilità“.
A distanza di 15 giorni dal terribile omicidio di Luca Varani, ucciso da Manuel Foffo e Marc Prato nell’appartamento al Collatino, periferia romana, oggi si svolgeranno i funerali del 23enne. In base a quanto riportato dal sito “Leggo.it”, già dalle ore 8:00, presso l’obitorio comunale di Roma, sarà allestita la camera ardente, mentre alle 10:00 si svolgerà la funzione funebre presso la chiesa di Santa Gemma, in piazza Castello di Porcareccia, nel quartiere di Casalotti, periferia ovest della Capitale. Mentre la famiglia di Luca Varani ha deciso di trincerarsi dietro un comprensivo silenzio, dopo aver auspicato per i due killer di Luca Varani la pena di morte, a prendere la parola nella giornata di ieri è stato il padre di uno dei due assassini, Valter Foffo, in quale in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” ha smentito che il figlio fosse gay, scatenando varie polemiche sul web (e non solo) in seguito alle sue dichiarazioni, da molti bollate come “omofobe”. Nell’ambito della stessa intervista, il padre di Manuel Foffo, già intervenuto poche ore dopo l’omicidio di Varani nel corso della trasmissione di Rai 1 “Porta a Porta”, ha preso ancora una volta le difese del trentenne, a sua detta ricattato da Marc Prato dopo che quest’ultimo avrebbe filmato un loro rapporto sessuale, affermando: “Mio figlio si è sentito stretto in un angolo me lo ha detto, anche per questo ha accettato di rincontrare Prato, per cercare di convincerlo a cancellare il filmato”. In merito ad un presunto dialogo in carcere tra padre e figlio, nel corso del quale Manuel Foffo avrebbe confermato quanto già dichiarato agli inquirenti, ovvero la sua intenzione di uccidere il padre, Valter Foffo smentisce categoricamente la notizia, chiarendo: “Non ha assolutamente detto questo, non pensava a me. Può verificarlo, in carcere registrano tutto”. Al padre, inoltre, Manuel Foffo avrebbe ribadito che sia la prima che l’ultima coltellata a Luca Varani l’avrebbe inflitta Marc Prato. Il trentenne, proprietario dell’appartamento dove iLuca Varani è stato massacrato, infine, a detta del genitore sarebbe ora “devastato dai farmaci e dalla vergogna”, pur cosciente dell’atroce delitto di cui – insieme a Marc Prato – si è macchiato.