Durante la celebrazione della Lavanda Dei Piedi, all’interno della Messa in Coena Domini, Papa Francesco ha voluto dedicare la memoria del Giovedì Santo alla figura tragica di Giudia, comparandola al male del potere dietro agli attacchi di Bruxelles. «Tre giorni fa un gesto di guerra, di distruzione, in una città dell’Europa, ma dietro a quel gesto, come dietro a Giuda, c’erano altri. Dietro Giuda c’erano quelli che hanno dato il denaro perché Gesù fosse consegnato, dieto il gesto di Bruxelles ci sono i fabbricatori, i trafficanti delle armi». Lo ha detto poco fa il Pontefice durante il gesto della Lavanda dei Piedi al Cara di Castelnuovo di Porto con i profughi a cui ha sottoposto lo stesso rito che fece Gesù duemila anni fa con i suoi discepoli. Il gesto di Bruxelles e il gesto di questa Messa: uomini e donne diverse che si riconoscono fratelli e vogliono vivere in pace, il richiamo e la netta differenza è realmente evidente.
Sta per cominciare la diretta della celebrazione sulla Lavanda dei Piedi, all’interno della Messa in Coena Domini presieduta da Papa Francesco nel particolare luogo del Cara di Caltenuovo di Porto, il centro di accoglienza profughi dove tra pochi minuti comincerà la celebrazione fondamentale di questo Giovedì Santo per la Pasqua cristiana. Mentre il Pontefice, con la scelta di questo luogo intende versare tutto il significato nella misericordia di Dio verso gli ultimi, i rifugiati appunto, così accade in tutta la Chiesa, anche alle periferie già lontane. «Siamo ben lontani dalla fede assoluta negli insegnamenti di misericordia e di perdono di Cristo. Pensiamo alle centinaia di migliaia di poveri, di malati e di rifugiati che aspettano un gesto concreto di solidarietà, che aspettano di essere accolti e accettati», questo è il messaggio centrale dell’omelia tenuta questa mattina in Terra Santa, a Gerusalemme, dal Patriarca Fouad Twal. La prestigiosa Basilica del Santo Sepolcro ha visto proprio stamani la Messa in Coena Domini, con i gesti della Riconciliazione, della Eucarestia e del Sacerdozio i tre pilastri della nostra fede cristiana che verranno replicati anche dal Papa tra pochi minuti dal Cara fuori Roma.
Laverà i piedi a 12 profughi Papa Francesco oggi durante il rito della Lavanda dei piedi. Il Santo Padre andrà al Cara di Castelnuovo di Porto, il centro di accoglienza in provincia di Roma, per celebrare il rituale che ricorda il gesto che Gesù fece durante l’Ultima Cena verso i suoi discepoli. Il Cara si trova in una zona industriale a 30 km dalla Capitale: è stato aperto nel 2008 e accoglie richiedenti asilo, dando ospitalità a uomini, donne e bambini. Il centro di accoglienza è stato al centro di un’ispezione, nel 2015, dell’Autorità nazionale anticorruzione per il contratto stipulato tra la cooperativa che lo gestisce e la Prefettura di Roma.Quest’anno nella Lavanda dei piedi ci sarà un’altra novità: Papa Francesco ha infatti deciso di estenderla anche alle donne visto che finora il rito all’interno della liturgia della Messa in Coena Domini era riservato solo agli uomini.
Un simbolo dell’amore di Dio. Ecco il significato della Lavanda dei piedi, il gesto che Gesù ha fatto durante l’Ultima Cena e che Papa Francesco rievoca oggi, Giovedì Santo. Il rituale è inserito nella liturgia della Messa in Coena Domini, che si celebra alle 17. La Messa inaugura il Triduo pasquale. Il rito della cena pasquale ebraica – proprio questa è stata con tutta probabilità l’Ultima cena di Gesù con i suoi discepoli – prevede che il capofamiglia lavi le mani dei commensali prima di iniziare a mangiare. Gesù reinterpreta questo gesto, sostituendolo con il lavaggio dei piedi. Si tratta di un gesto di estrema umiltà visto che in genere lavare i piedi era una mansione riservata ai servi o agli schiavi. La Lavanda dei piedi aveva anche la caratteristica dell’ospitalità. Nel mondo antico i piedi si sporcavano a causa delle strade fangose e pulirli era un dovere dello schiavo nei confronti del padrone: il lavaggio veniva effettuato utilizzando un apposito catino e asciugatoio.
La Lavanda dei piedi, il rito che Papa Francesco rievoca oggi, Giovedì Santo, per ricordare il gesto che Gesù fece durante l’Ultima Cena verso i suoi discepoli è narrato solo nel Vangelo secondo Giovanni, che rivela già da principio lo stato d’animo di Gesù: “Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”. E mentre i discepoli si chiedevano chi di loro fosse il più grande fra i dodici, Gesù, dopo aver affermato come sia il più grande colui che si renderà schiavo dei suoi fratelli, si alzò dal tavolo, prese un catino e cominciò a lavare i piedi ai propri discepoli dimostrando come lui, che era il maestro, si era reso il più umile fra loro. Solo Pietro tentò di fermare il gesto del maestro, dicendo: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. Gesù però gli rispose che, se non avesse accettato questo servigio, non sarebbe stato partecipe con lui nel Regno dei cieli. clicca qui sotto per vedere la diretta streaming della Lavanda dei piedi