Mistero attorno al terrorista dato in fuga da ieri mattina, quello magro con vestito bianco della foto segnaletica diffusa ieri pomeriggio dalle forze dell’ordine belga dopo gli attentati svolti: Najim Laachraoui, questo il suo nome, era dato in fuga mentre gli atri tre kamikaze (due fratelli e una persona ancora ignota) erano dati per esplosi nei vari attacchi. Eppure ora arriva un’ultim’ora dal Belgio che potrebbe ribaltare le ipotesi finora: secondo il quotidiano fiammingo De Standaard, il quale cita una fonte affidabile, il secondo uomo esploso come kamikaze all’aeroporto è proprio Najim Laachraoui. Non sarebbe dunque lui il terrorista ancora in fuga dopo l’attentato di Zaventem, mentre si profilerebbe un’altra figura ancora ignota che sarebbe ancora piede libero. Fonti della procura federale però, nello stesso momento, smentiscono per ora l’indiscrezione del quotidiano, come riporta la tv nazionale RTBF. Intanto il Belgio, in pieno caos, riceve l’appoggio degli Stati Uniti, con il segretario di Stato, John Kerry, che volerà venerdì mattina a Bruxelles per portare la solidarietà e cordoglio dall’America, oltre che il forte sostegno sulle indagini in corso.
Trai vari oggetti ritrovati nel covo dei terroristi di Bruxelles, responsabili dei vili attentati in Belgio di ieri mattina, è stato trovato un pc di uno degli attentatori e importanti sono le notizie che trapelano sul contenuto. Secondo la tv francese TF1, nel pc trovato nel covo a Schaerbeek conteneva un testamento audio con cui i due fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim Bakraoui annunciano di voler agire “per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam” e la morte di Mohamemed Belkalid”. Sembra poi che questo presunto “testamento” sia stato indirizzato alla madre e ad un cugino. Come tutte le altre notizie, bisognare poi attendere l’ufficialità della procura belga e neanche quella tra l’altro potrebbe dare la versione definitiva, dato che in questo momento riuscire ad avere un vantaggio sul presunto terrorista ancora in fuga potrebbe far propendere nel non rivelare tutte le novità in mano agli inquirenti.
Resterà chiuso anche domani l’aeroporto di Bruxelles dopo gli attentati terroristici di ieri. A riferirlo sono le autorità belghe secondo quanto riportato da la Stampa. È inoltre stata annullata l’amichevole di calcio Belgio-Portagallo, in programma martedì prossimo. E gli Stati Uniti lanciano l’allarme sui viaggi in Europa fino al 20 giugno prossimo. Si legge infatti in un comunicato che “il Dipartimento di stato allerta i cittadini statunitensi sui potenziali rischi collegati ai viaggi in Europa dopo i diversi attacchi terroristici, compreso quello del 22 marzo a Bruxelles. Gruppi terroristici continuano a pianificare attacchi a breve in tutta l’Europa, prendendo di mira eventi sportivi, siti turistici, ristoranti e mezzi di trasporto”.
Non usare i social media ma la crittografia nelle comunicazioni per non farsi tracciare. Sarebbe questo il messaggio inviato dall’Isis, attraverso la chat Telegram, ai terroristi in Belgio, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa: “A rintracciare questo messaggio è stato Michael C. Smith II, un esperto di terrorismo della Kronos Advisory. Il canale di comunicazione, secondo il sito Daily Dot, appartiene ad Afaaq Electronic Foundation, il braccio tecnologico dell’Isis”. Nel messaggio dell’Isis si dà indicazione di “non usare Internet a meno che non si disponga di un sistema di crittografia” come Tor e Invisible Internet Project (I2P), oppure sistemi operativi come Qubes and Tails. E si vieta l’utilizzo dei social media: “non condividere nessuna informazione”. Infine ai terroristi è consigliato di “mantenere la calma” e “cambiare spesso location senza comunicarla a nessuno”.
Una storia incredibile spuntata tra i fatti orribili degli attentati di Bruxelles che avrebbero reso la tragedia ancora più allargata se non fosse accaduto un errore fatale, ma che potremmo a posteriore considerare qui miracoloso per gli effetti: secondo il quotidiano Derniere Heure ha riferito la storia del tassista che oggi ha raccontate i fatti di ieri mattina. In sostanza, i terroristi hanno ordinato un taxi per portarli in aeroporto e svolgere la mattanza, ma la società dei trasporti ha commesso un errore e invece che inviargli, come richiesto, un taxi cargo, ha mandato una semplice berlina, Il tassista così non ha permesso ai passeggeri di prendere tutti i bagagli che avevano preparato e che conteneva, ha rivelato la polizia, una parte consistente dell’esplosivo con il quale avrebbero potuto generare ben più vittime negli attentati. Secondo il giornale belga dunque, una bomba è stata lasciata ad un sospetto terrorista in una appartamento del quartiere di Schaerbeek e successivamente è stato trovato dalla polizia durante un raid di ieri sera.
L’allerta terrorismo è ormai lanciata e i fatti di Bruxelles a cascata generano il panico in tutta Europa: poco fa è arrivato un allarme bomba a Charleroi, in un altro aeroporto del Belgio, il secondo scalo del Paese. I servizi di emergenza hanno circondato un’auto sospetta parcheggiata vicino all’ingresso dell’aeroporto per verificare ogni possibile dettaglio: a rivelarlo è il giornale l’Avenir con questa nota, «la presenza di un telefono cellulare, all’interno della vettura sospetta, ha attirato l’attenzione dei guardiani del parcheggino che hanno lanciato l’allarme». Vincent Grassa, il nome dello scalo di Charleroi, non ha però avuto nessuna operazione di evacuazione visto che non sembra essere un reale allarme, ma solo un tentativo di verificare possibili auto sospette. L’impressione è che, come dopo gli attentati di Parigi, per molto tempo ancora ci saranno tanti allarmi bomba fasulli o in preda al panico, specie negli aeroporti europei e mondiali.
In queste ore emergono dettagli sull’identità della vittima italiana che sarebbe morta nell’attentato messo a segno dai terroristi nella metropolitana di Bruxelles nella giornata di ieri. Il profilo della donna, una 45enne impiegata presso un’agenzia della Commissione Ue e da anni residente in Belgio, corrisponderebbe a quello di Patricia Rizzo, che al momento risultra tra i dispersi. I familiari la stanno cercando in tutti gli ospedali nella speranza di trovarla ancora viva e il cugino Massimo Lenora ha chiesto aiuto per le ricerche attraverso Facebook. Potrebbe quindi essere lei la vittima italiana di cui aveva dato notizia stamane la Farnesina, senza tuttavia fare nomi.
Ha parlato dopo la riunione del Governo a Palazzo Chigi l’esponente di Ncd, Maurizio Lupi che ha riportato le parole di Renzi: «il presidente del Consiglio ci ha informato che c’è una verifica in corso su una possibile vittima italiana, una donna che era dispersa e che purtroppo ora si avrebbe la conferma della sua morte». Le notizie diffuse questa mattina dalla Farnesina quindi sembrano ormai confermate, anche se manca ancora l’ufficialità ma dopo le parole di Renzi e del Governo è difficile che ci siano novità in senso opposto: il nome è ancora tenuto nascosto fino all’ufficialità, ma è lo stesso Lupi che ragguaglia sul profilo della donna. «È in corso la fase di riconoscimento della famiglia, i parenti sono con il console a Bruxelles. Era una donna che prendeva normalmente la metropolitana e dovrebbe essere tra le vittime della metro ma la violenza dell’esplosione ha reso molte vittime irriconoscibili».
Dopo aver chiuso i confini con il Belgio in seguito agli attentati terroristici che ieri hanno colpito Brucelles, stamani l’Olanda ha deciso di chiudere il suo consolato a Istanbul: la motivazione di tale gesto è una “possibile minaccia terroristica”. La misura presa in via precauzionale è stata annunciata dal ministro degli esteri olandese, che ha anche invitato i cittadini ad evitare di recarsi nella città turca. Non sono state però dati ulteriori dettagli sulla “minaccia terroristica” che avrebbe convinto l’Olanda a chiudere il consolato. Il ministro degli Esteri Bet Konders ha dichiarato: “La sicurezza del mio staff e dei miei visitatori è la mia priorità maggiore”. Il governo olandese è inoltre il presidente di turno dell’Unione Europea e stamane ha convocato per domani una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno dell’Ue dedicata all’emergenza terrorismo.
Dopo gli attentati di Bruxelles c’è massima allerta negli aeroporti di tutte le capitali europea e ogni bagaglio abbandonato diventa un possibile pacco sospetto che potrebbe contenere dell’esplosivo. All’aeroporto di Fiumicino stamane sono scattati i controlli su uno zaino sospetto che era stato abbandonato nei pressi della Porta 6 della zona arrivi del Terminal 3. Intorno alle 10.20 la zona è stata evacuata nel raggio di 100 metri e gli artificeri hanno fatto brillare il pacco per poi rendersi conto che conteneva solo una macchina fotografica e un caricabatterie. Nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine, sui social gli utenti continuano a lamentare la mancanza di controlli: “A #Fiumicino aumenta presenza forze ordine, ma viaggiatori lamentano la mancanza di controlli. Si entra ed esce tranquillamente. #Bruxelles”, “Avrei potuto avere kg di tritolo addosso e farmi brillare agli imbarchi uccidendo almeno 300persone. NESSUNO CONTROLLA NESSUNO #Fiumicino”. All’aeroporto di Fiumicino sono stati cancellati intato 3 voli da e per Bruxelles e l’allerta è stata inalzata al livello 2.
Alla fine della catechesi del mercoledì in Piazza San Pietro, il papa ha rivolto un appello a proposito delle stragi di Bruxelles, invitando a una condanna unanime per “i crudeli abomini che stanno causando solo morte, terrore e orrore”. Un appello a “tutte le persone di buona volontà” e di perseverare nella preghiera e “nel chiedere al Signore in questa settimana santa di confortare i cuori afflitti e di convertire i cuori di queste persone accecate dal fondamentalismo crudele”.
Ultim’ora flash arrivata in redazione e rilanciata in tutto il mondo dalle agenzie: è stato arrestato ad Anderlecht il terzo uomo inquadrato all’aeroporto ieri accanto ai due fratelli al-Bakraou che si sono fatti saltare in metro e a Zaventem. Najim Laachraoui, il fuggitivo (quello con il cappello nelle foto pubblicate) era probabilmente l’artificiere del gruppo terroristico dell’Isis, ed è stato arrestato poco fa ad Anderlecht dagli uomini delle Dsu, le unità speciali belghe. È fortemente sospetto di aver partecipato agli attentati in Belgio ieri mattina anche se ancora manca la conferma del Procuratore federale belga che però potrebbe arrivare nelle prossime ore, se non minuti. Il dubbio ora rimane si siano altri kamikaze sfuggiti ieri e ora a piede libero, ancora infatti non è chiara l’intera dinamica di quelle tragiche ore capitate ieri mattina e che hanno rigettato l’Europa nel panico e nell’allerta terrorismo.
Donald Trump e Hillary Clinton continuano la loro corsa vittoriosa inarrestabile verso el rispettive contentino dei propri partir che decideranno la candidatura alle elezioni presidenziali. I due infatti si sono aggiudicati lo stato più importante nel corso del Super Tuesday del West, l’Arizona, La Clinton ha però subito una doppia sconfitta negli stati dello Utah e dell’Idaho. Ted Cruz invece si è aggiudicato la vittoria nello Utah, mentre in Idaho i repubblicani non hanno votato. Con la vittoria in Arizona la Clinton porta a casa 85 delegati e Trump 58.
E purtroppo il giorno dopo il massimo dolore in Belgio con gli attentati che hanno sconvolto il mondo intero, per l’Italia arriva una pessima ultim’ora: tra le ultime notizie circolate sembra esserci una vittima italiana tra i 30 e passa morti che ieri hanno perso la vita in quelle tre esplosioni vili e terroristiche. La Farnesina è intervenuta con una nota poco fa annunciando di ritenere molto probabile che ci sia una vittima italiana negli attentati di Bruxelles. In questo momento l’ambasciata italiana è ovviamente in contatto con la famiglia, visto che ci sarebbe già un riconoscimento iniziale che ora i familiari dovranno verificare, drammaticamente, per attestare o meno la conferma di questa morte. Al momento l’identità della persona presunta vittima negli attacchi belgi è ancora nascosta, per ovvi motivi di privacy: nelle prossime ore si potranno avere maggiori informazioni.
Non ce l’ha fatta Sofia, la piccola di 18 mesi caduta in un precipizio con la nonna sabato scorso. La bambina era stata sottoposta a cure immediate ma ieri sera i medici hanno dichiarato il suo decesso. Nonna bambina cadute nel precipizio avevano passato la notte al freddo, quando è arrivata in ospedale la sua temperatura corporea era di 16 gradi, è stata rianimata per tre ore perché aveva subito un arresto cardiaco. La nonna è ancora ricoverata in ospedale in condizioni critiche ma risponde in modo positivo alle terapie.
I due kamikaze potrebbero essere i fratelli Ibrahim e Khalid el Bakraoui, 30 e 27 anni, identificati dalle autorità come possibili complici di Salah. Secondo le indagini riportate da Repubblica, i due fratelli avrebbero alloggiato in alcuni appartamenti della rete di Salah, in particolare in un appartamento che si trova in rue de Dries nel quartiere Forest della città di Bruxelles. Le autorità erano entrate in quest’ultimo rifugio poco prima dell’arresto di Salah e dalle foto segnaletiche, apparse sul sito marocchino Rue20.com, almeno uno di loro, Khalid, ha delle sembianze pressocché identiche alla foto di uno dei due kamikaze ripresi all’aeroporto. Entrambi i fratelli sono stati condannati in passato più volte per rapine a mano armata. Sarebbe avvenuta solo in seguito l’affiliazione alle fila terroriste. Nei giorni scorsi gli investigatori avevano avuto il sospetto che i due fratelli fossero stati fermati, ma la smentita, riportata da Il Messaggero, è arrivata subito. I due complici di Salah sfuggiti al blitz della Polizia dei giorni scorsi sono stati identificati invece come Mohamed Abrimi e Najim Laachraoui.
Sarebbero 7 per ora le persone che secondo le autorità belga sarebbero coinvolte nell’attentato a Bruxelles. Poco dopo le 8, due kamikaze sono entrati in azione all’aeroporto Zaventem trasportando forse una bomba all’interno di una valigia. Come riporta Repubblica, poco prima dell’esplosione, vari testimoni hanno sentito un uomo urlare qualche frase in arabo. Le immagini di due uomini in particolare sono state estratte dai video della sorveglianza ed identificati come i presunti kamikaze. I due uomini, vestiti di nero, indossano un solo guanto alla mano sinistra per celare, secondo quanto affermano gli investigatori, il detonatore che poi ha dato via alla strage. Secondo quanto affermato dal procuratore federale Van Leeuw, i due soggetti ripresi sarebbero i kamikaze morti, mentre un altro, vestito di bianco, risulta attualmente in fuga. Alcuni testimoni dell’aeroporto lo avrebbero infatti visto allontanarsi a grande velocità poco prima degli eventi. Oltre a quest’ultimo sospettato, altri 4 sono ricercati come complici di Salah Abdeslam, arrestato 4 giorni fa. Due di loro, i fratelli Khalid e Ibrahim el-Bakroui potrebbero essere i kamikaze attentatori di Zaventem. I due sono conosciuti alle autorità e si ritiene abbiano alloggiato in diversi siti usati dalla rete di contatti di Salah.
3 esplosioni, 34 morti, oltre 200 feriti, 2 terroristi fermati e 5 ricercati. Questo il bilancio in cifre di una delle giornate più buie dell’Europa, un Europa che con gli attacchi odierni potrebbe essere definitivamente “morta come istituzione politica”. La prima bomba è scoppiata questa mattina presso la stazione della metropolitana di Maelbee, vicinissimo alle istituzioni europee. Il tempo di rendersi conto che era un attacco terroristico, che una nuova emergenza è nata all’aeroporto della città, con i testimoni che hanno riferito di “diverse esplosioni” e di almeno due scontri a fuoco. Il primo bilancio è pesantissimo con oltre 200 feriti, alcuni gravissimi e almeno 34 morti. 3 i connazionali coinvolti, per loro “ferite lievi” almeno a quanto riferito dall’unita di crisi, immediatamente convocata alla Farnesina. I voli sono stati interrotti immediatamente, la metro fermata, evacuate le stazioni e innalzate le misure di sicurezza presso la centrale nucleare di Liegi. All’interno della città si è subito scatenata una vera e propria “caccia all’uomo”, con gli stranieri fermati più volte dalla polizia, e identificati a volte in maniera rude.
In Italia rimane il livello di “Allerta 2”, queste le prime parole del ministro dell’interno Alfano che ci ha tenuto a sottolineare come nel nostro paese la prevenzione è al “massimo livello”, ma che come in tutti i paesi europei non si può escludere una recrudescenza terroristica. Sullo stesso livello le parole del premier Renzi che intervenendo sui fatti accaduti in Belgio, sottolinea come i “killer rimangono Killer locali”. In campo internazionale spicca la dichiarazione del premier francese Hollande che pone l’accento come “la guerra al terrorismo deve essere combattuta in tutta Europa”. Il portavoce della santa Sede da parte sua ha chiarito che i riti della settimana santa non “subiranno variazioni”, e di come il pontefice una volta informato degli attentati si sia raccolto in preghiera. Anche il premier russo Putin ha inviato un telegramma di cordoglio, condannando i “barbari attacchi” di quest’oggi. Aumentate considerevolmente le misure di sicurezza in USA, nel paese oltre oceano da oggi la polizia provvede a presidiare in maniera continuativa, ponti, tunnel e stazioni ferroviarie.
Anche Barak Obama impegnato nella storica visita a Cuba non si esime di esprimere la vicinanza del popolo americano a quell’Europa colpita al cuore dagli attacchi terroristici. “Possiamo sconfiggere il terrorismo, e lo sconfiggeremo” queste le parole della massima carica americana per commentare i fatti di Bruxelles, alle parole di Obama ha fatto eco il segretario di stato Kerry anch’egli impegnato nella visita dell’isola caraibica. Sul piano puramente politico spicca la visita che oggi la famiglia Obama ha effettuato all’interno delle vecchie mura della capitale cubana, la delegazione sotto un ingente scorta del “Segrete Service”, e dell’esercito cubano, si è intrattenuta a lungo con i residenti, assicurando che la “fine dell’embargo porterà nuova linfa in tutta l’isola”.
Iniziato il rimpatrio delle salme delle vittime dell’incidente del autobus in Catalogna. In serata all’aeroporto di Pisa con un volo militare rientreranno le salme di Francesca Bonello e Serena Saracino, per le altre cinque vittime invece l’aeronautica sta allestendo un secondo volo che dovrebbe atterrare domani o all’aeroporto di Ciampino o a quello di Capodichino. Sul fronte delle indagini spicca il cambio di accusa nei confronti dell’autista dell’autobus, il 63 enne spagnolo è adesso sotto inchiesta per “omicidio plurimo colposo” e non più per “imprudenza”.
In questo caso si è evitata un’altra strage all’aeroporto di Zaventem a Bruxelles in Belgio dove questa mattina sono stati diversi ordigni a causare la morte di oltre trenta persone. Sì perchè stando a quanto riportato Ansa i media belgi citando fonti della Polizia avrebbero raccontato di altri ordigni esplosivi trovati in serata dalla forza dell’ordine. La situazione per fortuna non si è scatenata di nuovo in una tragedia fatta di ferite e sangue. Gli aggiornamenti su quanto sta accadendo in Belgio sono continui, ma per fortuna almeno questa situazione si è risolta con un sospiro di sollievo e con la rilevazione in tempo di ordigni che avrebbero di sicuro creato ancora sofferenza e lacrime.
Quello che è accaduto a Bruxelles questa mattina ha scosso non solo l’Europa, ma proprio tutto il mondo. Ed è importante che personaggi importanti e molto social come Miley Cyrus esprimano il loro dolore per quanto si è verificato. L’artista del Tennessee ha scritto su Facebook: “My heart breaks for Bruxelles today, my heart breaks for the world today. When will this end and the love begin…. This isn’t teh planet I wanna live on heart. Notihing in the world matters but giving love to others! It’s what we need more than anything else! More love less evil”, “Il mio cuore si è rotto per Bruxelles oggi, il mio cuore si è rotto per il mondo. Quando saranno finite queste cose e inizierà l’amore? Io non voglio vivere in un pianeta così. Niente di queste cose, solo amore. E’ quello che abbiamo bisogno più di ogni altra cosa”, clicca qui per il post.
I siti e media belgi diffondono queste ultime notizie che se confermate renderebbero gli attacchi terroristici di Bruxelles ancora più inquietanti: nelle bombe detonate all’aeroporto, nella metro e anche nei materiali di un rifugio, forse covo di una cellula, a Schaerbeek (dove è in corso una perquisizione a tappeto delle forze speciali) sono stati trovati chiodi e bandiere dell’Isis, che confermano una volta di più la provenienza dell’attentato, oltre alla rivendicazione via web dello stesso Stato Islamico. Come già successo in altri attacchi nel recente passato, i chiodi vengono messi nella bomba per poter effettuare più vittime possibile, con di fatto i singoli chiodi che divengono proiettili letali nel momento della detonazione. La bandiera dell’Isis e le urla in arabo prima degli attacchi sono i marchi di fabbrica per i terroristi islamici che hanno colpito il centro dell’Europa integrata: il premier Michel, “questo attentato è il più grave subito dal nostro paese in tutta la storia”.
Gli attentati terroristici che hanno colpito Bruxelles sono stati seguiti da tutti i principali media internazionali: non poteva quindi mancare all’appello il TgLa7 dello stakanovista Enrico Mentana, resosi protagonista di una frase destinata a fare discutere sulla presidente della Camera Laura Boldrini. Nel corso del collegamento con la sua inviata, intenta ad elencare le dichiarazioni di cordoglio e di condanna delle più alte cariche dello Stato italiano, Mentana ha infatti stoppato la giornalista nel momento in cui questa stava per dare voce alle parole dell’esponente di SEL:”Caterina, ce le risparmiamo..con tutto il rispetto”. Che “mitraglietta” non abbia apprezzato la politica di accoglienza del presidente della Camera in tema di migranti che secondo alcuni favorirebbe l’arrivo in Italia di potenziali terroristi? Questo non lo sappiamo, in attesa di un chiarimento ecco il video che vede protagonista Enrico Mentana pubblicato da un utente su YouTube.
Una delle conseguenze dell’allerta terrorismo dopo gli attentati di Bruxelles è certamente il caos voli (clicca qui per il nostro speciale approfondito) in tutti gli scali europei, tra evacuazioni, falsi allarmi bombe e incubo terrorismo diffuso. A Fiumicino sono stati cancellati tre voli domani per la capitale belga, con lo scalo di Zaventem ancora bloccato evidentemente dopo gli attentati kamikaze svolti dall’Isis questa mattina. L’amministrazione Americana ha invece annunciato poco fa, per decisione di Obama, nuove misure per rafforzare la sicurezza negli aeroporti Usa, a seguito degli attacchi. Da ultimo arriva la notizia ufficiale dal Belgio: l’aeroporto di Bruxelles domani resterà chiuso per tutta la notte e fino al mezzogiorno di domani, per decisione del Ceo dello scalo. Il ministro dell’Interno Alfano, dopo la conferenza stampa al Viminale, annuncia il mantenimento di livello allerta a 2 (in Belgio ora è a 4, massimo grado) e il parallelo potenziamento delle misure di sicurezza.
Sono stati sospesi i voli da e per Bruxelles dagli aeroporti italiani di Malpensa, Linate e Fiumicino dopo gli attentati di questa mattina nella capitale belga. Da Malpensa e Linate sono stati cancellati in tutto 17 voli: da Malpensa sono stati 8 i voli soppressi, mentre da Linate 9. Da Fiumicino erano previsti invece 7 voli. Non si sa al momento quando la circolazione aerea potrà riprendere nei vari scali. L’aeroporto Zaventem di Bruxelles, dove ci sono state stamattina due esplosioni, resterà chiuso fino a domani alle 12, secondo quanto comunicato su Twitter sul l’account ufficiale del Brussels Airport. Tuttora l’aeroporto belga è circondato e tutta la città è blindata. Per quanto riguarda il bilancio delle vittime sono confermati per ora i 34 morti mentre è salito il numero dei feriti a 230.
L’Isis ha rivendicato ufficialmente l’attentato in Belgio a Bruxelles: le bombe piazzate sulle metro e due kamikaze nell’aeroporto di Zaventem sono opera dell’Isis che alla agenzia Amaq, controllata e ufficializzata da Site, ha rivendicato il tutto. «I combattenti dello stato islamico hanno condotto una serie di attentati con cinture e dispositivi esplosivi, prendendo di mira un aeroporto e una stazione centrale nella metro nel cuore della capitale belga Bruxelles», cita l’agenzia, con la reazione che sarà immediata presumiamo per le forze di intelligence europee all’interno della strategia di lotta al terrorismo. Intanto l’ultimo bilancio provvisorio fornito dal Centro di crisi di Bruxelles parla di almeno 230 feriti e 34 morti riconosciuti, distribuiti tra la metropolitana e l’aeroporto. Sono invece state riaperte due linee della metro, la 2 e la 6, che non sono ovviamente state coinvolte questa mattina dagli attentati, mentre lentamente sta riprendendo la normalità nell’uscita dalle case e dagli uffici, seguendo pedissequamente le notizie arrivate via sms a tutti i cittadini della capitale europea.
Sono stati annunciati tre giorni di lutto nazionale dopo le esplosioni che hanno colpito questa mattina Bruxelles. Ad annunciarlo, secondo quanto riferito dai media belgi, è stato il ministro dell’Interno Jan Jambon. Due gli attacchi Uno all’aeroporto di Zaventem dove due esplosioni si sono verificate poco prima delle 8 nella sala delle partenze: 14 persone sono morte e 81 sono rimaste ferite. L’altro alla metropolitana di Malbeek: 20 persone hanno perso la vita e 106 sono state ferite. A confermare il bilancio delle esplosioni, secondo quanto riportato dall’Adnkronos, il sindaco di Bruxelles Yvan Mayeur, che conferma anche gli oltre 100 feriti nell’attentato alla metro. E l’agenzia di stampa riferisce che il sindaco di Bruxelles ha annunciato che le persone rimaste coinvolte negli attacchi sono di “molte nazionalità” e l’identificazione delle vittime potrebbe “richiedere tempo” a causa della situazione “caotica”.
Arrivano i primi commenti anche dagli Stati Uniti sulle esplosioni di questa mattina a Bruxelles. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha affermato in un’intervista a Fox News, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Askanews, che chiuderebbe le frontiere in caso di un attacco terroristico come quello avvenuto in Belgio: “Chiuderei le frontiere. Dobbiamo essere molto, molto vigili su chi lasciamo entrare in questo Paese. Stiamo accogliendo gente senza veri documenti, non sappiamo chi sono e da dove vengono. Bruxelles era una città senza crimini, una delle più belle al mondo”. Intanto sale il bilancio delle vittime: secondo quanto riferito dai media belgi sarebbero 34 i morti nelle esplosioni, 20 alla metropolitana e 14 all’aeroporto: il bilancio delle vittime è ovviamente legato alle condizioni dei feriti, al momento 198, di cui alcuni gravissimi.
Due novità dal Belgio dopo gli attentati di questa mattina a Bruxelles: da una parte si abbassa il conto dei morti ufficiali, per fortuna, e siamo a 34 vittime ora con le ultime notizie date dal primo ministro belga Michel. I feriti purtroppo continuano a salire e siamo a 198 attuali, comprendendo sia quelli dell’aeroporto che quelli della metro: la seconda e ultima notizia arrivata in redazione, poi confermata anche dall’ambasciatore italiano di Bruxelles, Vincenzo Grassi, riguarda il numero di feriti italiani. Non vi sono vittime tra i nostri connazionali, mentre i feriti sono tre e nessuno di questi è grave, una piccola buona notizia nel marasma terrorismo di queste ore. Il sito di informazione belga DH.be ha diffuso pochi secondi fa le prime immagini di due possibili sospetti kamikaze all’aeroporto pochi minuti prima delle esplosioni: al momento non ci sono conferme ufficiali, ma potrebbero trattarsi dei kamikaze entrati in azione al banco di American Airlines dello scalo belga. Clicca qui per vedere la foto.
Sono al momento 34 i morti e 170 i feriti tra le vittime degli attentati che stamane hanno colpito Bruxelles. In particolare il sito della tv belga RTBF riferisce che le persone decedute a causa delle esplosioni all’aeroporto di Zaventem darebbero 14, mentre coloro che hanno perso la vita nella stazione della metropolitana di Maelbeek sarebbero i restanti 20. Le persone rimaste ferite in aeroporto sarebbero 81. I vigili del fuoco hanno comunicato che i feriti alla stazione di Maelbeek sono 73: tra questi si contano 24 persone gravemente ustionate, 11 feriti gravi, 30 feriti lievi e 8 feriti in maniera moderata.
Secondo fonti e ultime notizie live da Rai News 24, ci potrebbero essere feriti italiani nell’orribile attentato in Belgio che ha provocato 36 morti e oltre duecento feriti nella capitale Bruxelles: le bombe di questa mattina, di cui ancora non è chiara la perfetta dinamica, hanno scatenato il panico con l’Isis che ha rivendicato quasi subito promettendo altri attacchi imminenti in Europa. Il terrorismo rimane dunque l’emergenza massima dopo questi attacchi e dopo quelli di Parigi del 13 novembre scorso: ora la Farnesina comincia a diffondere le varie notizie dalle ambasciate italiane all’estero e quella di Bruxelles avvisa “massima prudenza”, raccomandando a tutti di rimanere dove si è, chiusi in casa o in ufficio. Uscire ora a Bruxelles per strada potrebbe essere un problema e dunque rimane fermo il consiglio di ripararsi ove possibile: intanto sui feriti italiani non si hanno molte notizie in più, se non che a quell’ora del mattino la linea metropolitana verso le sedi europee sono pieni di diplomatici e semplici lavoratori di tutte le nazioni che potrebbero essere rimasti coinvolti.
È allarme a Bruxelles, dove si temono nuovi attentati dopo quelli che hanno scosso la città questa mattina provocando 34 morti e oltre 130 feriti. Il panico è tale che continuano a susseguirsi le segnalazioni di pacchi sospetti in diverse zone della città, dove sono tanti gli obiettivi sensibili che potrebbero essere presi di mira dai terroristi dell’Isis. L’ultimo esempio riguarda un pacco sospetto abbandonato al centro di una piazza ma la polizia ha addirittura fatto esplodere un veicolo sospetto che si trovava in boulevard Général Jacques, nella zona di Ixelles, a Bruxelles. A riferire dell’operazione è stata la tv belga Rtbf.
Crescono le novità attorno agli attentati di Bruxelles, con il Belgio che torna sotto attacco vero questa volta, dopo gli allarmi terrorismo nei mesi scorsi dopo gli attacchi di Parigi. Le ultime notizie a livello internazionale parlano di 33 morti negli attentati, due bombe nell’aeroporto principale dello scalo europeo e tre nelle fermate della metro vicino alle sedi della maggiori istituzioni europee. Un attacco mirato, molti morti e purtroppo tantissimi feriti, quasi 150 in questo momento: poco fa è arrivata la rivendicazione dell’Isis, anche se ancora deve essere confermata dalla Procura belga e dal premio Michel, ma che si tratti di un attacco jihadista purtroppo sembra ormai un’evidenza. Nel frattempo vengono chiuse tutte le scuole, le università e gli uffici pubblici, oltre che ovviamente gli ingressi alla città aerei e via terra. Sono ora al lavoro le forze dell’ordine speciali belghe che stanno cercando 5 sospetti terroristi jihadisti: un esperto di terrorismo, Claude Moniquet, alla stampa belga parla di vasta caccia all’uomo per sospetti individuati nelle immagini della videosorveglianza dell’Aeroporto di Zaventem prima delle esplosioni. Isis, morti e panico: l’Europa ripiomba nell’incubo e la guerra non è per nulla finita.
L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Federica Mogherini non è riuscita a trattenere le lacrime mentre poco fa teneva una conferenza stampa insieme al ministro degli esteri della Giordania, commentando gli attacchi terroristici di Bruxelles. Il ministro ad Amman visto il crollo della Mogherini l’ha prontamente soccorsa e abbracciata poi i due hanno lasciato l’incontro con i giornalisti. Nelle poche parole dette, la sottolineatura del fatto che oggi è stata attaccata la capitale dell’Europa.
C’è massima allerta anche al traforo del Monte Bianco dopo gli attenti di questa mattina a Bruxelles. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, “i controlli delle autorità italiane si sono intensificati al confine con la Francia, nell’ambito del dispositivo di vigilanza messo in atto dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi”. Al momento non è stata bloccata la circolazione né delle persone né delle merci. Oltre alla polizia di frontiera, operano il reparto mobile e l’esercito. Il bilancio, ancora provvisorio, delle esplosioni intanto parla di 26 morti e oltre 130 feriti. Il governo belga ha affermato che dietro gli attacchi c’è una matrice terroristica e il livello di allarme in tutto il Belgio è stato elevato a 4, il massimo previsto. Bruxelles è stata blindata: chiuse scuole, metropolitana, aeroporti.
Situazione tranquilla nei vari siti di massima allerta in Belgio dopo gli attentati di questa mattina, ma è il panico nelle strade che sta tenendo sotto scacco l’intera comunità di Bruxelles. Il conto delle vittime arriva a 28, stando a tutte le ultime notizie: 13 in aeroporto, 15 nelle metropolitane, ma il conteggio purtroppo potrebbe salire visto che ci sono feriti molto gravi nei vari ospedali della città. Facendo ordine tra le varie agenzie arrivate, il premier belga Michel ha affermato che i morti ora sono 28, che è in ipotesi l’intervento di due kamikaze all’aeroporto di Zaventem mentre ci sarebbe state bombe detonate nelle metro. Ma una voce ancora non confermata dalle autorità riporta come prima delle esplosioni nelle stazioni di Maalbek e Shumann alcuni testimoni hanno udito urla in arabo dall’ormai triste “Allah u akbar”, il grido dei terroristi jihadisti islamici. Questo ancora non viene confermato, come la notizia dei siti jihadisti che rivendicano l’attentato come risposta alla cattura di Abdeslam Salah. Resta purtroppo il fatto delle vittime, 28, e il terrore che ritorna ingombrante su Europa e mondo occidentale. Lapidario Manuel Valls, premier francese: “Siamo in guerra“.
Potrebbe essere destinato a salire il bilancio delle vittime e dei feriti delle esplosioni avvenute questa mattina a Bruxelles. Secondo un primo bilancio provvisorio sarebbero 13 i morti e 35 i feriti all’aeroporto di Zaventem, mentre si parla di 15 morti e 55 feriti, di cui 10 gravi nella metropolitana di Maelbeck. Le esplosioni sono avvenute alle 8 di questa mattina, due in aeroporto e tre in metropolitana. Il premier belga Charles Michel, in conferenza stampa, ha affermato: “In questo momento voglio fare appello a tutti a dimostrare calma e solidarietà, ci troviamo dinnanzi a una prova difficile e dobbiamo restare uniti e solidali. Continueremo a seguire la situazione minuto per minuto. E’ confermata la pista di un kamikaze all’aeroporto: aveva ancora il sangue sulle mani e ci sono testimoni che dicono di aver sentito un uomo gridare una frase in arabo e di aver visto molte persone sdraiate per terra”.
Panico in corso a Bruxelles dopo gli attentati di questa mattina: le ultime notizie che arrivano parlando di un kamikaze terrorista che avrebbe agito all’aeroporto di Zaventem, mentre sulle metro ci sarebbero state le classiche detonazioni da bombe poste e fatte esplodere in un secondo momento. Il bilancio parla di due esplosioni all’aeroporto, mentre sono tre le bombe piazzate in altrettante fermate della metro. Condanna immediata della comunità internazionale: da Renzi a Putin, con Cameron i primi a condannare il gesto e a impegnarsi per aiutare immediatamente il Belgio e Bruxelles che di colpo è stato rigettato nell’incubo terrorismo. Sono 11 i morti all’aeroporto di Bruxelles, ma altri ce ne sarebbero nelle metro, ancora senza volto però e senza ulteriori conferme. Tutte le notizie in aggiornamento continuo con i nostri canali, l’Europa è di nuovo sotto attacco.
Appello delle autorità belga a non uscire in strada a Bruxelles dopo le esplosioni di bombe questa mattina nella città. E tutta Bruxelles è bloccata al momento: chiusi gli aeroporti, sospeso il servizio della metropolitana, chiuse le scuole. Il livello di allerta è stato innalzato a 4. Si cerca così di riportare la capitale del Belgio alla calma dopo l’attacco di stamattina. Alle 8 del mattino ci sono state due esplosioni all’aeroporto di Bruxelles Zaventem, un’ora dopo due altre bombe sono esplose alle fermate di Metro Malebeek e Schumann, vicino alle istituzioni europee. Secondo il bilancio provvisorio confermato da fonti della procura belga, come riferisce il sito di Le Soir, sono 13 i morti e 35 i feriti all’aeroporto di Zaventem. Si parla anche di 10 vittime all’interno della metropolitana.
Attentato terroristico a Bruxelles, solo pochi giorni dopo l’arresto del terrorista ricercato per gli attentati dello scorso novembre a Parigi. Due esplosioni all’aeroporto Zaventen della capitale belga. Secondo i media i morti sarebbero undici, per la polizia uno solo. I feriti almeno 25. Lo scalo è stato evacuato e i collegamenti ferroviari interrotti. Le bombe sono esplose al banco della American Airlines, Le immagini che arrivano dal Belgio mostrano una colonna di fumo che si alza dagli edifici mentre i testimoni parlano di persone svenute all’ingresso stese sui marciapiedi. Sempre secondo le prime notizie sono state ritrovate altre bombe inesplose. Sicuramente una vendetta degli estremisti islamici dopo l’arresto di Salah Abdeslam, che dimostra come il Belgio sia ormai la Siria d’Europa.
È stato un colpo di sonno a causare il pauroso incidente in Spagna che ha causato la morte di 13 studenti, tra cui 7 italiane. L’ammissione è giunta direttamente dall’autista del bus, un 63enne spagnolo di cui non sono state rese note le generalità. L’uomo che adesso è indagato per “imprudenza”, ha confessato immediatamente la sua colpa, già durante il primo interrogatorio tenuto dalla “Mossos d’Esquadra” l’equivalente della polizia stradale italiana. Sul fronte del bilancio sembrano leggermente migliorare le condizione dei quattro italiani feriti, l’ambasciatore che sta seguendo personalmente la vicenda, ha detto che per quanto essi sono ancora ricoverati in terapia intensiva, si sente di poter affermare che “non sono in pericolo di vita”. Per il rientro delle salme delle nostre sette connazionali si attende il via libera delle autorità spagnole, l’unita di crisi istituita alla Farnesina sta cercando di predisporre le “formalità burocratiche” necessarie, e fare in modo che questo possa avvenire il “più in fretta possibile”.
L’immagine del disgelo di due paesi sta tutto in una stretta di mano, quella tra il presidente USA e quello della Repubblica di Cuba. La foto scattata all’interno del “palazzo della rivoluzione”, mostra due leader sorridenti, che si presentano ai fotografi consci che la loro è la stretta di mano che sancisce la fine di una “guerra fredda” durata oltre mezzo secolo. Obama è stato accolto in un palazzo che in omaggio all’ospite esponeva la bandiera a stelle e strisce, e dai cui altoparlanti risuonava “The Star-Spangled Banner”, l’inno americano. Importante il discorso che alla fine dell’incontro hanno tenuto i due presidenti, con Castro che recriminava sul mancato slancio turistico dell’isola, a causa dell’embargo imposto dalle forze USA, e Obama che sottolineava come quello di oggi era un “giorno nuovo” non solo per i loro due paesi ma per l’intero pianeta.
Con una mossa a sorpresa il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha rinviato al 4 aprile la direzione generale, che si doveva tenere oggi a Roma. La decisione che è stata presa per permettere al premier di recarsi a Barcellona, ad omaggiare le vittime italiane dell’incidente in Catalogna, ha suscitato fortissime proteste da parte della minoranza DEM. Molti gli esponenti critici con Renzi che non fanno altro che sottolineare come il doppio ruolo dell’ex sindaco di Firenze (quello di premier e di segretario di partito) sia inconciliabile. Il più duro Roberto Speranza, che tramite le varie agenzie di stampa fa sapere di non essere d’accordo ne sul rinvio, ne su come questo è stato comunicato ai delegati (tramite i social).
A sentire l’intelligence turco non c’erano altre strade percorribili, ma di fatto il rinvio dell’attesa partita tra Galatasaray e Fenerbahce rappresenta una vittoria del terrorismo sulla civiltà moderna. Le autorità turche ci tengono a sottolineare che la decisione è stata l’unica possibile, visto che gli attentatori dell’Isis erano pronti a ripetere un serie di attacchi come quelli di Parigi, ma la loro decisione comunicata ai tifosi solamente un ora prima dell’inizio del match, ha scatenato furiose polemiche in tutto i paese. Gli oppositori del presidente Erdogan d’altronde non sono mai stati teneri, accusando il governo di non riuscire a tenere sotto controllo una situazione, quella del terrorismo internazionale, che nei fatti sta mettendo in ginocchio l’intero paese.