Oggi è il Giovedì Santo ma all’interno della grande tradizione religiosa, troviamo un simpatico aneddoto godereccio che arriva dalla bella Napoli: uno dei grandi “usi e costumi” di questa giornata particolare è la mitica zuppa di cozze che di partenopea memoria porta sule tavole di tantissime italiani questo piatto squisito. La zuppa di cozze è infatti uno dei piatti più tipici del periodo di Pasqua: la sua origine è molto antica, risalente al periodo di Re Ferdinando I di Borbone, Una ricetta semplice che il golosissimo re borbonico si faceva preparare con i peschi che lui stesso pesca nel mare di Posillipo: ma come mai nacque proprio con lui? La leggenda racconta che il re, per sfuggire le rigide regole che imponevano il digiuno pasquale, ordinò che fosse preparata una zuppa di cozze con pomodoro e salsa di peperoni, ma a quel punto il popolo si innamorò perdutamente di quel gusto che il piatto divenne tradizione che dura fino ad oggi. Auguri di un buon giovedì santo e ovviamente, buona zuppa!
Dopo le novità di Papa Francesco per il Giovedì Santo adottato da due anni, ora anche nel Duomo di Milano l’arcivescovo Angelo Scola oggi celebrerà la tradizione dell’Ultima Cena e della Lavanda dei Piedi, accogliendo anche sei donne tra le persone scelte, quest’anno i membri del Consiglio Pastorale Diocesano, che a loro interno ospitano appunto sei donne. Oggi alle 17.30 in Duomo ci sarà la tradizione della lavanda e dell’ultima cena, con la città raccolta in preghiera per la celebrazione della Settimana Santa, nel rito che tutto il mondo cristiano celebra in queste ore. Già volte lo stesso Scola ha ripetuto in passato alla città e ai consiglieri che “la particolarità del loro ruolo e prima ancora del loro essere consiglieri chiamati a vivere un legame di comunione con il Vescovo, espressione di un intenso senso ecclesiale a servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”.
Nel Giovedì Santo, come ogni anno viene celebrata la Santa messa del Crisma, il Papa con i Cardinali, Patriarchi, Vescovi, Arcivescovi e tutti i Parroci di Roma si incontrano per celebrare questa messa e dove possono partecipare tutti i fedeli. Durante il suo discorso Papa Francesco ha descritto la magnificenza della misericordia del Padre, esortandoci a non aver paura e soprattutto ad eccedere, si farlo in due ambiti molto importanti, quello dell’incontro e del perdono che ci può dare dignità. Il Santo Padre ha sottolineato come la misericordia possa restaurare tutto quanto. Chiede ai fedeli se festeggiano dopo una confessione, o se dopo aver dato l’elemosina a chi ne ha bisogno lasciamo che il poverino ci esprima la sua felicità. Questo discorso ci riporta anche ai problemi attuali ed a come dovremmo perdonare anche le persone che “decidono di ferire la chiesa, perché la misericordia di Dio non ha limiti”. Durante la Santa Messa del Crisma i sacerdoti hanno rinnovato le promesse che hanno fatto durante le Sacre Ordinazioni. Il Papa definisce la misericordia come un grande cammino, ogni giorno un passo avanti, dove regnano indifferenza e incomprensione, ed è proprio quello che ha affrontato il buon samaritano che a piccoli passi si avvicinò all’uomo tramortito, per poi arrivare sino ad aiutarlo e curarlo e fino a portarlo alla locanda, promettendo di coprire le spese per le cure del malato. Ecco per il Papa la misericordia dev’essere vissuta come un cammino, “piccoli passi quotidiani che permettono di dare la nostra vita nelle mani di Dio ed essere felici del nostro operato”.
Oggi è il Giovedì Santo, il primo giorno del Triduo Pasquale che prepara la Morte, passione e Resurrezione del Signore, momento cardine della religione cristiana. In tutto il mondo, da Roma fino agli estremi confini della Terra, si festeggia e si fa memoria dell’Ultima Cena di Gesù con i discepoli, dove venne dato il comandamento massimo, “fare memoria di Me nel sangue e nella carne” come recitano i Vangeli in questa giornata particolare. Nel Giovedì Santo si ricorda dunque l’istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio oltre che la consegna ai discepoli, quindi a tutti i cristiani, del comandamento dell’amore verso tutti e verso se stessi. Questa mattina si è tenuta il sacro rito della Messa del Crisma, mentre questa sera si celebra la Messa in Cena Domini, con cui inizia ufficialmente il Triduo Pasquale che vede domani la Via Crucis e Sabato sera nella Veglia di Pasqua l’annuncio della Resurrezione del Figlio di Dio. In questo giorno particolare non si può celebrare la messa secondo altri formulari che non siano quello ordinario della Chiesa Cattolica, con la santa Comunione che può essere distribuita solo nella Messa crismale o in Cena Domini: agli infermi può invece essere distribuita a qualsiasi ora del giorno. Con oggi si chiude la Quaresima e inizia il tempo della Pasqua, con questa sera invece ci sarà l’adorazione del Santissimo Sacramento deposto all’Altare della reposizione.